La nuova preghiera di Benedetto XVI
In MIL 17 novembre 2019
La preghiera di Benedetto
Benedictus XVI Papa emeritus
Signore Gesù Cristo,
sono passati più di 1900 anni da quando Tu, il Verbo eterno di Dio, sei entrato nel tempo e Ti sei fatto carne – Ti sei fatto uomo. Non hai dismesso la Tua natura umana come un vestito dopo averla assunta per poco tempo. No, fino alla Tua morte sulla croce Tu l'hai assunta, l'hai attraversata e l'hai sofferta e rimani, dopo essere risorto, per sempre uomo. Nella parabola, Ti sei paragonato al chicco di grano, che cade nella terra e muore, ma non rimane isolato, bensì emerge di nuovo e porta costantemente frutto. Nella Santa Eucarestia Tu sei sempre presente tra di noi, Ti affidi nelle nostre mani e nei nostri cuori affinché possa sorgere una nuova umanità. Quindi il Tuo farti uomo non è per noi un'esperienza lontana, bensì ci tocca tutti, ci chiama tutti. Aiutaci a comprenderlo sempre di più. Aiutaci a vivere e a morire nel segreto del chicco di grano e a contribuire al sorgere di una nuova umanità.
Prima di lasciare questo mondo e di tornare al Padre, per poi tornare tra di noi, Tu hai affidato a dei giovani uomini il compito di andare in tutto il mondo e di battezzare le genti nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E l'essere battezzati ci fa diventare una nuova comunità, la Tua Chiesa. Come Tu hai annunciato, questo Tuo nuovo corpo – che si estende in tutto il mondo – si contraddistingue per la Tua vicinanza, che anima il corpo stesso. Ma è anche contraddistinto dalla nostra fragilità, che si supera solo lentamente.
In questo momento della nostra storia, Ti ringraziamo per la grazia di averci chiamato a far parte della Tua Chiesa. Ti ringraziamo per le realtà belle e grandi che si rendono visibili nel mondo per mezzo di essa. Ti preghiamo anche di aiutarci ad affrontare l'oscurità che, di tempo in tempo, è sempre minacciosamente attiva al suo interno.
Commenti
Posta un commento