MESSA DEL GIORNO DI PASQUA
La morte e risurrezione del Verbo di Dio incarnato è un evento di amore insuperabile, è la vittoria dell'Amore che ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e della morte.
Ha cambiato il corso della storia, infondendo un indelebile e rinnovato senso della vita dell'uomo è […]
Grazie alla morte e risurrezione di Cristo, pure noi quest'oggi risorgiamo a vita nuova ed unendo la nostra alla sua voce proclamiamo di voler restare sempre con Dio, Padre nostro infinitamente buono e misericordioso.
Entriamo così nella profondità del mistero pasquale. L'evento sorprendete delal risurrezione di Gesù è essenzialmente un evento d'amore: amore del padre che consegna il Figlio per la salvezza del mondo; amore del Figlio che si abbandona al volere del padre per tutti noi; amore dello Spirito che risuscita Gesù dai morti nel suo corpo trasfigurato. Ed è ancora: amore del Padre che "riabbraccia" il Figlio avvolgendolo nella sua gloria; amore del Figlio che con la forza dello Spirito ritorna al padre rivestito della nostra umanità trasfigurata.
Dall'odierna solennità, che ci fa rivivere l'esperienza assoluta e singolare della risurrezione di Gesù, ci viene dunque un appello a convertirci all'Amore; ci viene un invito a vivere rifiutando l'odio e l'egoismo e a seguire docilmente le orme dell'Agnello immolato per la nostra salvezza, a imitare il Redentore "mite e umile di cuore", che "ristoro per le nostre anime" (cfr Mt 11,29) […]
Che nessuno chiuda il cuore all'onnipotenza di questo amore che redime! Gesù Cristo è morto e risorto per tutti: Egli è la nostra speranza! Speranza vera per ogni essere umano.
Oggi, come fece con i suoi discepoli in Galilea prima di tornare al Padre, Gesù risorto invia anche noi dappertutto come testimoni delal sua speranza e ci assicura: Io sono con voi sempre, tutti i giorni, fino alal fine del mondo (cfr Mt 28,20).
Fissando lo sguardo dell'animo nelle piaghe gloriose del suo corpo trasfigurato, possiamo capire il senso e il valore della sofferenza, possiamo le tante ferite che continuano ad insanguinare l'umanità anche ai nostri giorni.
Nelle sue piaghe gloriose riconosciamo i segni indelebili della misericordia infinita del Dio di cui parla il profeta: Egli è colui che risana le ferite dei cuori spezzati, che difende i deboli e proclama la libertà degli schiavi, che consola tutti gli afflitti e dispensa loro olio di letizia invece dell'abito da lutto, un canto di lode invece di un cuore mesto (cfr Is 61,1.2.3.).
Se con umile confidenza ci accostiamo a Lui, incontriamo nel suo sguardo la risposta all'anelito più profondo del nostro cuore: conoscere Dio e stringere con Lui una relazione vitale, che colmi del suo stesso amore la nostra esistenza e una relazione vitale, che colmi del suo stesso amore l nostra esistenza e le nostre relazioni interpersonali e sociali. Per questo l'umanità ha bisogno di Cristo: in Lui e nella Trinità nostra speranza, "noi siamo stati salvati" (cfr Rm 8,24).
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