Mercoledì fra l'Ottava di Pasqua
L'insegnamento di Cristo – la spiegazione delle profezie – fu per i discepoli di Emmaus come una rivelazione inaspettata, luminosa e confortante. Gesù dava una nuova chiave di lettura della Bibbia e tutto adesso appariva chiaro, orientato proprio verso questo momento. In tutto l'anno liturgico, particolarmente nella Settimana Santa e nella Settimana di Pasqua, il Signore è in cammino con noi e ci spiega le Scritture, con l'elemento costitutivo anche della Tradizione ci fa capire questo mistero: tutto, Scrittura e Tradizione, parla di Lui. E questo dovrebbe far ardere anche i nostri cuori, così che possano aprirsi anche i nostri occhi, la nostra intelligenza. Il Signore è con noi, ci mostra la vera via che attraverso di Lui viene da Dio a noi e da noi a Dio e quindi Lui è la Verità e la Vita. Come i due discepoli riconobbero Gesù nello spezzare il pane, così anche oggi, nello spezzare il pane nella Messa, anche oggi riconosciamo la sua presenza. I discepoli di Emmaus lo riconobbero e si ricordarono per Tradizione dei momenti in cui Gesù aveva spezzato il pane. E questo spezzare il pane ci fa pensare proprio alla prima Eucarestia dopo la Morte e Risurrezione in relazione a quella celebrata nel contesto dell'Ultima Cena, dove Gesù spezzò il pane e così anticipò la sua Morte e Risurrezione, dando sé stesso ai discepoli. Gesù spezza il pane anche con noi e per noi, si fa presente con noi nella anta Eucaristia, ci dona sé stesso e apre i nostri cuori. Nella Santa Eucaristia, Gesù, in questa duplice Mensa della Parola e del Pane e del Vino consacrati. Almeno ogni domenica la comunità rivive così la Pasqua del Signore e raccoglie dal Salvatore il suo testamento di amore e di servizio fraterno. La gioia di questi otto giorni come un unico giorno fatto dal Signore renda ancor più salda con Maria la nostra fedele adesione a Cristo crocefisso e risorto. Soprattutto con Maria, lasciamoci conquistare dal fascino della sua risurrezione.
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