XXV Domenica

XXV domenica (Mc 9,30-37) "Il Figlio dell'uomo viene consegnato… Se uno vuol essere il primo, sia il servitore di tutti"
 
Gesù annuncia per la seconda volta ai discepoli la sua passione, morte e risurrezione (Mc 9,30-31) […] "se uno vuol essere il primo sia l'ultimo di tutti" (9,35), sia consapevole del bisogno di perdono cioè umile e quindi caritatevole. Questa è la logica del Cristianesimo, che risponde all'uomo creato a immagine di Dio, ma al tempo stesso contrasta con il suo egoismo, conseguenza del peccato originale fin dal concepimento. Ogni persona umana a immagine di Dio che è amore è attratta dall'amore in tutte le relazioni umana, soprattutto tra uomo-donna – che ultimamente è Dio stesso – ma spesso nel suo libero arbitrio sbaglia nei modi concreti di amare, e così da una tendenza all'origine positiva, inquinata però dal peccato, possono derivare intenzioni e azioni cattive. Lo ricorda […] anche la Lettera di san Giacomo: "Dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite e, arrendevole, pieno di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia". E l'Apostolo conclude: "Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace" (3,16-18) con l'esame di coscienza della sera per cogliersi peccatori, bisognosi di perdono anche nel sacramento della Confessione, umili e quindi aperti al vero amore. Queste parole fanno pensare alla testimonianza di cristiani che, con umiltà e nel silenzio, spendono la vita al servizio degli altri acausa del Signore Gesù, operano concretamentecome servi dell'amore e perciò "artigiani" di pace con San Francesco. Ad alcuni è chiesta talora tanta sofferenza fino alla suprema testimonianza del sangue […]. Non c'è dubbio che seguire Cristo è impegnativo, spesso difficile, ma come Egli dice, solo chi perde la propria vita per causa sua e del Vangelo la salverà (Mc 8,35), dando senso pieno alla propria esistenza. Non esiste altra strada per essere suoi discepoli, non c'è altra strada per esperimentare il suo amore e tendere alla perfezione evangelica, al bene che si aspetta e che trasforma anche la sofferenza in diletto. Ci aiuti la consapevolezza della presenza di Maria […] ad aprire sempre più il nostro cuore alla consapevolezza dell'amore di Dio unica speranza.
 
 
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