Medjugorje, la novena per la pace è da prendere sul serio
In vista del 43° anniversario, martedì, dell'inizio delle apparizioni di Medjugorje, ancora non riconosciute, la Madonna ha chiesto attraverso la veggente Marija una speciale novena per la pace, da vivere salendo sul Podbrdo. È la prima volta che avviene. Un appello che dice tanto dei tempi che viviamo.
Diego Manetti nella "Nuova Bussola" – 23 giugno 2024
Statua della Regina della Pace sul Podbrdo (Medjugorje)
Mentre si avvicina il 25 giugno, festa della Regina della Pace, in cui si celebrerà il 43° anniversario dell'inizio delle apparizioni di Medjugorje, la Madonna prepara i suoi cari figli a questa decisiva ricorrenza chiedendo una speciale novena di preghiere per la pace.
Il tutto è stato espressamente richiesto dalla Vergine Maria, lo scorso 15 giugno, durante l'apparizione serale alla veggente Marija. In quell'occasione la Madonna ha fatto sapere di desiderare che la novena in suo onore – dal 16 al 24 giugno compreso – venga vissuta salendo sul Podbrdo, la collina delle prime apparizioni, vicino alla statua posta sul luogo dove la Vergine si è manifestata la prima volta, ritrovandosi ogni sera a pregare il Rosario dalle ore 22 in attesa di un'apparizione straordinaria intorno alle 23.30. La Vergine ha aggiunto espressamente che questa novena viene pregata per la pace nel mondo. È la prima volta in 43 anni di apparizioni che la Madonna richiede di salire sul Podbrdo per nove giorni consecutivi, a pregare per la pace, e questo ci fa pensare alla serietà della situazione e alla gravità di quest'appello straordinario.
In questi nove giorni la veggente Marija non avrà dunque la consueta apparizione serale, ma solo quella delle 23.30.
Il primo giorno la veggente ha riferito di aver raccomandato alla Madonna tutte le intenzioni dei presenti, offrendo i sacrifici e le preghiere per la pace, ha quindi precisato che la Vergine ha pregato nella sua lingua materna, l'aramaico, e poi ha aggiunto che aspetta i suoi figli ancor più numerosi all'indomani, perché c'è tanto bisogno di preghiera per la pace. Ha quindi benedetto i presenti ed è salita in Cielo.
Il 17 giugno, secondo giorno della novena, la veggente Marija ha detto che la Madonna le sembrava un po' più felice del giorno prima, ha parlato ancora nella sua lingua materna e Marija le ha chiesto in modo speciale di intercedere davanti a suo Figlio Gesù per la pace nel mondo, Lei che è Regina della Pace. La Madonna ha pregato e benedetto tutti i presenti.
Il 18 giugno, terzo giorno della novena, Marija ha riferito che la Madonna ha ringraziato per aver raccolto la sua chiamata e ha pregato per la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nel mondo intero, utilizzando ancora una volta l'aramaico. Ha concluso l'apparizione benedicendo i presenti e invitandoci a venire ancora più numerosi.
Mercoledì 19 giugno, quarto giorno, ancora una volta la Madonna ha parlato in aramaico, ha pregato per tutti i presenti, ringraziando per tutti i sacrifici offerti per le sue intenzioni dicendo: «Ci vediamo domani allo stesso orario e allo stesso posto».
La novena di preghiera per la pace ricorda l'appello che la Madonna rivolse il 25 agosto 1991, chiedendo nove giorni di preghiera e digiuno per realizzare quanto iniziato coi segreti di Fatima: «Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!».
Dal messaggio sopracitato si comprende come anche l'attuale novena di preghiera e sacrifici per la pace non possa essere riduttivamente legata alle pur comprensibili attese relative ai conflitti tra Ucraina e Russia o compresi nella Striscia di Gaza, ma riguarda una pace ben più ampia e decisiva, probabilmente quella stessa pace a cui faceva riferimento la Madonna nel primo messaggio dato alla veggente Marija, allorché il 26 giugno 1981, scendendo dal Podbrdo dopo l'apparizione avuta con gli altri veggenti, lei sola vide la Madonna che le affidò un messaggio denso di significato: «Pace. Pace. Pace. Riconciliatevi. Riconciliatevi con Dio e con gli uomini. E per fare questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi».
Un altro messaggio che potremmo utilmente richiamare alla memoria è quello dell'1 gennaio 2001, quando Marija venne chiamata dalla Madonna a salire sul Podbrdo per un messaggio straordinario: «Questa sera in modo speciale vi ho voluto qua. In modo speciale adesso in cui satana è libero dalle catene. Io vi invito a consacrarvi al mio cuore e al cuore di mio Figlio. In modo speciale adesso, cari figli miei, vi invito ad essermi vicino. Io vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Andate in pace, cari figli miei».
Le parole della Madonna fanno comprendere chiaramente come ci troviamo nell'imminenza del tempo dei dieci segreti, che è preludio del trionfo del Cuore Immacolato di Maria e di quel tempo di pace promesso a Fatima e ribadito a Medjugorje. Diventa essenziale, dunque, prendere sul serio l'invito della Madonna a pregare in questi giorni, sapendo che da un momento all'altro potremo trovarci all'inizio di quegli avvenimenti che riguardano la nostra fede, e tramite i quali – come ha detto la veggente Mirjana – Dio vuole cambiare il mondo.
Non facciamo dunque cadere nel vuoto quest'appello della Regina della Pace e diamo anche noi il nostro contributo per affrettare il trionfo del suo Cuore Immacolato, attendendo con gioia il 25 giugno prossimo per celebrare il dono di quarantatré anni della sua presenza tra noi.
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