Un'importante comprensione del sacramentale dell'esorcismo
Esorcismi: il potere della preghiera
Trascrizione dell'intervista a don Massimo Malfer del 23 luglio 2022
per il blog Cronache di Cielo e Terra
Domanda: Che cos'è un esorcismo?
Risposta: L'esorcismo è innanzitutto un sacramentale, questo dobbiamo chiarirlo bene, quindi
possiamo già comprendere che i sacramentali richiamano in maniera particolare i sacramenti,
quindi sacramento e sacramentale sono due aspetti diversi che possono essere messi in atto solo
da un Ministro Ordinato; la Chiesa si impegna a liberare una persona o anche delle cose o dei
luoghi dall'influenza del maligno; liberarle dal potere del maligno nel nome di Cristo che chi ha
liberato dal peccato e dal male come diciamo ogni volta che preghiamo il Padre Nostro.
Quindi l'esorcismo è un'azione della Chiesa molto forte che ha attinenza con i sacramenti.
Affinché vi sia un sacramentale ci deve essere anche un sacramento o più sacramenti attinenti al
sacramento stesso.
Quando parliamo di un sacramentale intendiamo appunto una azione della Chiesa che ha
attinenza con un sacramento, quindi il sacramentale dell'esorcismo ha attinenza con il Battesimo
prima di tutto perché il Battesimo ci libera dal peccato, ci libera dal peccato originale che è il
fomite di tutto il peccato e il male che c'è nel mondo e poi ha attinenza con il sacramento della
confessione che è il primo grande esorcismo, dobbiamo dirlo, ricordiamolo sempre che ha
appunto attinenza con la confessione sacramentale. Il sacramento della confessione è per
eccellenza il perdono dei peccati quindi il ritornare nella santità e non essere più dominati dal
male ha riferimento con tutti gli altri sacramenti perché tutti i sacramenti sono la modalità con cui
noi facciamo l'esperienza della Presenza reale di Cristo qui e ora nella manifestazione
sacramentale, cioè nella manifestazione concreta reale del Mistero di Cristo qui e ora. Cioè ogni
sacramento ha relazione immediata con la Passione, Morte e Risurrezione di Cristo.
Nel sacramentale dell'esorcismo noi riviviamo l'evento pasquale attraverso quella che è la Sua
Passione, la Sua Morte e la Sua Risurrezione che diventa quindi la realtà con la quale Cristo ha
vinto il male, e quindi attraverso questa e facendo forza su questo noi possiamo ordinare anche al
principe delle tenebre, all'Essere personale che noi chiamiamo Diavolo e ai suoi Satelliti di
allontanarsi da quella determinata persona, luogo o cosa.
Domanda: Perché c'è la necessità di una specifica delega da parte della Chiesa per un esorcista,
perché non la possono fare tutti, tutti i sacerdoti inteso ovviamente.
Risposta: In teoria tutti i sacerdoti sono in potenza esorcisti, questo indubbiamente, però il Codice
di Diritto Canonico parla di una scelta di alcuni sacerdoti che devono avere determinate
caratteristiche. Quali sono le caratteristiche possiamo bene intuirle; il motivo fondamentale è una
forza particolare, non tanto dei doni speciali che possiamo immaginare… il grande esorcista, il
potente esorcista o cose del genere, ma semplicemente delle virtù che sono virtù semplici che
dovrebbero avere tutti i sacerdoti, cioè essere persone integerrime, che hanno tanta fede, anche
perché quando si entra nella lotta contro il potere delle tenebre oltre ai doni soprannaturali, la
Grazia di stato già stessa del Sacramento dell'Ordine, serve anche una capacità intuitiva non
indifferente.
Il Codice così ci insegna al canone 1172: "L'Ordinario del luogo conceda tale licenza solo al
sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e di integrità di vita".
E perché? Perché noi sappiamo che il demonio, come diceva un mio insegnante in merito proprio
all'esorcismo, che l'intelligenza di un demonio è pari all'intelligenza di tutti gli uomini messi
insieme. Quindi è chiaro che ci può giocare continuamente e quindi tenendo presente anche la
definizione di Gesù dove dice che il demonio è assassino e bugiardo, il demonio può dire
novantanove cose giuste e una sbagliata, quindi serve una capacità sia spirituale, indubbiamente,
ma anche una capacità di formazione e di comprensione di determinati temi e di determinate
situazioni che non è comune. Ecco che allora il vescovo decide di scegliere alcuni rispetto ad altri
atti a questo ministero nella propria Diocesi, tenendo presente che oggi nelle nostre Diocesi
spesso non ci sono esorcisti. La cosa stranissima oggi è che vi sono alcune diocesi completamente
senza esorcisti.
Faccio un esempio pratico, spero di non scandalizzare nessuno. Una volta andai in una diocesi
dove il vescovo era appena arrivato. Vi era un sacerdote che probabilmente aveva avuto qualche
caso di esorcismo e disse al vescovo appena arrivato "Eccellenza adesso deve fare il nuovo
esorcista, perché ne siamo sprovvisti", e il vescovo rispose: "E no, non lo faccio, altrimenti vuol
dire che noi crediamo al demonio, quindi è meglio non farlo e se ci saranno dei casi o supposti tali
problemi da altre parti". Ribadisco: per poter esercitare l'esorcistato servono alcune
caratteristiche, alcune doti ma è il vescovo che sceglie; quello che posso suggerire è che il
sacerdote non cerchi di essere esorcista, ma che sia il vescovo stesso che lo sceglie o che chiede al
determinato sacerdote se vuole compiere questo ministero.
Domanda: Riguardo all'aneddoto che ha raccontato, denota anche una certa … possiamo parlare
di una certa crisi della fede all'interno della Chiesa stessa, ovviamente non facciamo di un'erba un
fascio, però è abbastanza evidente che oggi questo, insomma, ci sono problemi molto grossi
all'interno della Chiesa stessa, ma tralasciando questo aspetto che insomma non è il tema del
nostro incontro, vorrei concentrarmi ancora sul discorso degli esorcismi e su chi può
effettivamente effettuare un esorcismo.
Conosciamo situazioni in cui qualcuno non autorizzato sia all'interno della Chiesa Cattolica ma
anche all'esterno, guardando video sulla rete di queste grandi riunioni, manifestazioni, in cui un
pastore mi è parso di capire spesso luterano anglicano facesse questi grandi esorcismi in presenza
di tante persone, dove non c'era molta preghiera e dove toccando il presunto posseduto cercava
di obbligare il demonio ad uscire.
Conosciamo di queste situazioni, e come è andata a finire, chi ha veramente l'autorità, cosa dice il
demonio anche a queste persone che non hanno l'autorità.
Risposta: Innanzitutto vorrei chiarire, come abbiamo già detto, per esercitare l'esorcismo serve il
permesso del vescovo, e quando si è in comunione con il vescovo e si ha l'autorità e
l'autorevolezza di farlo, il quale non è solo un aspetto giuridico, ma è un aspetto anche di efficacia
dell'esorcismo stesso. Cioè se un sacerdote per vari motivi, anche esorcista non è in comunione
con il vescovo, il Diavolo te lo dice subito che hai qualche problema, al di là di questa comunione
con chi è il successore degli Apostoli, che ha questa facoltà primaria dell'esorcismo, perché non
dimentichiamo mai che i vescovi sono i primi ministri dell'esorcismo, i sacerdoti sono i secondi, è
una delega che il vescovo dà ai Sacerdoti, ma in sé per sé è il vescovo che è primariamente
l'esorcista della diocesi, necessita una fede cristallina e sicura.
Invero ci sono anche alcuni vescovi che compiono loro stessi questo ministero dell'esorcismo e
così si rendono conto cosa vuol dire l'esercizio della liberazione dal male: invito veramente i
Vescovi a vivere questa esperienza particolare.
Se vi sono persone, laici di altre religioni che compiono questo esorcismo, innanzitutto dobbiamo
dire che questo è possibile, perché al mondo è possibile fare tutto indubbiamente, però si deve
considerare l'efficacia di queste azioni. Qui dobbiamo inserire un altro problema che è la
distinzione tra esorcismo e preghiere di liberazione.
L'esorcismo in quanto tale, o meglio l'esorcismo solenne imperativo è esclusiva del sacerdote
esorcista. Vi possono essere preghiere di liberazione? Sì indubbiamente, le preghiere di liberazione
possono essere recitate anche dai laici; infatti nel Vangelo di Luca al capitolo 10 leggiamo che Gesù
manda 72 discepoli ad annunciare il Vangelo di Dio, cioè la presenza di Cristo nel mondo e la
liberazione dal male; quando tornano c'è questa specie di bilancio di quello che hanno compiuto e
si meravigliano davanti a Gesù di aver scacciato anche i demoni.
Da questo possiamo evincere che anche i laici possono recitare le cosiddette preghiere di
liberazione; infatti anche nel rito dell'esorcismo, quello riformato, al termine del testo vi sono
delle preghiere con questo titolo: Preghiere di liberazione per coloro che si trovano a dover lottare
contro il potere delle tenebre.
Quindi questi convegni, questi mega-incontri negli stadi, queste riunioni dove si compiono delle
preghiere di liberazione, questo in sé non è male; infatti ognuno di noi può recitare una preghiera
di liberazione per se stesso. Ad esempio, abbiamo poca consapevolezza che al termine del Padre
Nostro nel cosiddetto embolismo, vi è un piccolo esorcismo: Liberaci dal male, cioè liberaci dal
Maligno: il celebrante durante la s. Messa prosegue: "liberaci Signore da tutti i mali, concedi la
pace ai nostri giorni". Se noi avessimo la consapevolezza di questo, e la consapevolezza del
Sacerdote, che a volte manca, a dire il vero, in quel momento si attuerebbe un piccolo esorcismo.
Quindi la distinzione fondamentale che dobbiamo compiere tra l'esorcismo solenne celebrato
esclusivamente dai sacerdoti esorcisti e le preghiere di liberazione che possono compiere tutti i
sacerdoti sta proprio in questa fondamentale distinzione.
Noi esorcisti siamo oberati, nel vero senso della parola, da centinaia di persone che vengono a noi
per delle problematiche futili, per delle benedizioni… Se ci fosse la consapevolezza che tutti i
Sacerdoti possono compiere preghiere di liberazione, mettersi a invocare lo Spirito Santo, invocare
il Signore per liberare persone, cose, situazioni da determinati influssi, il lavoro degli esorcisti
ufficialmente nominati sarebbe quello di trattare solamente i casi gravi.
Dobbiamo distinguere la presenza del Maligno in modalità di possessione o con gradualità similari
dove deve intervenire l'esorcista in quanto ha questo potere; mentre vi sono vari gradi di presenza
del demonio in persone, cose, ambienti. Se vi è una presenza blanda, un maleficio o segni similari
fino ad arrivare alla ossessione può agire un qualsiasi sacerdote con preghiere di liberazione
invocative. Poi se la liberazione non avviene l'esperienza dell'esorcista interviene per poter
mettere in atto quello che è necessario in quel momento.
Possiamo anche dire che vi possono essere delle persone anche laici che hanno questo potere… è
attestato nella Sacra Scrittura: lo troviamo negli Atti degli Apostoli dove si parla di persone che
hanno questo dono, ma un conto è la liberazione e un conto è la preghiera in quanto tale; cioè
voglio dire che noi vediamo questo ossesso che ne fa di tutti i colori perché è stato sollecitato a
manifestarsi con un esorcismo o con una preghiera imperativa, dove ci si rivolge direttamente al
demonio e questi risponde anche ad un laico. Questo è possibile, però bisogna vedere la
conseguenza di questo, che cosa comporta, perché noi sappiamo che vi sono degli esorcismi che
durano parecchi anni, quindi vedere un episodio con una persona che dà i numeri, diciamo noi,
questo non vuole dire che allora è una cosa positiva. Può essere anche una cosa negativa, può
essere anche qualcosa che invece di migliorare la situazione la peggiori, e di conseguenza si deve
avere questa autorità data dal Vescovo ad ogni esorcista per poter arrivare alla possibile soluzione,
altrimenti invece di arrivare alla liberazione molto spesso si peggiora la situazione. Ho conosciuto
casi in cui fedeli sottoposti ad esorcismi da parte di laici o supposti tali o maghi, maghetti di cui
oggi vi è una pletora, la situazione è diventata col tempo insostenibile, si è protratta avanti per
anni e anni, perché questi dicevano di avere questo potere, ma alla fine questo non è stato
liberato; il caso arrivato in mano all'esorcista, sacerdote che con autorità derivante dagli Apostoli,
dalla successione degli Apostoli e data direttamente da Cristo si è giunti alla soluzione con la
liberazione completa. È un forte invito a chiarire a vari livelli, anche catechistici, questi aspetti,
perché altrimenti noi parliamo di esorcismo e intendiamo moltissime altre cose. L'esorcismo è un
sacramentale con un rito ben preciso, con un rito che la Chiesa ha messo in atto dai tempi
apostolici per poter aiutare persone, cose, ambienti e circostanze a liberarsi dal potere del
Maligno.
Domanda: Il senso della mia domanda era anche di carattere apologetico, anche per aiutare a
capire, a credere che sono cose reali e che c'è solo un modo per liberarsene, cioè il Maligno non se
ne va se non con un vero sacerdote incaricato dal vescovo in casi ovviamente molto particolari a
richiedere nel nome di Gesù di andarsene. Era proprio questo il carattere della mia domanda, nel
senso che ci sono molti che dicono di poter fare queste cose ma in realtà come giustamente ha
affermato Lei, quasi mai funzionano se non è appunto un sacerdote esorcista come Lei.
Risposta: Non solo non funzionano e non risolvono il problema spesso lo peggiorano. La cosa è
diversa, perché per funzionare funzionano, perché si vede un'efficacia in quel momento dove c'è
la manifestazione, perché chiaramente chi ha questi problemi non è che viva sempre
continuamente sotto questo influsso, ci sono delle manifestazioni più o meno intense. Il problema
è che non c'è la liberazione, è questo il problema, perché è la liberazione lo scopo primario degli
esorcismi non la manifestazione del Maligno.
Domanda: Padre, a questo punto io Le chiederei anche quali sono le pratiche ovviamente che Lei
sconsiglierebbe per evitare che queste possessioni si verifichino. Mi riferisco a pratiche
ovviamente non cattoliche, parareligiose se non addirittura riti, usanze magiche, sciamaniche,
eccetera.
Risposta: Qui parto dalla mia esperienza per parlare di casi che ho conosciuto dove si inizia, ad
esempio, dallo yoga, non lo yoga in quanto tale, quello che si fa semplicemente per fare un po' di
ginnastica, ma uno yoga che poi diventa prodromo di approfondimenti, di viaggi in oriente dove si
praticano determinati massaggi, meditazioni eccetera. Altro aspetto pericolosissimo a mio avviso è
il Reiki, un sistema dove spesso si arriva ad avere delle problematiche a livello diabolico. Non che
chi li esercita siano tali, dobbiamo distinguere le due cose, però sono sempre elementi che vanno
nell'interiorità; è come aprire l'interiorità, infatti nel Reiki si aprono i Chakra: qualche ascoltatore
conosce queste cose, aprire i chakra, il primo il secondo il terzo eccetera, vuol dire aprire una
finestra, una porta, affinchè possano entrare le cosiddette energie…!
Vi racconto un aneddoto tanto per rompere un po' la serietà del nostro argomento... Mi arriva una
signora che mi racconta essere stata in un famoso santuario. Nel ritorno mentre si trovava in
pullman una pellegrina gli avrebbe consegnato un foglio dove vi era scritto… "se tu farai queste
cose gli angeli verranno nella tua casa a custodirti… devi aprire la finestra, mettere tre ceri bianchi,
una mela rossa e recitare questa preghiera... venite angeli, venite a prendere possesso della mia
casa, eccetera..." Mi rivolsi immediatamente alla signora, esterrefatto: "Ma non si rende conto
che in questa preghiera non vi è mai un riferimento a Cristo, a Gesù a Dio?". Con tale atto aveva
chiamato volontariamente alcune presenze malefiche nella propria casa e quindi aveva infestato
tali ambienti: invece di chiamare gli Angeli di Dio, aveva chiamato gli angeli demoni, perché
ricordiamo che anche i demoni sono angeli decaduti, ma sono angeli; e quindi attenzione a queste
pratiche. Nelle preghiere che non sono state approvate dall'autorità ecclesiastica ci devono essere
sempre esplicitati i nomi della Santissima Trinità, Gesù Cristo e Maria, non la parola Madonna, ma
Maria. Maria ha un potere esorcistico impressionante, grandissimo, soprattutto quando si invoca
l'Immacolata Concezione di Maria.
Altre pratiche come la cartomanzia, l'evocazione degli spiriti, i viaggi astrali e alcune tecniche di
massaggi orientali, spesso diventano propedeutiche ad una visione della vita distorta e non
cristiana.
Ad esempio uno dei termini che oggi va per la maggiore è il termine energia; si parla di energie
positive, di energie negative, di energia nel corpo… Attenzione, dietro il termine energia ci
possono essere dei fraintendimenti grandissimi; il corpo sì è vero che è costituito di energia, ma il
cristiano parla di Anima, di Spirito Santo. Si dovrebbe recuperare questa terminologia che è
fondamentale, altrimenti ci allontaniamo da quello che è il linguaggio della Chiesa.
Un altro aspetto importante è la terminologia, il linguaggio. Oggi noi usiamo un linguaggio che non
è più il linguaggio cattolico. Un esempio pratico: se io celebro l'esorcismo nel nome di Dio, non ha
nessuna efficacia, ma se invoco il nome di Gesù Cristo, del Figlio di Dio, questo ha un'efficacia
enorme; se invoco o chiedo la liberazione nel nome della Madonna non succede nulla, ma se
invoco il nome di Maria Santissima Immacolata Concezione succede il finimondo! I nomi, la
terminologia sono fondamentali nell'esorcismo, anche il pronunciare le parole esatte; oggi questo
linguaggio relativistico crea una grande confusione: propriamente voluta dal demonio,
confondendo le preghiere e facendone perdere l'efficacia.
Un altro esempio. Quando si celebrano gli esorcismi imperativi, spesso alcuni esorcisti usano delle
preghiere composte da uno, dall'altro... Noi abbiamo delle preghiere liturgiche che sono state
tramandate dalla Tradizione e approvate dalla Chiesa, abbiamo un rito antico che si può ancora
usare, un rito rinnovato, dove la Chiesa si impegna affinchè queste preghiere siano veramente
efficaci. Optando per altri testi a volte si perde l'efficacia; la preghiera ha una sua efficacia in sé.
Pensiamo ad esempio alle parole della consacrazione nella s. Messa; oggi addirittura è invalso
l'uso di cambiare le parole della Consacrazione. Se si cambiano tali parole c'è il rischio che non ci
sia la validità della Messa. Alcune persone vengono da me e dicono: "ma sa che quel sacerdote al
posto del termine Sacrificio ha detto dono… Guardi, io le consiglio di non andare più in quella
Messa, perché lì c'è il rischio, molto forte, che quella celebrazione sia invalida; c'è tutto l'apparato,
ci sono tutte le preghiere, c'è tutto, ma il rischio è che questa sia invalida, cioè che non ci sia la
Transustanziazione, che non ci sia la realtà sacramentale, e questo vale soprattutto quando noi
mettiamo confusione nel linguaggio.
Quindi ricapitolando questo aspetto, che è importantissimo, posso dire dalla mia esperienza, che
tutto ciò che è orientale, massaggi, Reiki, yoga, e consimili si devono prendere con molta cautela
ed essere molto staccati, facendo attenzione a chi ci mette le mani addosso, perché dal contatto si
possono contrarre molte negatività. Quando mi arriva qualche signora, scherzando le chiedo: "ma
lei è una parrucchiera? come fa a saperlo... è un mago?", No, rispondo, vi è una altissima
percentuale chiamiamole di "miei clienti", che sono parrucchiere. Per quale motivo? In primis
perché usano le mani sul capo dei clienti; secondariamente perché l'ambiente, non tutti
indubbiamente, è molto negativo. Nei negozi o nei saloni di bellezza spesso si parla male del
prossimo e mi fermo qui.... Il consiglio che offro spesso a chi lavora in questi contesti, dove vi è un
contatto molto stretto, è quello di bagnarsi le mani con dell'acqua Santa, facendosi un segno di
Croce per cercare di evitare che questi contatti fisici possano essere conduttori di qualcosa di
negativo: quindi anche questi aspetti del contatto fisico con situazioni e circostanze negative
chiaramente possono portare a qualcosa di malefico.
Un'ultima cosa. Mi raccontava, qualche giorno fa, una persona che in una classe quarta
elementare dei bambini si erano uniti per compiere una seduta spiritica! in quarta elementare!
Perché? Perché l'hanno visto fare dai genitori o alla televisione o dai giochi di società che spesso
sembrano innocui o cose simili e gli insegnanti non hanno detto nulla…
Sedute spiritiche, evocazione di spiriti, cartomanzia, qui vi è un alto rischio, soprattutto tra i
giovani di incappare in una possessione. Nelle scuole di vari gradi tra ragazzi si prova a mettersi
allo specchio e recitare l'Ave Maria al contrario o cose simili che sono pericolosissime. Infatti le
possessioni diaboliche tra giovani stanno crescendo in maniera esponenziale. Sono intervenuto più
volte nelle assemblee di istituto alla presenza di centinaia di studenti per parlare di queste cose e
rimango veramente basito davanti a certe domande. I ragazzi sanno tutto, conoscono tutto in
questo campo: certamente internet e informazioni raffazzonate portano a vivere con curiosità
queste situazioni, soprattutto l'ambito dell'esorcismo.
Domanda: Le volevo chiedere anche, a questo punto, se vuole e se può della sua esperienza se ci
sono stati casi in cui il demonio abbia parlato di verità cattoliche, abbia espresso costretto
ovviamente dal sacerdote nel nome di Cristo a dire la verità; ovviamente a lui non fa mai piacere
ma a confermare i dogmi della fede cattolica.
Risposta: Diciamo a confermare più che parlare, perché innanzitutto è opportuno non rivolgersi
direttamente facendo delle domande, questo è una prassi che tra gli esorcisti dovrebbe essere
comune; comunque può accadere che per varie ragioni si debba chiedere qualcosa, ad esempio
come è avvenuta questa possessione o cose simili. Dobbiamo sempre tener presente che il diavolo
è bugiardo, quindi partire da questo presupposto che ciò che dice può essere sempre non vero è il
punto fondamentale. Qui subentra anche la capacità dell'esorcista di discernere all'interno di ciò
che il posseduto proferisce ciò che è vero e ciò che è falso, perché ribadisco il diavolo può dire
novantanove cose giuste e una sbagliata, ma quella sbagliata è veramente deleteria. Attraverso il
posseduto il Maligno può intervenire su aspetti importanti della fede o affermazioni su aspetti
dogmatici, o apologetici. Lui sa molto bene, è San Giacomo che ne parla nella sua lettera, che
anche i demoni credono in Dio e dico spesso, quando si tratta dell'Eucarestia: "Il demonio crede
più di noi nell'Eucarestia perché riconosce la Presenza reale di Cristo!
Capisco che è difficile da credersi ma coloro che sono sotto l'effetto diretto del diavolo sanno
discernere se un'ostia è consacrata o no. Una persona che aveva sottratto delle ostie in sacrestia e
portate al guru per poter fare la messa nera. Quando il guru le ebbe in mano riconobbe
immediatamente che non erano state consacrate. Questo dono soprannaturale viene chiamato
ierognosi: il riconoscimento delle cose sacre.
Qualcosa di simile mi è accaduto durante una preghiera di liberazione: avevo una piccola reliquia
di Santa Maria Goretti che mi ero dimenticato nella libreria posta nella stanza dove avveniva la
preghiera. Nello stesso esorcismo il posseduto ha riconosciuto il luogo e l'appartenenza della
reliquia alla santa martire. Questi episodi sono delle prove serie, che inducono alla veridicità di
quello che viene detto e di quello che viene fatto durante un esorcismo. È meglio comunque non
interrogare, per evitare il rischio di incorrere in errori grossolani.
Domanda: Padre in conclusione le volevo chiedere: conosciamo molti sacerdoti esorcisti, uno fra
tutti Padre Amorth, poi magari se Lei ce ne vuole elencare alcuni che sono diventati famosi,
diciamo così, comunque conosciuti per i loro esorcismi. Lo stesso tema che trattiamo in questa
intervista induce alla curiosità anche i non credenti. Le volevo chiedere che cosa abbiamo
imparato da questi personaggi; forse hanno creato una specie di focus su queste tematiche o
hanno invece creato l'effetto inverso cioè quello che diceva prima nel senso di far conoscere a
tutti, anche a chi è miscredente queste pratiche per poi andarle a provare loro stessi e creare
consapevolezza della situazione: creare come dire un problema.
Risposta: Sono convinto che meno pubblicità si da a questa cosa, meglio è, perché se ne deve
parlare il meno possibile; se ci fosse una fede forte nei cristiani queste cose sarebbero chiare, cioè
il fatto che esiste l'Essere personale pervertito e pervertitore che tende e tenta tutti i giorni di
andare contro l'uomo perché ha espresso in maniera chiara e precisa questo odio contro la
creatura voluta da Dio e creata a sua immagine e somiglianza. Questi semplici elementi di
demonologia non esistono più nella formazione istituzionale dei seminari. Oggi nei corsi
istituzionali delle scuole teologiche non si parla più di demonologia, anzi il contrario, si tende a
mitizzare il Diavolo; tutto quello che viene raccontato nel Vangelo in merito a questo Essere
personale, al Maligno, che è una parte consistente dell'intera Sacra Scrittura, viene mitizzato
ridotto ad una forma storico-mitica. Questo implica scardinare quelli che sono gli aspetti
fondamentali della fede.
Faccio un esempio molto semplice: se non esiste il Diavolo non esiste nemmeno il male e
nemmeno il libero arbitrio, ma se non esiste il male non esiste nemmeno l'inferno e nemmeno il
purgatorio, quindi andremo tutti in paradiso. Ma se andiamo tutti in paradiso vuol dire che noi
non abbiamo più la libertà; che libertà avremo? Puoi fare ciò che vuoi perché poi alla fine andrai in
paradiso. C'è una problematica di fondo teologica, che non è solo apologetica, perché capisco che
questo è un elemento apologetico, però è un elemento di buon senso. Allora o noi partiamo da
una consapevolezza che questa battaglia fa parte della nostra vita in questo mondo oppure
diventiamo dei fatalisti, uomini che solo apparentemente sono liberi; quando recitiamo l'Ave
Maria ad esempio, che cosa diciamo al termine: nunc et in hora mortis nostrae. Che cosa vuol dire
nunc et in hora mortis nostrae, vuol dire semplicemente che chiediamo alla Madonna che ci
protegga ora e nell'ora della nostra morte; perché nell'ora della nostra morte? Perché sarà
l'ultimo attacco, quello più forte, quello che ci può anche portare alla perdizione, come ci può
aprire alla salvezza. Questa affermazione dell'Ave Maria è un'affermazione importantissima che
dobbiamo tener presente. Ora la enorme pubblicità che sta avendo questo avendo il tema
dell'esorcismo, ha portato all'interesse tante persone che purtroppo avendo sottomano il nostro
caro internet, provoca dei danni impressionanti. Credo che dobbiamo parlarne il meno possibile;
chi ha problemi di tipo preternaturale prima o dopo arriva dal sacerdote; spesso dopo aver
provato ogni tipo di soluzione, qualcuno mi confida: "Guardi padre, sono andato dal mago, sono
andato dalla sibilla, sono andato dall'altro ancora, sono passati alcuni anni però non ho risolto
niente e ho speso un patrimonio e adesso vengo dall'esorcista". Ciò che conta al termine di questo
terribile cammino che ti lascia senza speranza, e senza soldi… è incontrare la Chiesa che da buona
Madre ti accoglie e ti aiuta a liberarti dal male che ti affligge.
Padre Amorth ha fatto grandi cose, però il mondo dei media le ha conosciute perché gli è stata
data grande pubblicità, cioè gli è stata data la possibilità di parlare sui mezzi di comunicazione;
altro esempio è l'ex vescovo Milingo, che ha compiuto delle cose straordinarie, grandissime,
perché aveva veramente un dono speciale. Se questi doni li mettiamo troppo in piazza, che cosa
avviene? Avviene che c'è questa specie esposizione mediatica eccessiva che può provocare
qualche problema anche al nostro orgoglio, alla nostra superbia. Dove è arrivato anche questo
povero Milingo...! A mio avviso, più che parlare dell'esorcismo, parliamo di quelli che sono gli
elementi essenziali della vita cristiana, tenendo presente sempre che la lotta contro il potere delle
tenebre è una lotta diuturna, continua, giorno e notte, momento per momento; e dove pensiamo
che non ci sia, io dico spesso questo aforisma: "nel momento in cui pensiamo di non avere
tentazioni, vuol dire che è il momento in cui siamo dall'altra parte. Perché è la tentazione, la prova
è il banco di prova della nostra fede.
Quindi la consapevolezza che la tentazione, che la furbizia della tentazione, che l'astuzia del
demonio è tale e ci può portare via lentamente, senza accorgesene. Quante persone non
decidono di non andare più a Messa, ma lentamente si allontanano sempre di più, sempre di più,
per quale motivo? Perché accolgono quelle tentazioni continue che ci portano lontano. Il diavolo si
accontenta di poco. L'importante è arrivare a sottrarci la fede di Cristo.
È l'avversione al sacro che caratterizza la nostra contemporaneità. Sono convinto che vi sia una
sorta di avversione quasi sociale a Cristo e che vi siano proprio delle plaghe molto ampie dove è
evidente questa influenza negativa, come quando si entra dentro in una casa dove ci si sente bene,
che bello restare qui, invece ci sono dei luoghi dove non ci si sente bene, si entra e si ha la
sensazione di disagio. Come sentiamo il disagio in un'abitazione ci può essere lo stesso persino in
un paese, in una città. Un tempo si svolgevano le processioni, del Corpus Domini, le Sante
Rogazioni, le processioni dei Santi, questi erano come dei momenti in cui si sacralizzava non solo
gli aspetti diciamo spirituali, ma anche gli aspetti materiali, la terra, le persone, i luoghi, le
circostanze.
Oggi togliendo tutto questo, abbiamo come una sorta di guerra di trincea dove il nemico
lentamente continua ad avanzare e noi dobbiamo recuperare questo terreno e credo che gli
elementi positivi per poterlo fare ci sono, spetta a noi metterli in atto. Credo che più che recarsi
dall'esorcista, a parte chi ne ha bisogno veramente, dovremo avere uno sguardo più attento prima
di tutto da parte dei pastori i quali devono aiutare i fedeli a comprendere che la vita è un
combattimento spirituale e che dobbiamo combattere ogni giorno e solo con l'aiuto dell'azione
dello Spirito nel fare il giusto discernimento per accorgersi dove della tentazione che ci vuole
portare lontano da Cristo e capire che abbiamo bisogno continuamente di una luce particolare per
poter dire al Signore: voglio essere tuo sempre, continuamente.
Grazie mille padre, parole veramente di conforto e di grande fede che dimostrano anche una
grande fede da parte sua e bisogna essere onesti, purtroppo mancano persone come Lei, mancano
pastori che aiutino le anime veramente in questo momento perché sotto gli occhi di tutti siamo in
una situazione molto delicata. Io, don Massimo La ringrazio veramente tantissimo per aver
accettato il mio invito e per essere venuto a chiarirci molti dubbi, quindi grazie e La saluto.
Grazie a voi per avermi dato questa opportunità di parlare ad una platea molto ampia.
Speriamo che il messaggio arrivi a molte persone, il più possibile.
E magari anche in alto!
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