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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Meditazione/Quando davvero incontri =?utf-8?Q?Ges=C3=B9 di_?=Eremita Chi è Gesù Cristo per te? Questa la domanda che Gesù stesso ha rivolto ai suoi apostoli. Quanto ami Gesù? Saresti disposto oggi a dare la vita per lui? Magari non ti sei mai fatto queste domande, o forse sì. E magari pensi di amare davvero Gesù, pensi che lui sia sempre stato al primo posto nella tua vita. Ma che cosa significa amare veramente Gesù Cristo? Oggi il Vangelo ce lo insegna in modo inequivocabile. Gesù profetizza agli apostoli la sua passione e dice loro che dovrà “soffrire molto”. Davanti a questa profezia Pietro rimane scandalizzato e addirittura prende in disparte Gesù e lo rimprovera. Ma da che cosa Pietro rimane scandalizzato? Dalla sofferenza. Per lui è impensabile che Gesù, il Figlio di Dio, debba patire tutte quelle sofferenze. E qui ritroviamo la nostra stessa mentalità. Noi siamo scandalizzati dalla croce, dalla sofferenza, dal fallimento, e pensiamo che tutte queste cose siano un obbrobrio. Oggi la mentalità correnteè che bisogna essere sempre vincitori, non bisogna soffrire, non bisogna invecchiare, occorre tenere lontano il fallimento. Ma è propriolì che incontri Gesù Cristo. Nel fallimento, nella croce, nella sofferenza. Quando non ti senti capito da tua moglie, da tuo marito, da tuo figlio. Quando sperimenti il tuo limite profondo, la malattia, la derisione degli altri, l’umiliazione. Gesù non lo incontri nei palazzi dei potenti, ma nella spazzatura della tua anima, perché lui =?utf-8?Q?=C3=A8_l=C3=AC. San_?=Paolo ha detto: “Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti” (1 Cor 4,9-13). Ebbene, è quando hai questo spirito che incontri seriamente Gesù Cristo e lo ami davvero. Allora, se nella tua vita in questo momento stai vivendo un fallimento, una prova, stai toccando con mano l’umiliazione, sappi che ora, e solo ora, sei davvero vicino a Gesù. Amare Cristo non significa avere chissà quali rivelazioni mistiche o chissà quale tipo di apparizioni. Amare Cristo significa seguirlo là dove sta lui: sulla croce. Non lo trovi da nessun’altra parte se non nel tuo fallimento, nella tua umiliazione. Puoi rincorrere tutta la vita il successo e non trovarlo mai, perché pensi che il successo sia la vittoria del mondo. Invece è Gesù che ha vinto il mondo, con la debolezza, con il perdono dei nemici. Guarda bene la tua storia. Perché è lì che troverai Dio. Amen.

Meditazione/Quando davvero incontri Gesù di Eremita Chi è Gesù Cristo per te? Questa la domanda che Gesù stesso ha rivolto ai suoi apostoli. Quanto ami Gesù? Saresti disposto oggi a dare la vita per lui? Magari non ti sei mai fatto queste domande, o forse sì. E magari pensi di amare davvero Gesù, pensi che lui sia sempre stato al primo posto nella tua vita. Ma che cosa significa amare veramente Gesù Cristo? Oggi il Vangelo ce lo insegna in modo inequivocabile. Gesù profetizza agli apostoli la sua passione e dice loro che dovrà "soffrire molto". Davanti a questa profezia Pietro rimane scandalizzato e addirittura prende in disparte Gesù e lo rimprovera. Ma da che cosa Pietro rimane scandalizzato? Dalla sofferenza. Per lui è impensabile che Gesù, il Figlio di Dio, debba patire tutte quelle sofferenze. E qui ritroviamo la nostra stessa mentalità. Noi siamo scandalizzati dalla croce, dalla sofferenza, dal fallimento, e pensiamo che tutte queste cose siano un obbrobri

XXIV DOMENICA

XXIV DOMENICA (Mc 8, 27-35) "Tu sei il Cristo…Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire" Il brano offerto al nostro ascolto rappresenta, nel vangelo secondo Marco, un passaggio decisivo, una sorta di ponte tra la prima e la seconda parte del ministero di Gesù: mentre nella sezione iniziale del racconto, il cuore è l'annuncio del Regno, da parte di Gesù, che si rivela progressivamente nella sua identità  messianica, da qui in avanti l'attenzione dell'evangelista si concentra sul destino del Messia Gesù, che si realizzerà  nella Pasqua di morte e di risurrezione, e sulla catechesi che il maestro rivolge, in modo particolare, ai suoi discepoli, proprio per introdurli nella piena comprensione del suo volto. Il punto d'arrivo di questo cammino di rivelazione, per Marco, sarà sulla croce, dove nell'ora della massima povertà, Cristo sarà riconosciuto come Figlio di Dio dal centurione romano. Possiamo cogliere, nel nostro testo, tre chiare scansioni narrat

Papa sconcertante, per arrivare a Dio una religione vale l'altra

Parlando di dialogo interreligioso con i giovani a Singapore mette tutte le religioni sullo stesso piano. Di fatto è la negazione della pretesa di Cristo di essere la "via, la verità, la vita", l'azzeramento del senso dell'Incarnazione e della Redenzione Luisella Scrosati nella "Nuova Bussola" – 14 settembre 2024 Un rovesciamento di 180 gradi rispetto al suo predecessore, un passo indietro di oltre duemila anni nella storia delle religioni, e – inaccettabile dalla bocca di un qualsiasi cristiano – l'azzeramento del cuore dell'evento cristiano. Le esternazioni di Francesco in occasione dell'incontro con i giovani al Catholic Junior College di Singapore non lasciano spazio a fraintendimenti: per Francesco tutte le religioni portano a Dio, un po' come tutte le strade che portano a Roma, senza concedere nemmeno un piccolo vantaggio di favore e di simpatia al cristianesimo. L'esortazione al dialogo interreligioso di ieri, 13 settembr

Il patrono soccombe al secolarismo, a che servono le sagre così

Quanto successo a Reggio Calabria non è stato un caso. La secolarizzazione che ha tolto il soprannaturale ora lo combatte. Sono gli stessi parroci e vescovi a considerare positiva la secolarizzazione, fingendo di vedere che ormai si tratta di secolarismo Stefano Fontana nella "Nuova Bussola" -14 settembre 2024 Le sagre paesane dell'Assunta o le feste cittadine del santo Patrono hanno origine nei principi della società cristiana, quando vita religiosa e vita civile si corrispondevano. Esse erano una delle tante manifestazioni del ruolo pubblico della religione cristiana e del bisogno della società civile di un fondamento indisponibile. Il Patrono era inteso sia come il fondatore o il campione della religione in quei luoghi, sia come il Defensor civitatis, il protettore dall'alto della comunità e spesso il combattente contro gli invasori o le epidemie per la sua sopravvivenza. Si capisce quindi perché, di solito, la sagra o la festa del Patrono sono organizzate in

Che cosa non si comprende nel proselitismo secondo Francesco

Anche in Asia Francesco ha ribadito la sua inveterata convinzione, che i cattolici non devono fare proselitismo e tutte le religioni dovrebbero unirsi nella pace e nella salvaguardia dell'ambiente. Ma la visione della pace e dell'ambiente dipendono proprio da una diversa visione di Dio. Stefano Fontana nella "Nuova Bussola" – 13 settembre 2024 Anche in questo suo ultimo lungo viaggio in Asia, Francesco ha ribadito una sua inveterata convinzione, ossia che i cattolici non devono fare proselitismo e tutte le religioni dovrebbero unirsi nella pace e nella salvaguardia dell'ambiente. Ed anche questa volta si fatica a cercare di capire ma senza risultato. Fare proselitismo viene spesso usato in una brutta accezione. Se si apre una mensa per i poveri e si ammettono solo i cattolici, ponendo un filtro religioso tendenzioso allora il proselitismo è da rifiutare. Sarebbe come il voto di scambio in politica.   La parola ha però anche un significato positivo, anzi

Una devozione per i nostri tempi, il Cuore Addolorato e Immacolato di Maria

Una devozione per i nostri tempi: il Cuore Addolorato e Immacolato di Maria Aldo Maria Valli     di Robert Lazu Kmita Sebbene avessi sentito parlare vagamente molti anni fa della devozione al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, solo di recente ho appreso delle visioni della terziaria francescana Berthe Frances Marie Ghislaine Petit (1870-1943). Devo questa scoperta a un recente sermone di padre Patrick McBride, pastore della FSSPX Saint Isidore Church (Watkins, Colorado) [i]. Dalle parole del sacerdote ho imparato tutto ciò di cui avevo bisogno per iniziare a sbrogliare il filo di una storia di grande importanza per tutti noi. Perché questa rivelazione privata sarebbe così importante? Perché, senza dubbio, ha un legame profondo e significativo con l'apparizione della Beata Vergine Maria a Fatima. Tuttavia, lasciando questo aspetto per una trattazione futura, desidero ora attirare la vostra attenzione su una devozione di grande valore. Una preghiera potente P

Il libro. La carità spiegata da san Massimo il Confessore

Raccolte in un volume fresco di stampa, Sulla carità, quattrocento brevi massime scritte da san Massimo il Confessore, che, illuminano sula virtù teologale per antonomasia, svelano il cuore e il senso della nostra stessa vita. Fabio Piemonte nella "Nuova Bussola" – 11 settembre 2024 La carità è anzitutto «una buona disposizione dell'anima, per la quale essa non antepone niente di ciò che esiste alla conoscenza di Dio». È quanto sostiene san Massimo il Confessore ne Le centurie sulla carità, quattrocento brevi massime sulla virtù teologale per eccellenza raccolte in Sulla carità, nuovo volume della collana "I Talenti" delle Edizioni Studio Domenico e delle Edizioni San Clemente con un prezioso saggio introduttivo sull'apátheia di padre Giorgio Maria Carbone. Probabilmente di provenienza palestinese, san Massimo il Confessore raggiunge Costantinopoli nel 614, dove frequenta gli studi letterari e filosofici. Divenuto monaco, ha sant'Atanasio come

Copia di Il Papa a Timor est esalta la natalità

Circondato da tanti bambini. Francesco elogia la cultura della vita del Paese asiatico, contro i "coccodrilli" ideologiciche vorrebbero stravolgerla. Oggi l'arrivo a Singapore, ultima tappa del viaggio apostolico. Nico Spuntoni nella "Nuova Bussola" – 12 settembre 2024 Il "no" alla cultura dello scarto al centro del viaggio apostolico di Francesco. Una delle immagini più belle di questa lunga permanenza tra Asia e Oceania la regala Timor Est con l'abbraccio tra il Papa e i bambini disabili di Dili. Bergoglio, commosso, si informa sulle condizioni della bimba affetta da focomelia che lo accoglie. Nella scuola "Irmãs Alma", affiancato dall'arcivescovo locale e cardinale salesiano Virgílio do Carmo da Silva, il Papa è apparso molto colpito dall'incontro coi 50 bambini accuditi dalle suore dell'Associazione delle Istituzioni Missionarie Laiche.   Nel suo discorso, Francesco ha voluto richiamare l'attenzione su uno di

La natività della Beata Vergine Maria, le origini e il senso teologico di Arturo Tarallo

La natività della Vergine Maria, le origini e il senso teologico  Intervista di Antonio a padre Antonio Luigi Piccolo. Rettore Generale dell'ordine dei Chierici regolari della Madre di Dio in "Duc in altum" – 7 settembre 2024 Oggi è la festa della Natività della Beata Vergine Maria: i due genitori, san Gioacchino e sant'Anna, aspettavano questo evento con trepidazione. Così la stessa umanità: un nuovo inizio per il mondo, per noi. Per approfondire il senso teologico e la storia di questa festa, La Nuova Bussola Quotidiana ha intervistato padre Antonio Luigi Piccolo, rettore Generale dell'ordine dei Chierici regolari della Madre di Dio.   Padre Piccolo, quali sono le origini della festa e come veniva celebrata? Si tratta di una delle più antiche feste mariane. Si pensa che la sua origine sia collegata alla festa della dedicazione di una chiesa intitolata a Maria, a Gerusalemme, nel IV secolo: si tratta della basilica di sant'Anna. La tradizione ci n

IL RUOLO DELLA COSCIENZA MORALE

Il ruolo della coscienza morale Don Enrico Finotti Oggi si assiste ad una diffusa mistificazione del concetto di coscienza e del suo indebito ricorso ad essa. Noi dobbiamo proporre al popolo la verità e la legge nella loro integrità. Fa parte di un elementare dovere della catechesi che è rivolta a tutti e che non può costituire offesa a nessuno. Proporre la dottrina che viene da Dio non è offesa alla libertà e alla coscienza. A ciò si oppongono speciose obiezioni. Val la pena di vagliarle: ad esempio, «la regola suprema è la coscienza». Nella mente di molti, questa massima suona in realtà così: «le leggi le fà la mia coscienza». Niente di più falso. La norma ha la stessa sorgente dell'essere; se ci fossimo creati da noi (è ridicolo solo il dirlo), potremmo anche farci legge a noi stessi. Ma non ci siamo creati da noi e, pertanto, la legge viene di là della coscienza (eteronomia), in ultima analisi dalla stessa fonte dalla quale abbiamo avuto l'essere. La c