Intervista a Don Gino Oliosi

Intervista a Don Gino Oliosi

Tratto da "La fede quotidiana", di Bruno Volpe

"Inaccettabile l' atteggiamento dei vescovi italiani sulle messe senza popolo": lo dice con voce ferma Monsignor Gino Oliosi, esorcista e confessore di Verona in questa intervista che ci ha rilasciato.

Monsignor Oliosi, partiamo dal Coronavirus. Dio permette il male?

"Andiamo per gradi evitando semplificazioni. Nella conclusione l' idea è giusta, ma bisogna ragionare su di un elemento".

Quale?

"Il libero arbitrio. Dio ci ha lasciati liberi di scegliere tra bene e male, tra vita e morte. Tocca a noi rispondere sì o no. E' del tutto pacifico che se vado contro il piano di Dio, ne sconto le conseguenze, liberamente. San Tommaso di Aquino dice con chiarezza che Dio permette il male proprio per non vanificare il nostro libero arbitrio. Insomma, Dio non manda il male, ma è l'uomo che nella sua libertà se lo cerca".

Però Dio lo permette…

"Lo permette a conferma del libero arbitrio. Oggi sta accadendo proprio questo".

Pandemia è un ammonimento di Dio per correggerci?

"Il male viene da chi, con la sua negazione del bene, ha respinto Dio e la scelta del bene. Lo vediamo nella società che ci circonda. Sono ribaltati e rigettati i valori morali, domina il secolarismo, tutto o quasi è scristianizzato, il contesto è immanentista e nega la trascendenza. Ecco le conseguenze. La stessa Chiesa non è esente da responsabilità, la realtà ecclesiale vive un momento particolare".

Ovvero?

"Da tempo la Chiesa dimentica il peccato. A livello ecclesiale si parla sempre di misericordia, ma ci si dimentica della giustizia che è associata. Non possiamo divulgare un Dio lassista o buonista".

Coronavirus, opera del demonio?

"Dal 2002 sono esorcista ed ho avuto dieci casi di possessione. Satana è molto intelligente e sa quello che vuole. Una volta mi ha detto beffardo: neppure Dio mi può impedire di fare quanto mi piace. E allora, conoscendo quanto astuto il nemico sia, non escludo che ci sia il suo zampino. Dovunque c'è il male, ci sta Satana".

Lei ha detto che la realtà ecclesiale vive un momento particolare, perché?

"Prendiamo la chiusura delle chiese e la negazione delle messe col popolo . I nostri vescovi non hanno dato un buon esempio accettando le decisioni delle autorità senza colpo ferire, forse persino anticipandole. Trovo inaccettabile che i nostri vescovi non abbiano reagito, nella maggior parte. Di fatto le chiese valgono meno di supermercati e cartolerie, penso che sia un passo verso l' ateismo di Stato, frutto di materialismo diffuso".

Ma si può veder la messa in tv..

"Una sciocchezza. La messa vissuta dalla tv è come se vado al supermercato, guardo e alla fine non mangio. Il cuore della fede è il sacramento. Invece stiamo creando la mentalità, molto pericolosa, che basta pregare da casa, che si può non andare a messa o confessarsi solo davanti a Dio. Il cuore della nostra fede è il sacramento".

Una mentalità massonica?

"La massoneria tende alla gnosi e non al sacramento. Insomma sta succedendo proprio quello che piace alla massoneria".

Bruno Volpe


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