Fede e vita del cristiano dal Catechismo della Chiesa Cattolica
Ciò che un tempo avrebbe potuto essere qualificato come ovvio e scontato oggi si dà come vera e propria resistenza culturale. Resistenza culturale che è esigenza di verità e dunque esigenza di senso per qualunque cattolico che non voglia abdicare all’intelligenza e al logos (Logos? Cristo?). Esigenza che è necessità per la Dottrina sociale della Chiesa essendo quest’ultima possibile solo ove si dia una verità, naturale e rivelata, custodita dalla Chiesa e capace di illuminare il vivere dell’uomo (anche nella sua dimensione familiare, sociale e politica) mostrando l’ordine morale-giuridico obiettivo pensato da Dio per l’uomo.
Samuele Cecotti in “Duc in altum” 30 agosto 2020
Monsignor Ettore Carlo Malnati, noto teologo e vicario episcopale per la cultura a Trieste, ha dato alle stampe un prezioso volume che propone in felice sintesi il contenuto del Catechismo della Chiesa cattolica pubblicato da san Giovanni Paolo II. Il volume gode della presentazione dell’arcivescovo monsignor Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste.
Malnati, che è anche parroco e docente di teologia in seminario, ha risposto con questa sua nuova pubblicazione all’esigenza sempre più avvertita d’una presentazione chiara e sintetica del contenuto dottrinale della fede cristiana. C’è l’esigenza di rendere nuovamente edotto il popolo di Dio in merito al contenuto della fede ma per farlo sono necessari strumenti agili e capaci di suscitare curiosità e interesse nel lettore. Don Ettore vi riesce brillantemente strutturando il volume in domande e risposte con linguaggio chiaro e di facile comprensione.
Senza mai scordare il magistero del Concilio Vaticano II e l’integro deposito della fede, il rapporto più stretto del volume è con il Catechismo della Chiesa cattolica di san Giovanni Paolo II e con il Compendio di Benedetto XVI, del primo vuole essere una esposizione fedele, del secondo addotta il metodo (domanda-risposta, che fu già del classico Catechismo di san Pio X) cercando però di superarne una forse eccessiva sinteticità.
La struttura del libro è quella del Catechismo del 1997: in quattro parti dedicate rispettivamente alla professione della fede battesimale (Credo), ai sacramenti della fede, alla vita di fede (Comandamenti), alla preghiera del credente (Padre nostro), per un totale di 461 numeri dove la lex credendi, i sette sacramenti, la lex vivendi della morale cristiana e la lex orandi trovano catechistica esposizione.
Il linguaggio di don Ettore è teologicamente preciso pur nella semplicità della forma adatta ad un testo dalla chiara vocazione divulgativa. Non è un’opera per l’accademia, quella che monsignor Malnati ci offre, ma un validissimo sussidio per quanti intendano bere alla fonte della dottrina cattolica attraverso l’agile schema domanda/risposta che consente di percorrere la ricchezza del deposito in velocità e in meno di duecento pagine.
Quest’ultima fatica di don Malnati si rivela molto preziosa nella vita concreta della comunità cristiana offrendosi naturalmente quale strumento privilegiato per assicurare chiarezza dottrinale in famiglia e in parrocchia, nella catechesi e nella predicazione, nell’associazionismo cattolico e nel laicato militante. È opera che non dovrebbe mancare sulla scrivania del clero in cura d’anime, dei seminaristi in formazione, dei catechisti parrocchiali, dei dirigenti delle diverse associazioni cattoliche, dei fedeli laici impegnati nell’apostolato, dei padri e delle madri di famiglia coscienti dell’impegno che comporta il condurre cristianamente la vita familiare e l’educazione dei figli.
L’esigenza di retta e sicura dottrina che monsignor Malnati evidenzia con questa sua opera coglie perfettamente il cuore del problema contemporaneo circa la presenza cristiana nel mondo e, con ciò, il problema della stessa dottrina sociale della Chiesa oggi. Sembra infatti che con la de-ellenizzazione si sia ormai giunti alla de-logicizzazione del cristianesimo ridotto, troppo spesso, a sentimento religioso e a vaga filantropia empatico-emotiva. Così facendo il cristianesimo è confinato nel recinto intimistico del “cuore” mentre l’azione filantropica resterebbe l’unico effetto di tale sentimento legittimato “in società”. Un cristianesimo senza più logos (senza il Logos?).
Un cristianesimo ridotto a sentimento e filantropia non necessita, anzi non può proprio ammettere, il rigore dogmatico ritenuto astratto e divisivo, eredità d’un passato da superare. La fede non avrebbe più un intrinseco ed essenziale carattere veritativo tale per cui si dia una dottrina della fede e della morale. Non ci sarebbe nulla da insegnare e nessuna verità da trasmettere, solo esperienze da fare e sentimenti da provare.
Proprio a questa deriva emotivistica, prassistica e antidogmatica san Giovanni Paolo II oppose l’esigenza d’una esposizione integrale della dottrina cattolica nella forma d’un catechismo universale. Nacque così, in ideale continuità con il Catechismo romano di san Pio V, il Catechismo della Chiesa cattolica, alla cui elaborazione collaborò lo stesso don Malnati su richiesta del cardinale Tettamanzi, di monsignor Macchi e di monsignor Maggiolini.
Ribadire oggi, in tutta la sua pretesa veritativa, la dottrina cattolica così come consegnataci dalla ininterrotta Tradizione costituisce un atto allo stesso tempo semplice e intellettualmente coraggioso. Aver dedicato un volume alla presentazione sintetica del Catechismo della Chiesa cattolica è oggi scelta editoriale di controtendenza, anche nel panorama ecclesiale, e di ciò dobbiamo ringraziare don Malnati e l’editore Cantagalli.
Ciò che un tempo avrebbe potuto essere classificato quasi come ovvio e scontato oggi si dà come vera e propria resistenza culturale. Resistenza culturale che è esigenza di verità e dunque esigenza di senso per qualunque cattolico non voglia abdicare all’intelligenza e al logos (Logos?). Esigenza che è necessità per la Dottrina sociale della Chiesa essendo quest’ultima possibile solo ove si dia una verità, naturale e rivelata, custodita dalla Chiesa e capace di illuminare il vivere dell’uomo (anche nella sua dimensione familiare, sociale e politica) mostrando l’ordine morale-giuridico obbiettivo pensato da Dio per l’uomo.
Leggere oggi, nella felice sintesi di don Malnati, la sicura esposizione della Dottrina cattolica compiuta da san Giovanni Paolo II con il Catechismo della Chiesa cattolica rincuora e dà nuovo slancio all’impegno di apostolato e di militanza cattolica, allo stesso tempo lascia sbalorditi circa la distanza, a tratti abissale, tra il testo del Catechismo e quanto si va invece oggi dicendo, anche in casa cattolica, su temi delicatissimi quali matrimonio, adulterio, omosessualità, etc. Un motivo in più per leggere e tenere sempre pronto alla consultazione il volume Fede e vita del cristiano dal Catechismo della Chiesa cattolica.
Samuele Cecotti
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Ettore Malnati, Fede e vita del cristiano dal Catechismo della Chiesa cattolica, Cantagalli, pp. 226, euro 17.
Fonte: Osservatorio internazionale cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa
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