Dio al primo posto
Nella "Città di Dio" s. Agostino spiega che l'ordine è "… è l'assetto di cose uguali e diseguali che assegna a ciascuno il proprio posto". S. Agostino tratta dell'ordine della carità partendo dalle Scritture facendo notare che occorre amare ordinatamente e che al di sopra di tutto, in tale ordine sta Dio.
S. Agostino precisa, nella linea di una sapiente interpretazione biblica, che dobbiamo amare noi stessi meno di quanto amiamo Dio e dice che dobbiamo amare gli altri più del nostro corpo, evidentemente non più della nostra anima.
Occorre imparare ad amarsi secondo Dio, cioè operando per la propria salvezza eterna.
La carità, in quanto ordinata, tiene conto dei meriti del prossimo, della sua fede, dei servizi resi alla Chiesa, del suo rapporto con Dio: se il figlio è malvagio e il domestico buono, il domestico sia amato con la carità che spetta al figlio.
Dice ancora s. Agostino: "Per avere quindi un amore ben ordinato occorre evitare quanto segue: amare ciò che non è da amarsi, amare di più ciò che è da amarsi di meno, amare ugualmente ciò che si dovrebbe amare o di più o di meno o di più, amare di meno o di più ciò che deve essere amato allo stesso modo. Il peccatore, chiunque esso sia, in quanto peccatore non è da amarsi; l'uomo, ogni uomo, in quanto è uomo, lo si deve amare per amore di Dio; Dio lo si deve amare per sé stesso.
L'uomo, ogni uomo, in quanto è uomo, lo si deve amare per amore di Dio … e perciò l'amore del prossimo consisterà anzitutto nel portarlo all'amore di Dio.
"Ora Dio maestro insegna due comandamenti principali, cioè l'amore di Dio e l'amore del prossimo, nei quali l'uomo ravvisa tre oggetti che deve amare: Dio, sé stesso, il prossimo, e che nell'amarsi non erra chi ama Dio. Ne consegue che provvede anche al prossimo affinché ami Dio perché gli è ordinato di amarlo come sé stesso, così alla moglie, ai figli, ai familiari e alle altre persone che potrà e vuole che in tal modo dal prossimo si provveda a lui, se ne ha bisogno".
Se amare noi stessi secondo Dio significa impegnarsi per la nostra salvezza, amare il prossimo secondo Dio sarà anzitutto per la sua salvezza.
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