V Domenica
V Domenica (Gv 12,20-33) "È venuta l'ora (della Nuova Alleanza, della Nuova Storia d'Amore) – Egli dichiara – che il Figlio dell'uomo sia glorificato (non solo dagli Ebrei sul Sinai ma da Tutti sulla Croce)
Il Vangelo parla dei greci – non di ebrei – che vogliono vedere Gesù. Egli si trova a Gerusalemme per la festa della Pasqua, che sarà la sua pasqua di morte e risurrezione, e alcuni greci sono saliti per il culto durante questa festa. Si tratta certamente di uomini religiosi, attirati dalla fede, dalla storia di Amore verso gli ebrei dell'unico Dio e che hanno sentito parlare di Gesù come Figlio di Dio e ora desiderano vederlo.
Nel momento più terribile della storia del popolo ebreo, che si è mostrato ribelle, provocando così una catastrofe (la distruzione del tempio, la presa di Gerusalemme e l'esilio) il Signore, invece di rinunciare all'antica alleanza, all'antica storia di amore con il suo popolo, gli annuncia un'alleanza nuova, molto più bella di quella del Sinai: "Ecco verranno giorni nei quali con la casa d'Israele e con la casa di Giuda io concluderò un'alleanza nuova, una nuova storia di amore".
Dio precisa che sarà un'alleanza diversa da quella del Sinai: "Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, un'alleanza che essi hanno violato, benché io fossi il loro Signore". Questa nuova alleanza, questa nuova storia di amore sarà universale. Questo non viene detto esplicitamente da Geremia, ma da Gesù, che mostra che questa nuova alleanza, questa nuova storia di amore sarà universale perché non è fondata sulla razza, sulla nazione, ma sull'unione intima con Dio.
Il Signore poi afferma: "Porrò la mia legge nel loroanimo, la scriverò sul loro cuore". La prima alleanza, la prima storia di amore, quella del Sinai, aveva dato al popolo una legge scritta su tavole di pietra. Questa era la legge di un popolo solo, una legge limitata, e una legge che non cambiava il cuore dell'uomo, ma lo lasciava nella sua cattiveria. Si trattava dunque un 'alleanza di per sé bella, ma inefficace.
La nuova alleanza, la nuova storia di amore, invece, non sarà limitata a un popolo solo ma sarà l'unione delle volontà e dei cuori con Dio. Sarà un'alleanza, una storia di amore interiore, che cambia dal di dentro ogni credente. Afferma il Signore: "Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti conosceranno, dal più piccolo al più grande".
La Scrittura parla di "conoscere il Signore" nel senso di avere una relazione personale, profonda, intima con Lui. Conoscere il Signore non significa soltanto sapere che egli esiste, ma significa avere una relazione personale con lui, una relazione che cambia radicalmente la propria esistenza.
Dio fonda questa nuova alleanza, questa nuova storia di amore sul perdono dei peccati. Dice infatti: "Io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato". Gesù è morto per i nostri peccati, e il perdono di Dio è stato offerto a tutti gli uomini, al loro libero arbitrio: non soltanto agli ebrei, ma anche ai pagani. A tutti è offerta la nuova alleanza, la nuova storia di amore. Un'alleanza, una storia di amorescritta nei cuori, un'alleanza la cui legge è quella dell'amore universale.
Con essa vengono soppressi tutti i limiti e tutte le barriere: tutti possono conoscere Dio intimamente, e tutti, figli nel Figlio per opera dello Spirito Santo,sono uniti tra loro grazie all'amore che Dio infonde nei loro cuori.
La passione di Gesù è un evento straordinario che ha cambiato la situazione religiosa degli uomini. È un evento di amore. Gesù ci ha amato e ci ama sino a dare la propria vita per noi. Il suo è un amore universale, che vuole trasformare radicalmente le nostre menti e i nostri cuori, concedendoci un'unione effettiva con Dio e con tutti i nostri fratelli. Di questo è amore lei è Regina, è Madre del lungo cammino e ci benedice: Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.
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