Assunzione della Beata Vergine Maria

 

Ma perché Maria viene glorificata con l'assunzione al Cielo? San Luca, come abbiamo ascoltato, vede la radice dell'esaltazione e della lode a Maria nell'espressione di Elisabetta: "Beata colei che ha creduto" (Lc 1,45). E il Magnificat rivela quello che Maria ha vissuto con fedeltà esemplare e ha custodito nel più intimo del suo cuore le parole di Dio al suo popolo, le promesse fatte ad Abramo, Isacco e Giacobbe, facendone il contenuto della sua preghiera: la Parola di Dio era nel Magnificat diventata la parola di Maria, lampada sul suo cammino, così da renderla disponibile ad accogliere nel suo grembo il Verbo di Dio fatto carne. Maria in attesa della nascita del Figlio Gesù è l'Arca Santa dell'Alleanza che in attesa della nascita di Giovanni Battista, porta nel suo grembo il Figlio di Dio, oggi Crocefisso Risorto presente qui in mezzo a noi a attraverso l'Assunta.

Ma che cosa dona al nostro cammino, alla nostra vita, l'Assunzione di Maria? La prima risposta è: Nell'Assunzione vediamo che in Dio c'è spazio per l'uomo che non scompare in polvere con questo corpo mortale. Maria unendosi al Crocefisso Risorto non si allontana da noi perché chi va a Dio in anima e corpo si avvicina, perché Dio è vicino a tutti noi, è vicinissima a noi, ad ognuno di noi in vita e in morte. Vicina in vita per unirci al Signore ed aiutarci. Maria è vicinissima con il cuore largo di Dio suo Figlio come testimoniano i miracoli mariani.

Ma c'è anche l'altro aspetto: non solo in Dio c'è spazio per l'uomo; ma nell'uomo c'è spazio per Dio. Anche questo vediamo in Maria, l'Arca Santa, che porta la presenza di Dio. In noi secolarizzati c'è spazio per Dio e questa presenza di Dio in noi, così importante per illuminare il mondo nella sua tristezza, nei suoi problemi, questa presenza si realizza nella fede: nella fede apriamo le porte del nostro essere così che Dio entri in noi, così che Dio può essere la forza che dà vita e cammino al nostro essere. In noi c'è spazio, apriamoci come Maria si è aperta, dicendo: "Sia realizzata la Tua volontà, io sono serva del Signore". Aprendoci a Dio, non perdiamo niente in vita e in morte. Al contrario: la nostra vita diventa ricca e grande.

E così, fede e speranza e amore si combinano. Ci sono oggi molte parole su un mondo migliore da aspettarsi: sarebbe la nostra speranza. Se e quando questo mondo migliore viene, non sappiamo, non so. Sicuro è che un mondo che si allontana da Dio non diventa migliore, ma peggiore: con le bombe atomiche c'è il rischio della distruzione totale. Solo la presenza di Dio può garantire anche un mondo buono. Ma lasciamo questo.

Una cosa, una speranza è sicura: Dio ci aspetta, ci attende, non andiamo nel vuoto, in finiamo con il corpo in cenere, siamo aspettati. Dio ci aspetta e troviamo, andando nell'altro mondo, la bontà della Madre assunta anche con il corpo, troviamo i nostri, troviamo l'amore eterno di Dio, di Cristo Crocefisso e Risorto. Dio ci aspetta: questa è la nostra grande gioia e la grande speranza che nasce proprio da questa festa dell'Assunta. Maria ci visita, ed è la gioia della nostra vita così tribolata e la gioia è speranza nell'al di là.

Cosa dire quindi? Cuore grande, presenza di Dio, della Madre del Crocefisso e Risorto nel mondo, spazio di Dio in noi e spazio di Dio, della madre di Dio per noi, speranza, essere aspettati anche a 90 anni compiuti: questa è la sinfonia di questa festa, l'indicazione che la meditazione di questa Solennità ci dona. Maria è aurora anche per questo nostro corpo che finisce in polvere e splendore della Chiesa trionfante; lei è la consolazione e la speranza per il popolo ancora in cammino, dice il Prefazio di oggi. Affidiamoci alla sua materna intercessione, affinché ci ottenga dal Signore, dalla presenza del Crocefisso Risorto la nostra fede nella vita eterna; ci aiuti a vivere bene il tempo che Dio ci offre ancora con speranza anche di fronte alla morte di questo corpo. Una speranza cristiana, che non è soltanto nostalgia del Cielo, ma vivo e operoso desiderio di Dio qui nel mondo, desiderio di Dio che ci rende pellegrini infaticabili, alimentando, come Maria ai piedi della Croce, in noi il coraggio e la forza della fede, che nello stesso temo è coraggio e forza dell'amore gratuito anche per i nemici, anche per chi non ci ama.

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