Profezie
Le profezie mariane nel tempo della grande prova: scritto da Mons. Aldzo Maria Valli nel suo libro "Nell'ora della prova"
"Duc in altum" 4 Dicembre 2020
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È, insieme, un grido di dolore per la Chiesa, un'invocazione alla Vergine e un atto di fede nella redenzione questo testo inedito, scritto come meditazione per la quarta stazione della Via Crucis nel Mercoledì delle Ceneri 2020 e che collochiamo qui, come intervento finale, per la sua carica spirituale e perché ha la forza della preghiera. Da decenni Maria, attraverso svariate apparizioni, ci sta ammonendo. La Vergine ha parlato e ha pianto. Perché non la ascoltiamo? Perché i pastori, soprattutto, ignorano i richiami e la sofferenza della Madre? "In questa lotta contro i precursori dell'Anticristo introdottisi nella Chiesa, tutti noi, piccolo gregge sgomento e indomito, corriamo a Maria, a lei accorriamo, Arca dell'indissolubile alleanza di Cristo con la Chiesa sua Sposa ".
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Gesù incontra la Madre, l'Immacolata, la pre-redenta, la corredentrice. In quel drammatico frangente, lo strazio che li dilania è contenuto nel pudore innocente dell'Amore che li unisce, e la violenza del dolore è bruciata nell'ardore della sua fiamma. Indicibile scambio di sguardi, inondati di sangue e di luce; unione dei cuori e delle volontà, nel "sì" incondizionato dell'Agnello all'immolazione, a cui la Vergine Mater Dolorosa aderisce con il consenso della Sposa. Là dov'è il Figlio, lì è la Madre. Lungo la via del Calvario e fino ai piedi della Croce, Maria c'è. La Virgo fidelis non può disertare. Il suo è l'eminente "ministero della presenza" che offre al Salvatore immolato il complemento femminile a ciò che manca ai suoi patimenti, per il suo Corpo che è la Chiesa.
Nulla manca alla perfezione sacrificale del Sommo Sacerdote Gesù; manca solo la nostra intima partecipazione, quella di ciascuno di noi. E Maria ci precede e ci offre l'esempio perché ne seguiamo le orme. Ella è qui anche oggi. E sta in piedi. C 'è e non cessa di accorrere per assistere la Passione del Corpo Mistico. Assistiamo ormai da decenni a una sorta di "invadenza mariana", che suscita non poca rabbiosa opposizione da parte di chi è intento a procedere alla riduzione minimalista e sacrilega della Sempre Vergine, della quale irride i dogmi e banalizza l'identità e la missione, riducendola a una scialba caricatura di donna qualunque. La Vergine del Silenzio ha parlato e ha pianto. Ha dipanato, per ordine dell'Altissimo, una sequenza ravvicinata e perfettamente coerente di apparizioni, ricche di messaggi e di moniti, di visioni e di profezie, che hanno messo a nudo, ancora prima che iniziasse, il vano complotto massonico di distruggere la Chiesa dal suo interno. Maria ha rivelato insidie e persecuzioni, esterne e interne, ai danni della Sposa di Cristo, immacolata vittima.
Ma la potente Signora è stata messa a tacere, non è stata obbedita: da parte degli stessi pastori! E più si attardano le risposte agli inviti dell'Addolorata, più lungo sarà il tempo della Passione della Chiesa, procurando sconsiderata sofferenza, in terra come in Cielo. Nella Chiesa di Gesù, in preda al modernismo più radicale, a tutti i livelli della gerarchia fin nei suoi capi, la confusione del gregge, la sofferenza delle anime e la gravità dello scandalo raggiungono un'intensità sconvolgente. È un dramma senza precedenti. Questo non è il giudizio apocalittico di qualche sconsolato profeta di sventura, ma lo ha affermato la Vergine a La Salette: "Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'Anticristo". Gli avvertimenti di Maria si moltiplicano, mentre già interviene giorno e notte per dissipare misteriosamente questo dramma, per rompere le catene che i demoni immaginano infrangibili: Solve vincla reis! Era immobile e silenziosa, la Madre, sulla Via dolorosa, per potersi unire più perfettamente al Sacrificio redentore dell'Unigenito, per meritare in lui ogni grazia per noi, figli suoi d'adozione.
È potente e intemerata, lungo la Via Crucis della Chiesa, mentre intercede, come l'omnipotentia supplex, per ottenerci ogni grazia. Ogni grazia! La grazia per affrontare le tentazioni e quella per fronteggiare le tribolazioni; la grazia per non inabissarci nell'agonia dell'anima e quella per non disertare; la grazia per perseverare fino alla fine mentre ci incalzano le prove peggiori, quelle di una Chiesa in preda agli invasori, che deve resistere all'autodemolizione. La Vergine Madre fu straziata e oppressa come nessun'altra creatura lo sarà mai. Ma è rimasta in piedi. Ella è perciò capace di sostenere i redenti che il diavolo sta vagliando come il grano (Le 22, 31).
Tutti noi che il Signore Gesù, per un singolare gesto d'amore, chiama alla fedeltà, ricorriamo alla Vergine Immacolata per comprendere che i tempi dell'Anticristo sono i tempi della vittoria. In questa forma di militanza alla quale nessuno ci aveva preparati, in questa lotta contro i precursori dell'Anticristo introdottisi nella Chiesa, tutti noi, piccolo gregge sgomento e indomito, corriamo a Maria, a lei accorriamo, Arca dell'indissolubile alleanza di Cristo con la Chiesa sua Sposa. Ci persuade, questa Vergine dolcissima, che la vittoria si sta preparando nel crogiolo di questa passione purificatrice. E ci persuade che questa vittoria diverrà presto manifesta. Dalla fornace ardente dove i suoi nemici l'hanno rinchiusa, già si leva la gloriosa lode dei redenti, che hanno resistito fino al sangue ai tiranni babilonesi. Cadrà Babilonia la grande, divenuta rifugio di demoni! (Ap 18, 2).
Nel mattino radioso della Risurrezione, sorgerà splendente la Nuova Gerusalemme, la Sposa dell'Agnello, per il giorno senza declino. O Gesù, Sposo immolato della Chiesa, proteggi i figli del suo grembo, sorreggili, vigila su di loro. Si tengono abbracciati alla tua Chiesa, scossa e percossa da Satana che hai lasciato libero di colpirla. Intervenga l'lmmacolata, alla Quale hai affidato il potere di sconfiggere il Nemico. Salva la tua Chiesa che hai redento a prezzo del tuo Sangue e quanti si stringono a lei, inseparabilmente, come figli amorevoli alla Madre.
+ Carlo Maria Viganò 26 febbraio 2020 Mercoledì delle Ceneri
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