Lunedì fra l'Ottava di Pasqua

 

    Nel clima della gioia pasquale, la liturgia di oggi ci riconduce a uno dei due fondamenti conoscitivi di risurrezione sepolcro vuoto e apparizione cioè al sepolcro vuoto dove Maria di Magdala e l'altra Maria, secondo il racconto di Matteo, mosse dall'amore per Lui si erano recate per "visitare "la tomba di Gesù. Narra l'evangelista che Egli venne loro incontro e disse: "Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno" (Mt 28,10) cioè l'apparizione il secondo segno della risurrezione. Fu veramente una gioia indicibile quella che esse provarono nel rivedere il loro Signore vivo e, piene di entusiasmo, corsero a farne parte ai discepoli.

    Anche a noi, oggi, come a queste donne che rimasero accanto a Gesù durante la Passione, il Risorto presente sacramentalmente ripete di non aver paura nel farci messaggeri dell'annuncio che Lui è risorto, presente, vivo attraverso il suo Corpo, la Chiesa. Non ha nulla da temere chi incontra Gesù risuscitato e a diffondere sino agli estremi confini del mondo la sua presenza e azione sacramentale. Non ha nulla da temere chi incontra Gesù risuscitato e a Lui si affida docilmente. È questo il messaggio che i cristiani sono chiamati a diffondere sino agli estremi confini del mondo: è questa l'evangelizzazione. La fede cristiana come sappiamo nasce non prioritariamente dall'accoglienza di una dottrina, ma dall'incontro con una Persona, con Cristo morto e risuscitato, vivo e operante sacramentalmente. Nella nostra esistenza quotidiana tante sono le occasioni per comunicare agli altri questa nostra fede in modo semplice e convinto, accessibile a tutti, così che dal nostro incontro può nascere la loro fede. Ed è quanto mai urgente che gli uomini e le donne della nostra epoca conoscano e incontrino Gesù e, grazie anche al nostro esempio, si lascino conquistare, assimilare da Lui.

   Il Vangelo non dice nulla della madre del Signore, di Maria, ma la Tradizione cristiana costitutiva della Rivelazione come la Bibbia ama contemplarla giustamente anche in tante apparizioni riconosciute o presunte mentre si rallegra più di ogni altro nel riabbracciare il suo divin Figlio, che aveva stretto a sé quando venen deposto dalla Croce. Ora, dopo la risurrezione la Madre del Redentore gioisce con gli "amici" di Gesù, che costituisecono la Chiesa nascente. >

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