Nell'attuale secolarizzazione pastoralmente là dove lo sguardo liturgicamente su Dio non è determinante, ogni altracosa perde il suo orientamento

IL Vaticano II, cominciando con l'argomento della liturgia, si poneva pastoralmente e inequivocabilmente in luce il primato di Dio, la priorità assoluta del tema di "Dio" di fronte di fronte all'attuale secolarismo

 

Il Concilio Vaticano II con la priorità del tema liturgico ha individuato il primato e la centralità della liturgia cioè del Mistero della presenza sacramentale del Crocefisso Risorto nella vita teologica e pastorale della Chiesa.

L'argomento liturgico innanzitutto sta all'esordio del dibattito conciliare ed è il primo frutto, approvato e offerta alla Chiesa nel primo documento promulgato dal Concilio, la Costituzione Sacrosanctum ConciliumQuesto primato temporalenon è casuale, ma nell'interpretazione di Giovanni XXIII e Paolo VI, è anche teologicamente e pastoralmente logico in ordine all'attuale teologia e pastorale della Chiesa oggi. Papa Giovanni aveva convocato l'Assemblea dei Vescovi [il Concilio] nel desiderio, da tutti condiviso con gioia, di ribadire la presenza del cristianesimo in un'epoca di profondicambiamenti, ma senza proporre un programmadeterminato. Dalle commissioni preparatorie era stata messa insieme un'ampia serie di progetti. Mancava però una bussola per poter trovare la strada in questa abbondanza di proposte. Fra tutti i progetti, il testosulla sacra liturgia sembrò quello meno controverso. Così esso apparve il più adatto a servire come una specie di esercizio con il quale i Padri potesseroapprendere i metodi del lavoro conciliare. Ciò che, visto appunto dall'esterno, potrebbe sembrare un caso, si rivela, guardando con fede, nell'azione anche dello Spirito Santo, alla gerarchia dei temi e dei compiti della Chiesa, come la cosa anche intrinsecamente più giusta nell'esigenza pastorale."Cominciando con l'argomento della  Liturgia, si poneva inequivocabilmente in luce il primato di Dio che in Cristo si è dato nell'Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione, Ascensione, Ritorno finale,quindi teologicamente e pastoralmente la priorità assoluta del tema "Dio". Di fronte all'ateismo del secolarismo prima di tutto Dioquestodi ce l'iniziare con la liturgia. Là dove lo sguardo su Dio non è determinante, ogni altra cosa perde il suo orientamento.

La Costituzione, infatti è primaria per l'eccellenza intrinseca della liturgia, la quale "in quanto opera DI Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo steso titolo e allo stesso grado" (SC 7). Quindi nessun'altra attività ecclesiale può vantare superiorità soprannaturale ed efficacia salvifica maggiore: la liturgia infatti eccelle sovranamente sopra ogni altraespressione catechistica, spirituale e pastorale dellavita della Chiesa. Il primato intrinseco della liturgia considerata in se stessa, fonda pure quello intrinseco della vita della Chiesa. Infatti, la liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa  e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù" (SC 10)

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