XXXI Domenica
Luca, che abbiamo celebrato in questo mese, oggi ci memorizza il fatto di Zaccheo, una lieta notizia, il Vangelo. Luca ci è particolarmente caro perché è l'evangelista della Madonna. Solo da lui sono state tramandate l'annunciazione, la visitazione, le scene del Natale, della presentazione al tempio di Gesù. E si può dire anche l'evangelista del cuore di Gesù e quindi del Cuore immacolato della Regina dell'amore. È Luca che ci rivela meglio la misericordia di Gesù: è l'evangelista della parabola del figlio prodigo, - un tesoro che troviamo soltanto nel suo Vangelo e con questo ci prepariamo alla Solennità di tutti i Santi martedì 1novembre, di tutte le anime defunti in purgatorio, nel pre – paradiso mercoledì, del dramma della moneta perduta e ritrovata. Lui solo ci racconta la parabola del buon samaritano e parla dell'amore di Gesù per i poveri con accenti più teneri degli altri: ci presenta il Signore che si commuove davanti al dolore della vedova di Naim; che accoglie la peccatrice in casa di Simone il fariseo con tanta delicatezza e le assicura il perdono di Dio; e oggi memorizziamo Gesù che accoglie Zaccheo con tanta bontà da cambiare il suo esoso cuore di capo dei pubblicani, ricco, in un cuore pentito e generoso. I pubblicani erano considerati dagli Ebrei pubblici peccatori da non ricevere nemmeno in casa perché a servizio dell'imperatore pagano e ladri. Ma il dono dei Gesù cioè lo Spirito Santo cerca e punta attraverso il libero arbitrio di salvare ciò che è perduto. E lo fa suscitando in lui il desiderio di vedere nel volto umano di Gesù il volto invisibile di Dio. Piccolo di statura per vederlo sale su un albero. Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È andato in casa di un peccatore!". Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri, e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Gesù gli rispose: "Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto" allora e anche oggi, qui e ora, in questi giorni con la confessione, la comunione e gesti gratuiti di carità.
L'Evangelista della Madonna San Luca riserva una particolare attenzione al tema della misericordia di Gesù. Nella sua narrazione, infatti, troviamo alcuni episodi già ricordati che mettono in risalto anche per noi pronti alla confessione della nostra pasqua oggi e domani l'amore misericordioso di Cristo, il quale afferma di essere venuto a chiamare non chi si ritiene giusto ma peccatore (Lc 5,32). Zaccheo è un "pubblicano", anzi il capo dei pubblicani di Gerico, importante città presso il fiume Giordano. I pubblicani erano gli esattori dei tributi che i Giudei dovevano pagare all'Imperatore romano, e già per questo motivo, a servizio di un pagano, erano considerai pubblici peccatori. Per di più, approfittavano della loro posizione per estorcere denaro dalla gente. Per questo Zaccheo era molto ricco, ma disprezzato dai suoi concittadini. Ma Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, da opinione pubblica oggi dei mezzi di comunicazione sociale, ma vede in ognuno da Lui amato un'anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali. Gesù Cristo, incarnazione di Dio, ha dimostrato questa immensa misericordia e la dimostra nella confessione di questi giorni, misericordia che non toglie nulla alla gravità del peccato, non penti e perdonati, che ci porta all'inferno, ma mira sempre a salvare tutti i peccatori, ad offrire loro la possibilità di riscattarsi, di ricominciare da capo, di convertirsi e di completare la purificazione nel purgatorio, nel pre paradiso. In un altro passo del Vangelo, Gesù afferma che è molto difficile per un ricco senza carità entrare nel Regno die cieli (Mt 19,23). Zaccheo ha accolto Gesù con il suo libero arbitrio e si è convertito, perché Gesù, che ama tutti, per primo aveva accolto lui! Non lo aveva condannato, ma era andato incontro al suo desiderio di salvezza spinto dalla Madre dei peccatori!
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