Domenica XXVII B

L’uomo non separi ciò che l’amore sponsale trinitario e di Cristo per la sua Chiesa ha congiunto nel sacramento del matrimonio
La liturgia di questa domenica ci offre insegnamenti importanti per la vita famigliare, per la preghiera quotidiana del Rosario in famiglia, per l’educazione alla fede e al discernimento vocazionale dei giovani in comunione con il Sinodo dei Vescovi.
Il Vangelo parla della fedeltà nel matrimonio e nell’accoglienza dei bambini e viene preparato dal racconto
della Genesi che ci dice che l’uomo e la donna formano una coppia inseparabile. La seconda lettura ci fa rivivere la fedeltà di Gesù fino alla morte.
Dalla Genesi risalta innanzitutto la dignità della donna, un essere umano nel senso pieno della parola, indispensabile all’uomo per formare una coppia feconda inseparabile, che con il matrimonio vive nell’amore trinitario e dà origine alla famiglia, nella quale l’uomo e la donna, padre e madre formano per se stessi e per i figli una cosa sola.
Nel Vangelo i farisei chiedono a Gesù, per metterlo alla prova, se è in linea con Mosè che ha permesso un atto di ripudio e di rimandarla. In realtà Mosè non ha ordinato di fare divorzio ma ha detto soltanto che quando un uomo ha deciso di fare il divorzio, deve dare alla moglie un atto di ripudio, in modo che ella possa dimostrare di non essere più sottoposta a lui.
Ma Gesù ha qui l’audacia di correggere, cosa ammissibile solo come Figlio di Dio, la legge di Mosè riproponendo l’intenzione originaria di Dio cioè manifestare l’amore sponsale del Padre  con il Figlio nello Spirito Santo nel sacramento del matrimonio: essi non sono più due, ma una sola carne come un solo Dio in tre persone. E Gesù conclude: “L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”. Lui risorto con il sacramento del matrimonio offre continuamente il suo amore sponsale di fedeltà al suo corpo che è la Chiesa. Questa la bellezza della fede per i giovani nel discernimento vocazionale verso il matrimonio.
Il Vangelo completa questa prospettiva di amore erotico cioè di attrattiva eterosessuale in amore agapico cioè di comunione definitiva con un insegnamento sull’accoglienza dei bambini, una finalità feconda essenziale perché accada il sacramento del matrimonio tra uomo-donna. E Gesù non parla solo dell’accoglienza dei bambini perché sposati, ma dell’accoglienza dei bambini in generale. Alcune persone presentano a Gesù dei bambini perché li accarezzi, e i discepoli le sgridano. Gesù si indigna con i discepoli per il loro comportamento, considerandolo completamente fuori posto: ”Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio…E prendendoli tra le braccia e imponendo loro le mani li benediceva”. Gesù abbraccia i bambini, per manifestare il suo grande affetto, e anche il suo massimo rispetto, per loro!.
Rivivo bambino il mese di ottobre con il Santo Rosaro in famiglia che Papa Francesco ha raccomandato per la Chiesa in questo momento di Sinodo. Con il Rosario ci lasciamo guidare comunitariamente da Maria, nodello di fede, nella meditazione dei misteri di Cristo, e giorno dopo giorno siamo aiutati ad assimilare il Vangelo, così che dia forma a tutta la nostra vita. Papas Francesco ha aggiunto la preghiera antica: “Sotto la tua protezione ci rifugiamo, santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta…”.
Ha raccomandato anche la preghiera a san Michele arcangelo, per difendere la Chiesa da chi la vuole distruggere: “San Miche Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio. Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu, Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell’inferno Satana e gli spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen!”. Il Sinodo costituisce sempre un’intensa esperienza ecclesiale con un tema così attuale: per i giovani, la Fede e il Discernimento vocazionale. La Madre della Chiesa ci aiuti


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