Lo splendore della Verità in Humanae Vitae

“La battaglia decisiva fra il regno di Cristo e Satana avverrà intorno al Matrimonio e alla Famiglia” (Suor Lucia)
Lettera pastorale del reverendissimo Samuel J. Aquila, S.T.L.
Arcidiocesi di Denver
In Messa in Latino 28 giugno 2018

Sommario
Introduzione (1-7)
L’insegnamento della Chiesa è una luce nell’oscurità che porta gioia a quelli che lo vivono a pieno.

Parte 1 (8-18)
Luce e oscurità attraverso gli ultimi 50 anni
Gli ultimi 50 anni dalla pubblicazione della Humanae Vitae hanno portato con sé sviluppi sia positivi sia negativi circa la comprensione della sessualità umana e del matrimonio.

Parte 2 (19-39)
La virtù della sessualità: la dignità della persona
Dio ha permeato la nostra sessualità con verità che sono meravigliose e quando queste sono osservate esse ci permettono di servire come riflessi dell’amore stesso di Dio, conferendoci una grande dignità.

Parte 3 (40-48)
Proclamare lo splendore dell’amore di Dio
Ogni cattolico è chiamato a condividere la verità liberatrice del piano di Dio sulla sessualità, indipendentemente dalla propria condizione sociale o professione. Il mondo e le famiglie necessitano di questa testimonianza per trovare felicità duratura.

Conclusione (49-50)
Il 50° anniversario della Humanae Vitae è un’occasione per celebrare il dono dell’insegnamento del Beato Paolo VI e un’opportunità per rinnovare il nostro impegno a condividere questa verità liberatrice con un mondo che è sempre più confuso riguardo alla sessualità.

Introduzione

1. Lo splendore dell’amore risplende nel mondo dalla nascita di Cristo. Le voci dei profeti si  sono compiute e
attraverso la sua venuta nel mondo, l’amore di Dio si è incarnato e continua a illuminare le nostre vite gettando luce attraverso le nostre famiglie e nella società. Questo amore eterno è ciò che ci tiene in vita e conferisce significato alle nostre esistenze e trova la sua dimora più importante nel matrimonio e nella vita della famiglia. Questo è “L’amor che move il sole e l’altre stelle”.1

2. Il 25 luglio 2018 segnerà il 50° anniversario dalla pubblicazione dell’enciclica Humanae Vitae del Beato Papa Paolo VI nel 1968. Egli difese profeticamente l’integrità dell’amore coniugale e ci mise in guardia contro il pericolo di ridurre la sessualità a sorgente di solo piacere. L’amore coniugale riflette l’amore di Cristo, l’amore che lo portò a farsi uomo per salvarci e a dare la sua vita per la sua Chiesa. L’amore coniugale, “fin dal principio”, è per natura anche fruttuoso, portando nuova vita nel mondo affinché possiamo partecipare al dono della creazione stessa di Dio.

3. Rispondendo alla Humanae Vitae e all’insegnamento contenuto nella Teologia del Corpo di San Giovanni Paolo II, quando divenni vescovo di Fargo, North Dakota, informai le coppie  fidanzate che avrebbero dovuto completare l’intero corso di formazione di Pianificazione Familiare Naturale (PFN)2 per la loro preparazione al matrimonio e feci lo stesso nell’  Arcidiocesi di Denver. Certamente, vi furono delle resistenze: tuttavia, ricevetti una lettera da  una giovane donna che mi convinse della saggezza di richiedere l’intero corso. Mi scrisse:

“Le sto scrivendo oggi per ringraziarla e porle una domanda. Non l’ho mai incontrata. Quando mi fu detto che avremmo dovuto frequentare un corso di PFN per un periodo di 3-4 mesi in preparazione al nostro matrimonio, non fui felice. Tuttavia, al termine del corso, che includeva la Teologia del Corpo, ero piena di gioia e la domanda per lei, vescovo, è: perché non ho ricevuto questo prezioso insegnamento alla scuola superiore, in quanto mi avrebbe risparmiato grande tristezza e confusione nei miei anni universitari. Ho condiviso l’insegnamento con mia sorella minore che è alle Superiori affinché non commetta i miei stessi errori”.

Come la donna samaritana, quando questa giovane ha incontrato Gesù e le verità che  ha imparato nella sua formazione alla PFN, il suo cuore è cambiato ed è diventata una missionaria che annuncia la gioia del Vangelo.

4. Le coppie di sposi che insegnano la PFN sono un grande dono per la Chiesa, perché fanno quello che la maggior parte dei preti e vescovi non possono fare quando si tratta di verità su sessualità umana, matrimonio e PFN. Esse insegnano a partire dalla loro esperienza vissuta del sacramento del matrimonio e del loro incontro con Gesù, mettendo in pratica la coerente chiamata di papa Francesco per l’accompagnamento delle nuove coppie sposate.

5. Scrivo questa lettera pastorale a voi, miei fratelli e sorelle, per affermare la grande bellezza dell’insegnamento della Chiesa coerente attraverso i secoli sull’amore coniugale, un amore che è così disperatamente necessario oggi. Scrivo ciò per gratitudine al Padre per l’insegnamento della Humanae Vitae, il dono della Teologia del Corpo di San Giovanni Paolo II, dei preti e diaconi che preparano le coppie per il matrimonio e, in modo particolare, per le numerose coppie impegnatesi  a  insegnare  la  PFN e  la  formazione al  matrimonio, che  sono veri missionari nel

1 Dante Alighieri, La Divina Commedia, Paradiso, XXXIII.
2 NDT. I lettori italiani possono documentarsi in merito alle scuole di PFN sul sito www.ineritalia.org.

mondo, aiutando gli altri a incontrare Gesù e la verità dell’amore coniugale e dell’intimità sessuale umana.

6. Difendere questo amore nella nostra cultura richiede una forte dedizione. In effetti Suor Lucia, una delle veggenti dell’apparizione a Fatima della Madonna, raccontò che una “battaglia decisiva fra il regno di Cristo e Satana avverrà intorno al matrimonio e alla famiglia”.3 La famiglia è il fondamento della società, e quando questa viene indebolita, la società stessa è minacciata dal collasso. Pertanto, è cruciale riaffermare il nostro impegno per la verità, la virtù e la bellezza dell’insegnamento di Cristo su matrimonio e sessualità.

















































3 NDT. Suggeriamo ai lettori italiani la seguente fonte https://it.aleteia.org/2015/06/16/la-profezia-di-suor-lucia- lo-scontro-finale-tra-dio-e-satana-e-su-famiglia-e-vita/

PARTE PRIMA

Luce e oscurità negli ultimi 50 anni
7. I 50 anni da quando la Humanae Vitae fu pubblicata hanno portato con sé sia virtù sia distorsioni della verità concernente la sessualità. Nonostante queste menzogne, la Chiesa ha continuato ad illuminare il mondo con la buona notizia che l’amore umano trova il significato ultimo e lo splendore nell’amore speciale di Dio stesso per ogni essere umano.


Sviluppi Positivi
8. San Giovanni Paolo II ha accresciuto la nostra comprensione del grande dono della sessualità umana, che richiede niente di meno che il totale dono di sé. Nelle sue riflessioni sulla Teologia  del Corpo, egli ci insegna che “il corpo umano comprende fin dal principio … la capacità di esprimere amore, quell’amore in cui la persona diviene dono – e per mezzo di questo dono – porta a compimento il significato del suo essere e della sua esistenza”.4

9. Una delle falsità che è stato promossa oggigiorno è che vi sia competizione o tensione fra l’amore romantico (eros) e la carità, o amore oblativo. Tuttavia, come Papa Benedetto XVI ci ha mostrato, la sorprendente verità è che amore umano e sessualità ci insegnano dell’amore di Dio stesso.

“In un orientamento fondato nella creazione, l'eros rimanda l'uomo al matrimonio, a un legame caratterizzato da unicità e definitività; così, e solo così, si realizza la sua intima destinazione. All'immagine del Dio monoteistico corrisponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l'icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell'amore umano”.5

10. Papa Francesco ha enfatizzato l’importanza di promuovere una cultura dell’incontro all’interno della famiglia, affinché il carattere profondamente sociale del matrimonio sia  sostenuto e si diffonda alla società in generale. Le famiglie non dovrebbero vedere se stesse  come un rifugio dalla società, piuttosto dovrebbero andare oltre le proprie case in uno spirito di solidarietà con gli altri. In questo modo, esse diventano un centro nevralgico per l’integrazione delle persone nella società e un punto di contatto tra le sfere pubblica e privata. Le coppie  sposate dovrebbero avere una chiara comprensione dei loro obblighi sociali. Con ciò, il loro affetto non diminuisce ma è inondato da nuova luce.6

11. Allo stesso modo noi abbiamo visto grandi progressi con la Pianificazione Familiare Naturale, in quanto le coppie hanno accolto il meraviglioso e talvolta impegnativo piano di Dio per la loro vita matrimoniale. Sono particolarmente incoraggiato dall’ascoltare storie provenienti dai dintorni dell’arcidiocesi in merito a come ciò stia accadendo.
Uno dei nostri istruttori di PFN ha condiviso con me che stava lavorando con una donna fidanzata la quale era ostinata nel continuare ad utilizzare la pillola anticoncezionale e aveva detto che stava proseguendo il corso soltanto perché era parte della formazione matrimoniale. L’istruttore mi ha raccontato cosa accadde dopo:

4 S. Giovanni Paolo II, Catechesi del mercoledì, 16 gennaio 1980.
5 Papa Benedetto XVI, Deus caritas est, 11.
6 Papa Francesco, Amoris laetitia, 181 e §182-184.

“Ci incontravamo ogni due settimane e la donna annotava accuratamente le sue osservazioni, ma non c’era nulla sulla sua cartella. Questo la infastidiva. Mi chiese: “È normale non vedere nulla?”, io risposi “No, non è normale. È la pillola anticoncezionale che sopprime i segnali – sopprime la tua fertilità, al punto che non c’è molto da vedere”. Essi volevano sapere come fosse la loro fertilità. Lei voleva sapere se fosse in salute e potesse avere figli. Questo non li aveva turbati prima che avessero iniziato la cartella. Dopo qualche incontro, vennero all’incontro e  dichiararono “Abbiamo deciso di interrompere l’uso della pillola anticoncezionale e di usare la PFN quando saremo sposati.”7

In simili modi i cattolici hanno dato testimonianza della benedizione che viene dal piano di Dio per il matrimonio, perfino quando questo piano viene oscurato e indebolito nelle nostre leggi.

Sviluppi Negativi
12. Mentre la Chiesa ha lottato per affermare il suo insegnamento e testimoniare il progetto di Dio per il dono della sessualità, gli ultimi 50 anni di diffuso uso contraccettivo hanno anche portato degli sviluppi disturbanti, molti dei quali erano stati profeticamente annunciati dal Beato Paolo VI nella Humanae Vitae. Dapprima, egli avvertì che la contraccezione avrebbe aperto una “via larga e facile alla infedeltà coniugale ed all’abbassamento generale della moralità”. In particolare, egli ammonì che la contraccezione avrebbe portato a “perdere il rispetto della donna e, senza più curarsi del suo equilibrio fisico e psicologico, arrivi a considerarla come semplice strumento di godimento egoistico e non più come la sua compagna, rispettata e amata”. Infine, egli avvisò che i contraccettivi avrebbero permesso ai governi di intervenire nel “settore più personale e più riservato della intimità coniugale” e perfino di “imporre il loro utilizzo su tutti”.8

Purtroppo, le profezie di Beato Paolo VI si sono tutte avverate. Sebbene gli avvocati della contraccezione predicarono che i tassi dei divorzi e degli aborti sarebbero diminuiti con il suo utilizzo, essi sono invece aumentati a dismisura. Le donne hanno anche sofferto molto per l’oggettificazione, che si trova nelle pubblicità e nei film, ma che assume anche forme più  estreme come pornografia e traffico sessuale. La previsione del Santo Padre che i governi avrebbero imposto la contraccezione alle persone è recentemente divenuta realtà con il mandato pro-contraccezione del Department of Health and Human Services dell’amministrazione Obama, ma è anche comparsa nei programmi di governo americani ed europei che forniscono contraccettivi nei Paesi in fase di sviluppo.

Mentre nel 1968 l’accoglienza della Humanae Vitae fu contrastata, il compimento della saggezza profetica del Beato Paolo VI è innegabile e conferma la verità dell’insegnamento profetico contenuto nella Humanae Vitae. Pertanto, quelle comunità di fede che hanno seguito la direzione del mondo nel suo insegnamento sulla sessualità umana non hanno riempito le loro chiese, ma le hanno svuotate. Come Gesù ha chiarito nel Vangelo, noi non possiamo dare frutto se non in Lui e nei suoi insegnamenti che portano Vita.

13. Abbiamo anche visto sorgere sfide nuove ed uniche, quali il Beato Paolo VI non avrebbe nemmeno potuto sognare. Rigettare la vera natura dell’atto sessuale non ha portato ad un aumento di felicità e realizzazione, ma a una distorsione del rapporto fra uomini e donne. Questi effetti della rivoluzione sessuale hanno devastato la nostra cultura: un ampio numero di aborti, un elevato aumento di malattie veneree, tassi di divorzio che si avvicinano al 50%, nascite che cadono al di sotto della soglia di ricambio e una diminuzione nelle persone che decidono di sposarsi.

Il diffuso uso della pornografia inoltre ha trivializzato l’amore e ha reso il sesso “scadente”, in quanto non richiede più un forte e duraturo impegno verso l’altro. Con il dominio della pornografia adesso assistiamo anche al declino del desiderio sessuale rettamente ordinato, con una perdita della libido e perfino una spinta verso rapporti sessuali con robot, come riportato dai media.

14. La tecnologia ora domina la sessualità e ha anche danneggiato il pianeta. Per esempio, il predominante uso della pillola, l’uso di sostanze chimiche a disturbo endocrino presenti nella plastica e altri prodotti hanno inondato le nostre forniture d’acqua con estrogeni sintetici e sostanze  chimiche  a  disturbo  endocrino,  causando  un  aumento  nell’infertilità,  un  maggiore

rischio di cancro e cambi ormonali per i nostri figli.9 È divenuto comune per i figli essere concepiti al di fuori del matrimonio, violando il loro diritto ad essere concepiti all’interno di un atto di amore fra il loro padre e la loro madre naturali.

15. La più grande tragedia affrontata oggi dalla famiglia potrebbe essere la riluttanza di molti a entrare nell’amore coniugale e sperimentare le gioie della vita di famiglia. Il nostro  stesso concetto di matrimonio è cambiato, rimodellato da una visione mondiale individualista che è focalizzata sulla realizzazione personale. Fino a poco tempo fa, il matrimonio è stato inteso dalla nostra società come un dono completo di sé, fra un uomo e una donna, che implicasse l’unione con un voto di promessa verso un’altra persona per tutta la vita e includesse fedeltà e il dono dei figli. Utilizziamo ancora la formula “nella buona e nella cattiva sorte” sebbene essa sia stata svuotata di significato. Adesso, il matrimonio è divenuto un mezzo di realizzazione personale che dura solo se soddisfa entrambe le parti. Il sesso stesso è cambiato da dono e fonte di vita nella famiglia a mezzo di piacere personale e autocompiacimento.

16. Una volta che il sesso e il matrimonio sono stati definiti e trivializzati in questo modo, è possibile cambiare la definizione e costituzione del matrimonio o di qualunque cosa relativa alla sessualità, come è stato visto nel nostro Paese e in tutto il mondo. Nella smodata ricerca della realizzazione personale, si pensa poco o  nulla alle conseguenze a breve o lungo termine di  questo esperimento sociale radicale.

17. Papa Francesco ha anche fatto notare la profonda importanza della comprensione e accettazione della nostra mascolinità o femminilità:

“Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati  è essenziale per una vera ecologia umana. Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro diverso da sé.  In tal modo è possibile accettare con gioia il dono specifico dell’altro o dell’altra, opera di Dio creatore, e arricchirsi reciprocamente. Pertanto, non è sano un atteggiamento che pretenda di
«cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa»”.10

In altre parole, il corpo e la natura dell’amore umano riflettono la verità e la virtù che Dio ha posto nella sua creazione. Accettare il piano di Dio, inciso nella nostra identità più profonda, ci apre a un sentiero di vera felicità e compimento.

18. In mezzo a questi traguardi e sfide, lo splendore dell’insegnamento di Cristo risplende tuttora nel mondo. I cristiani devono restare saldi e dare gioiosa testimonianza di fronte a queste nuove prove, sapendo che solo l’amore e la verità di Cristo possono rispondere adeguatamente alle bugie e alla frammentazione della nostra cultura.













9 Studio del Dr. David Norris, 2006
10 Papa Francesco, Laudato sii, 155.

PARTE SECONDA

La virtù della sessualità: la dignità della persona

19. Quando Dio raggiunse il pinnacolo della sua creazione, egli scelse di formarci a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina. Leggiamo nella Scrittura che quando egli ebbe finito “Dio guardò a quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”.11 Dalla Scrittura Sappiamo anche che Dio è amore e che la nostra dignità deriva dall’essere fatti a sua immagine e somiglianza. Il Concilio Vaticano II sottolineò questa realtà indicando che l’uomo è “l’unica creatura sulla Terra che Dio ha voluto per se stesso”.12

20. Questa verità circa la nostra dignità si applica anche alla nostra sessualità. Papa Benedetto XVI ha insegnato che “la vocazione all’amore è ciò che fa dell’uomo l’autentica immagine di  Dio: egli diventa simile a Dio nella misura in cui diventa qualcuno che ama”.13 E come sant’Agostino ha osservato, un amore fedele all’interno del matrimonio ci consente di dare noi stessi “interamente a ciò che si ama” e ci incita a un “amore che si mantiene intero e incorrotto per Dio”.14

21. Dio, fonte di tutta la vita e di tutto l’amore, ha progettato fin dal principio che l’amore fra uomo e donna debba essere su immagine del suo stesso amore e generare nuova vita nel  contesto della famiglia. La benedizione dei figli è stata data all’uomo e alla donna prima della caduta dallo stato di Grazia e non è andata persa a causa del loro peccato. Non solo l’amore umano ci indirizza verso quello eterno, ma nella famiglia la gioia dell’eternità si intravede sulla Terra. La famiglia è il luogo in cui sperimentiamo per la prima volta il dono della vita e idealmente è un’affermazione della dignità data da Dio. È il luogo in cui impariamo che siamo amati per chi siamo e non solo per quello che abbiamo o facciamo. Dai genitori e dagli altri  adulti i figli imparano la dignità dei nascituri, dei disabili, degli anziani e dei bisognosi. Papa Benedetto XVI ha spiegato acutamente: “È nella famiglia che l’uomo scopre la sua relazionalità, non come individuo autonomo che si autorealizza, ma come figlio, sposo, genitore, la cui identità si fonda nell’essere chiamato all’amore, a riceversi da altri e a donarsi ad altri”.15 Pertanto, dai nostri genitori impariamo il significato del nostro corpo e la chiamata a dare noi stessi, cioè “il significato coniugale del corpo.” Papa Francesco inoltre ha indicato frequentemente che l’educazione dei figli si estende anche ai nonni. “Gli anziani” ha detto “sono coloro che tramandano la storia, che tramandano gli insegnamenti, che tramandano la fede e ce la donano come eredità. Sono come un buon vino invecchiato e hanno una grande forza interiore per darci una nobile eredità”.16

22. La Humanae Vitae e gli insegnamenti di San Giovanni Paolo II sulla Teologia del Corpo comunicano queste verità in un modo audace e pastoralmente consapevole delle sfide che gli uomini e le donne affrontano nel mondo moderno. In questi insegnamenti di vitale importanza,  si trova l’antidoto alle diffuse false idee circa la libertà e il fine della sessualità per le quali in tanti soffrono fino ad oggi.



11 Genesi 1,31.
12 Concilio Vaticano Secondo, Gaudium et spes, 24.
13 Papa Benedetto XVI, Discorso alla Diocesi di Roma, 6 giugno 2005.
14 S. Agostino, De moribus Ecclesiae, cap. 15, 25. Cfr. S. Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 33.
15 Papa Benedetto XVI, Discorso all’Istituto Pontificio ‘Giovanni Paolo II’, 13 maggio 2011.
16 Papa Francesco, Omelia Messa quotidiana in Casa Santa Marta, 19 Novembre 2013.

La verità sulla sessualità: cosa Dio ha unito insieme
23. Quando San Giovanni Paolo II era un giovane prete, sentì una chiamata interiore “a preparare giovani persone al matrimonio” perché “è necessario insegnare loro l’amore. L’amore non è qualcosa che si impara eppure non c’è nulla di più importante da imparare!”17 Queste parole di San Giovanni Paolo II ci aiutano a capire un punto essenziale della Humanae Vitae. L’amore è qualcosa che deve essere insegnato e che comprende verità che Dio ha intrecciato nell’amore e nella sessualità.

24. Noi tutti sperimentiamo che i nostri amori non sono uguali: molti di essi sono salutari e conducono a buone mete, ma altri sono falsi – tentazioni che ci feriscono se le seguiamo. L’amore autentico, d’altro canto, non è oppressivo ma riflette l’amore stesso di Dio e porta libertà e crescita.

25. Nella Humanae Vitae il Beato Paolo VI ci insegna la verità sull’amore coniugale, elencando le sue quattro qualità essenziali: deve essere pienamente umano, totale, fedele e fruttuoso. Questo amore è “soprattutto pienamente umano, una commistione di sentimento e spirito” che è più di “un istinto o di una pulsione emotiva”,18 è un atto di libero volere che sopravvive alle gioie e ai dolori della vita quotidiana. In secondo luogo, l’amore coniugale è totale. Il Beato Paolo VI descrive questo aspetto dell’amore coniugale come “quella forma speciale di amicizia personale  in cui marito e moglie condividono generosamente ogni cosa.” In altre parole, il loro amore non pone nessuna condizione all’altro. In terzo luogo, l’amore coniugale è fedele ed esclusivo fino  alla morte, riflettendo la fedeltà di Dio. Infine, l’amore coniugale è fruttuoso e aperto alla vita, con il risultato che i figli sono considerati il più grande dono del matrimonio, piuttosto che un fardello o una minaccia alla felicità di qualcuno. Per quelle coppie che non possono avere figli, il loro amore può essere fruttuoso quando si impegnano a servire la comunità e quelli intorno ad essi.

Queste quattro proprietà dell’amore coniugale ci aiutano a capire “ciò che Dio ha congiunto”.19 Attraverso il matrimonio i coniugi sono uniti nella loro carne, ma anche nei loro affetti e nel loro spirito (pienamente umano), in tutte le dimensioni della loro vita (totale), nel loro passato e nel loro futuro (fedele ed esclusivo) e nella possibilità di ricevere il dono di una nuova vita (fruttuoso). L’amore coniugale genuino ha queste quattro caratteristiche.


















17 San Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della speranza, cap. 19.
18 Beato Paolo VI, Humanae vitae, 19.
19 Matteo 19,6.

La connessione inseparabile
26. La spiegazione di queste quattro proprietà dell’amore ci prepara a capire il cuore dell’insegnamento del Beato Paolo VI nella Humanae Vitae: la connessione inseparabile fra gli aspetti unitivo e procreativo del sesso.20 Poiché Dio ha ideato il sesso in modo da avere sia un aspetto unitivo sia procreativo, l’uomo non può separarli senza causare un danno reale. Anche il sesso è una parte di ciò che “Dio ha unito insieme.” È una benedizione! Come le ali di un’aquila, questi due significati possono sopravvivere solo insieme. Se proviamo a separarli li perdiamo entrambi.

27. Che la contraccezione attacchi l’aspetto procreativo del sesso è immediatamente evidente dal suo progetto. Quello che è meno evidente, invece, è come danneggi la dimensione unitiva del sesso. San Giovanni Paolo II osservò che i nostri corpi sono stati progettati da Dio in modo da poter parlare un linguaggio. Nell’unione di un’unica carne fra marito e moglie, quel linguaggio comunica il dono totale di sé, includendo la fertilità senza limiti o restrizioni. Ma la contraccezione introduce una falsità nel linguaggio del corpo. Mentre i coniugi indicano con i loro corpi che si donano completamente, il sesso con contraccettivi rifiuta la fertilità e la possibilità di diventare potenzialmente un genitore.21 Il Beato Paolo VI non rigettò la contraccezione perché è artificiale ma perché danneggia l’atto coniugale degli sposi, che giace al cuore della loro intimità ed è il santuario della vita. Questo rende l’atto di contraccezione “ripugnante alla natura dell’uomo e della donna”22 e contrario al piano di Dio, come sostiene la Humanae Vitae.

28. L’insegnamento di Beato Paolo VI ci aiuta anche a capire il legame fra contraccezione e fertilizzazione in vitro, cioè fra sesso senza figli e produrre figli senza sesso. Mentre la contraccezione implica la rimozione della dimensione creativa, la fertilizzazione in vitro elimina la dimensione unitiva dell’intimità sessuale. Invece di concepire un bambino in un atto di amore, la coppia produce un bambino in un laboratorio, cosa che viola la dignità intrinseca del bambino.






















20 Beato Paolo VI, Humanae vitae, 12.
21 La contraccezione comporta “non soltanto il positivo rifiuto all'apertura alla vita, ma anche una falsificazione dell'interiore verità dell'amore coniugale, chiamato a donarsi in totalità personale”. San Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 32.
22 Beato Paolo VI, Humanae vitae, 13.

Insegnamenti recenti dei Pontefici
29. Cinquant’anni dopo la Humanae Vitae, il Magistero della Chiesa ha ulteriormente sviluppato le sue intuizioni in un’autentica teologia del corpo e dell’amore. I papi recenti ci aiutano a comprendere meglio perché il Beato Paolo VI avesse ragione.

30. San Giovanni Paolo II ha mostrato che dove è implicato l’amore coniugale, è in gioco l’uomo in se stesso. Nella sua Teologia del Corpo, egli ha offerto le fondamenta etiche e antropologiche all’insegnamento della Humanae Vitae. Egli ha presentato per la prima volta una visione organica del corpo umano inteso come sacramento della persona: i nostri corpi sono il segno visibile dell’invisibile realtà della nostra dignità.

31. Papa Benedetto XVI ha offerto una “teologia dell’amore”, che rielabora le verità trovate nella Humanae Vitae. Nella sua prima enciclica, egli ha discusso le accuse di Nietzsche, il quale aveva detto che i cristiani avrebbero avvelenato l’eros e inacidito la cosa più meravigliosa della vita. Benedetto XVI ha risposto a tale asserzione evidenziando la gioia che deriva dalle coppie sposate fedeli che sono aperte alla vita, riflettendo la Trinità. “Se vedi amore, vedi la Trinità”, ha scritto il Santo Padre.23 In questo modo, egli aggiunse “Il modo di amare di Dio diviene la misura dell’amore umano”.24

32. Nella sua recente esortazione Amoris Laetitia, papa Francesco ha sottolineato che gli sposi possono crescere nella carità coniugale – la più piena espressione del loro amore – nutrendo e approfondendo la spiritualità delle loro promesse matrimoniali. Così facendo, le coppie promuovono la loro amicizia con Dio e con l’altro.25 In questo modo, quelli che sperimentano difficoltà possono anche rivolgersi alla spiritualità per ottenere la forza necessaria per rimanere fedeli.26

33. Noi possiamo pensare che la verità dell’amore sia troppo ardua o astratta, ma noi siamo stati creati per la verità! Edith Stein, che è stata riconosciuta santa nel 1998, è un grande esempio di questa realtà. Edith era un’ebrea agnostica che aveva avuto a lungo una brama per la verità. Nell’estate del 1921, ella trascorse qualche settimana visitando degli amici e un giorno scelse l’Autobiografia di Santa Teresa d’Avila dalla loro libreria. Non riuscì a staccarsi dal libro e lo lesse pagina per pagina in una notte. Quando ebbe finito di leggere disse fra sé: “Questa è la verità.” Incontrò Gesù, che è verità e Lui la rese libera.27 Qualche mese dopo, l’1 gennaio 1922, si fece battezzare come cattolica. Edith Stein riconobbe la verità per la quale era stata fatta in quelle pagine e, nonostante le difficoltà, decise di seguirla.

34. La storia dell’incontro di Kimberly e Scott Hahn con la Humanae Vitae dimostra ulteriormente l’attrattiva della verità sulla sessualità. Kimberly non era cattolica quando lesse per la prima volta la Humanae Vitae, ma stava seguendo un corso sull’etica cristiana a un seminario protestante evangelico. Ella dovette scegliere come compito un argomento di attualità per una ricerca e farne una presentazione in un piccolo gruppo. In quel periodo stava facendo utilizzo di metodi contraccettivi con suo marito. Fu stupita di apprendere che i cattolici si oppongono alla contraccezione (nessun amico cattolico le aveva mai menzionato ciò) e scelse l’argomento “La contraccezione secondo il Cattolicesimo”. Sebbene non fosse cattolica, la Humanae Vitae le parlò


23 Papa Benedetto XVI, Deus caritas est, 19; cfr. S. Agostino, De Trinitate, VIII, 8, 12. 14.
24 Ibi, 11.
25 Papa Francesco, Amoris laetitia, Cf. §69, 73, 89 e 120.
26 Ibi, §211, 315.
27 Giovanni 8,32.

al cuore “catturando una splendida visione di come il nostro matrimonio potesse riflettere  meglio la verità e l’amore. Nei pochi anni dalla sua pubblicazione, la natura profetica di questo documento si è già potuta scorgere.” Seppe che questa era la verità sull’amore. Dopo molte discussioni, preghiere e consultazioni con amici fidati, Scott e Kimberly finirono per credere che la Chiesa avesse ragione riguardo alla sessualità e alla contraccezione. Come essi dissero, finirono per credere che “il progetto di Dio per l’amore coniugale ha nel suo cuore un  abbraccio coniugale libero da strumenti o piani egoistici.” Il loro atto di amore di dono di sé era destinato a essere “nient’altro che un’imitazione del dono totale di Dio”.28


















































28 Kimberly Hahn, Life-giving Love: Embracing God’s Beautiful Design for Marriage, cf. pp. 17-18, Servant Publications, Ann Arbor, Ml, 2001.

La bellezza della sessualità
35. San Giovanni Paolo II, che ha inventato la Giornata Mondiale della Gioventù, credeva che “i giovani sono sempre alla ricerca della bellezza nell’amore. Vogliono che il loro amore sia meraviglioso.” Egli osservò poi che anche se i giovani “cedono alla debolezza, seguendo modelli di comportamento che possono a buon diritto essere considerati uno ‘scandalo nel mondo contemporaneo’ … nelle profondità dei loro cuori desiderano comunque un amore bello e puro”.29

36. Partecipare all’amore creativo di Dio portando alla luce il dono della vita nuova è una delle più grandi gioie della vita e una “missione estremamente importante”.30 Questo è perché il dono della vita nuova non serve solo il bene naturale della procreazione ma include anche il bene “soprannaturale ed eterno” di portare nuove anime immortali nel mondo.31 Questa missione scorre dalla vera natura dell’amore coniugale che al suo cuore è una comunione di persone condivisa fra marito e moglie e il sentiero attraverso cui sono chiamati a crescere in santità. Attraverso il dono sincero di sé, gli sposi scoprono la loro autentica identità come figli di Dio Padre e il loro amore irraggia la bellezza e lo splendore della verità.

37. Un esempio della bellezza della sessualità, quando vissuta secondo la verità, può essere trovato nella storia di un uomo italiano di mezz’età che notò una donna attraente e piena di fede a una cena, dopo la Prima Messa di un amico comune nel tardo 1954. Gianna era un dottore pediatra che aveva completato la sua formazione nei difficili giorni della Seconda Guerra Mondiale. Pietro era un ingegnere che rapidamente aveva salito i ranghi di una compagnia manifatturiera. Poco dopo l’incontro, i due si fidanzarono e cinque mesi dopo erano sposati. Gianna e Pietro affrontavano le stesse fatiche di molte coppie oggi: trovare un sano equilibrio nella vita lavorativa, crescere figli, curare la loro relazione e permetter alla loro fede di guidare le loro vite. Gianna Beretta Molla, che fu riconosciuta santa dalla Chiesa nel 2004, è forse meglio conosciuta per aver sacrificato la propria vita piuttosto che abortire suo figlio. Ma visse eroicamente una vita virtuosa in molti altri modi. Santa Gianna offrì questa meravigliosa intuizione, parlando della verità dell’alta chiamata del matrimonio a un ritiro che aveva organizzato per delle giovani donne. “Essere chiamate alla vita di famiglia non vuol dire fidanzarsi a 14 anni. Questo sarebbe solo un cattivo segno. Dovete iniziare ora a prepararvi a crescere una famiglia. Una non può entrare in questo sentiero senza sapere come amare. Amare significa avere desiderio di rendersi più perfetti, di aiutare le persone amate a diventare migliori, di superare ogni egoismo, di donare se stessi”.32

Seguire il piano di Dio per le nostre vite conduce alla felicità e, come notò Santa Gianna, ciò include anche delle sfide. L’amore coniugale esprime l’amore di Dio manifestatosi sia nella creazione sia nel dono della sua stessa vita sulla croce da parte di Gesù. Il Beato Paolo VI descrive come l’amore coniugale “È poi amore totale, vale a dire una forma tutta speciale di amicizia personale, in cui gli sposi generosamente condividono ogni cosa, senza indebite riserve o calcoli egoistici. Chi ama davvero il proprio consorte, non lo ama soltanto per quanto riceve da lui, ma per se stesso, lieto di poterlo arricchire del dono di sé”.33 La bellezza di questo dono completo diventa fonte di grazia per la coppia e una testimonianza dell’amore di Dio per gli altri.



29 San Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della speranza, p. 123, Alfred A. Knopf, Inc. New York, 2005.
30 Beato Paolo VI, Humanae vitae, 1.
31 Ibi., 7.
32 The Journey of Our Love: The Letters of st. Gianna Beretta and Pietro Molla, p 34, Pauline Book & Media, Boston, 2014.
33 Beato Paolo VI, Humanae vitae, 9.

38. Una delle occasioni in cui le coppie sposate potrebbero essere chiamate al sacrificio include il bisogno di spazio o il ritardo dell’arrivo di un altro bambino per serie ragioni. A tale fine Dio ha ideato i nostri corpi affinché ci siano periodi naturali di infertilità, in cui le coppie che cercano di evitare la gravidanza possono legittimamente fare ciò. La PFN, che al momento è più scientificamente avanzata del vecchio metodo del ritmo,34 consente alle coppie di comprendere accuratamente la loro fertilità, mantenere un’apertura alla vita e crescere nella forma di auto- controllo che è necessaria per un matrimonio felice.

La differenza radicale fra la PFN e la contraccezione è chiarificata dal fatto che la PFN richiede un cambiamento nello stile di vita sessuale e apre le linee alla comunicazione di coppia, mantenendo perciò la bellezza e l’integrità dell’amore coniugale. Rispetta la dignità di ogni coniuge, rendendoli entrambi responsabili per l’atto sessuale e li aiuta a impedire di trattarsi l’un l’altro come oggetti. Tale cambiamento è un atto di amore sacrificale. Invece di usare la pillola o altri metodi contraccettivi, i coniugi scelgono di compiere questo sacrificio e crescere nelle virtù di carità e castità. Solo in questo modo, attraverso il sincero dono di se stessi, il loro amore può crescere in bellezza.

Nell’ultimo paio d’anni, ho incontrato una coppia che conviveva e aveva concepito un bambino ma voleva anche sposarsi in Chiesa. La loro situazione era ulteriormente complicata dal fatto che l’uomo fosse stato precedentemente sposato e aveva avuto figli da quei matrimoni. La donna voleva regolarizzare la loro situazione con la Chiesa. Egli iniziò il processo di annullamento, il bambino nacque ed essi andarono alle lezioni di preparazione matrimoniale e PFN. La coppia fu così convinta di quello che avevano imparato nelle lezioni di PFN che decisero di vivere come fratello e sorella per diversi mesi fino a quando officiai felicemente il loro sacramento matrimoniale. Il loro amore fu profondamente approfondito dall’incontro con Gesù e il suo piano sulla sessualità e sulla famiglia. Non solo essi furono trasformati ma anche la loro famiglia  e i loro amici conobbero la loro esperienza.

39. Siamo tutti consapevoli dei molti ostacoli alla bellezza dell’amore coniugale affrontati dalle coppie e famiglie cattoliche d’oggi. La nostra comunità cattolica gioca un ruolo importante nell’accompagnare le famiglie, supportandole nelle gioie e nelle sfide della vita di famiglia. Le famiglie dovrebbero sostenersi a vicenda nella vita cristiana e condividere le loro intuizioni su come crescere i figli nella fede. Nella sezione successiva vedremo come noi tutti abbiamo un ruolo nel diffondere e articolare la buona notizia dell’amore di Dio.




















34 NDT. Per esempio il rudimentale metodo Ogino-Knaus, ora ampiamente superato dagli studi di settore.

PARTE TERZA

Proclamare lo splendore dell’amore di Dio
40. Il Beato Paolo VI ci ha anche insegnato nella sua esortazione Evangelii Nuntiandi che la missione della Chiesa è essenzialmente quella della evangelizzazione, la condivisione della Buona Novella della nostra salvezza. Questa buona notizia comprende la verità sull’amore umano e la sessualità. Molti nella nostra cultura considerano negativamente l’insegnamento della Chiesa, un fardello e una fonte di repressione, ma noi dobbiamo comunicarlo come parte della Buona Notizia che aiuterà le persone a evitare i molti pesi e ferite che derivano dalle nostre famiglie spezzate e dalla sessualità. Nel Vangelo Gesù ci insegna “Queste cose vi ho detto, affinché la mia gioia dimori in voi, e la vostra gioia sia resa completa”.35  Gesù desidera la nostra felicità.

Ogni cattolico ha la missione di vivere e condividere la buona notizia del progetto di Dio sulla sessualità umana. Questo richiede coraggio per opporsi ai venti culturali prevalenti, ma Gesù non ci chiama a nulla di meno di questo. Solo vivere nella verità ci darà vera libertà, vero amore e vera felicità.

Noi evangelizziamo innanzitutto testimoniando ciò che Dio ha fatto nelle nostre vite e vivendo a pieno l’insegnamento di Cristo nella nostra famiglia e nel nostro lavoro. Dobbiamo anche condividere nella carità la verità del piano di Dio per noi, quando appropriato. Dobbiamo anche essere pronti a spiegare l’importanza dell’insegnamento della Chiesa quando sentiamo obiezioni e domande. I cristiani sono anche chiamati a opporsi contro l’ideologia del gender che si sta diffondendo nel nostro Paese. Indicare alle persone l’insegnamento di Gesù non è polemica, ma un atto di amore, per aiutarle a trovare la vera felicità. I cattolici hanno molti modi per condividere la Buona notizia nella vita di famiglia e sui posti di lavoro.

41. Genitori e coppie sposate, voi siete gli educatori primari dei vostri figli e un esempio per i figli di altre famiglie. Avete la responsabilità di aiutarli a maturare una comprensione della sessualità e della vita di famiglia. Un grande strumento da cui partire è leggere alcune delle popolari lezioni sulla Teologia del Corpo di San Giovanni Paolo II, che sono elencate nella sezione conclusiva di questa lettera. Queste aiuteranno a spiegare il piano di Dio sulla sessualità e sul matrimonio ai vostri figli. Vi incoraggio a prestare particolare attenzione ad aiutare i vostri  figli a capire ed evitare i pericoli della dipendenza dalla pornografia e del sesso casuale. Purtroppo, e tristemente, i nostri figli sono esposti fin da una giovane età a molte confuse distorsioni della sessualità umana. Dei genitori hanno condiviso con me come i loro bambini di quattro anni tornino a casa dalla scuola pubblica dove gli insegnanti hanno detto loro che possono essere di qualunque genere essi vogliano e che le persone dello stesso sesso possono sposarsi. L’innocenza è danneggiata e la confusione è instillata da tali insegnamenti. Conversare fin da presto senza distruggere la loro innocenza sarà importante affinché i figli sappiano come rispondere quando situazioni pericolose si presentano loro. Dovrete anche affrontare il bisogno di guarire e perdonare quando si commettono errori e peccati. Genitori, la vostra relazione insegna ai vostri figli l’amore di Dio e li forma nella loro comprensione della famiglia cristiana. Da voi i vostri figli impareranno la realtà del matrimonio come dono completo d’amore per l’altro. Sarete voi che loro guarderanno per capire cosa significa amore pienamente umano, totale, fedele e fruttuoso.

42. Preti e diaconi, attraverso la vostra ordinazione avete ricevuto il ministero dell’insegnamento e della predicazione. Voi officiate i matrimoni e aiutate le coppie a comprendere il Sacramento  del Matrimonio. Vi chiedo di trattare l’anniversario della Humanae Vitae nelle vostre parrocchie. Non siate preoccupati di proclamare la verità del piano di Dio sull’amore umano con mite chiarezza e carità. È un messaggio che libererà il vostro gregge, che ora ha bisogno della verità più che mai. Siete chiamati non solo a predicare il piano di Dio, ma anche ad accompagnare il vostro popolo attraverso le difficoltà di vivere secondo questo piano. Invitate i vostri parrocchiani a sperimentare la guarigione e la forza che viene dal Sacramento della Confessione. Preti, vi ricordo di essere sempre amabili e misericordiosi nella Confessione, seguendo l’esempio di Gesù e del padre nella parabola del figliol prodigo.

Grazie fratelli miei, per il vostro impegno a lavorare con le coppie fidanzate aiutandole a capire e a prepararsi a partecipare al Sacramento del Matrimonio. Vi chiedo anche di sostenere le coppie sposatesi recentemente e quelle che stanno affrontando momenti difficili nei loro matrimoni. Questi momenti possono essere un’ opportunità per la Grazia di Dio per trovare il suo posto legittimo all’interno di molti matrimoni e famiglie. Affidatevi al potere di Gesù Cristo e a ciò che egli realizza in quelli che lo accolgono. Accompagnate i fedeli con misericordia e tenerezza, in quanto ciò cambia i cuori che incontrano Gesù.

43. Medici e infermieri, non siate timorosi nell’accettare la vostra fede nel contesto della vostra vita professionale. Cristo sarà con voi, specialmente quando resterete saldi di fronte all’opposizione dei colleghi o dei datori di lavoro per dare testimonianza alla verità. Sebbene vi  sia pressione su di voi affinché vi conformiate alla cultura della morte che influenza la professione medica, è possibile servire il prossimo in conformità con la vostra fede, praticando allo stesso tempo la buona medicina. Svolgete una missione di guarigione che sostenga l’integrità e la dignità del matrimonio quando offrite cure mediche che siano in accordo con la verità della verità della vita umana e dell’amore.

Potete guardare all’esempio dato dal Servo di Dio Dr. Jérôme Lejeune, un pediatra francese che scoprì l’anormalità cromosomica che causa la siNDTome di Down. Lejeune si impegnò contro l’uso della sua scoperta per promuovere l’aborto e lavorò con San Giovanni Paolo II per fondare l’Accademia Pontificia per la Vita. Nel nostro Paese il Dr. Thomas Hilgers aiutò a trasformare il trattamento di problemi di salute delle donne quali l’infertilità con l’uso della tecnologia NaPro36  e la sua fondazione dell’Istituto Papa Paolo VI. La Pianificazione Familiare Naturale ha anche vissuto progressi mentre la comprensione della fertilità di uomini e donne è aumentata e gli sviluppi tecnologici sono migliorati nella loro utilizzabilità e disponibilità. Nella nostra arcidiocesi siamo stati benedetti dalla recente aggiunta degli istituti Bella Natural Women’s Care e Marisol  Health.

44. Avvocati e politici, voi avete un ruolo importante nella nostra società, lavorando per il bene comune e proteggendo i diritti di tutti. Vi ringrazio per la vostra lotta per la famiglia, per i diritti di obiezione di coscienza e per la libertà religiosa. Avete l’esempio di San Tommaso Moro, sia avvocato che politico, che mise il servizio di Cristo dinanzi al suo servizio del re. Vi incoraggio a seguire il suo esempio, combattendo per ciò che è vero, giusto e onesto, rifiutando di cedere a pressioni esterne o a coercizione. Avete un ruolo cruciale nell’assicurare che la famiglia continui a servire come fondamento della nostra società.

45. Comunicatori, artisti, giornalisti e tutti voi che lavorate nei media, vi incoraggio a impiegare i vostri talenti creativi e le vostre piattaforme per comunicare la bellezza della visione di Dio


36 NDT. Consigliamo ai lettori italiani di consultare www.napro.it.

sull’amore coniugale. I media di qualunque genere continuano ad aumentare la loro influenza sulla formazione della nostra cultura e voi avete la capacità di portare la verità liberatrice sul sesso e sul matrimonio alle persone che ne hanno un disperato bisogno.

46. Insegnanti, catechisti e giovani leader, voi aiutate i genitori a promuovere la crescita intellettuale e spirituale dei loro figli. In particolare, i genitori avranno bisogno di aiuto nel far conoscere e rinforzare la visione di Dio sulla persona umana e sul matrimonio. Vi chiedo di prendere confidenza con la Teologia del Corpo di San Giovanni Paolo II, i suoi termini-base e concetti e le risorse educative disponibili per bambini e adolescenti che si trovano nella sezione risorse di questa lettera. Chiedo agli educatori di riflettere anche su come questi concetti possano essere ulteriormente incorporati nelle nostre scuole cattoliche, programmi educativi religiosi e gruppi di gioventù. Le scuole cattoliche, i programmi educativi religiosi e i gruppi di gioventù servono come santuario per i nostri figli e come strumento di luce per guidarli a crescere nella maturità della loro fede.37

47. Istruttori di Pianificazione Familiare Naturale, grazie per l’importante lavoro che svolgete per sostenere le coppie nella comprensione della loro fertilità. Voi date loro un’abilità pratica che permette alla loro relazione matrimoniale di sperimentare un dono totale di sé. Voi  accompagnate le coppie fornendo loro sostegno individuale e l’incoraggiamento che le coppie sposate necessitano per vivere a pieno e fedelmente il piano di Dio nella vita matrimoniale. Non lasciatevi scoraggiare dalla difficoltà di questo lavoro, ma tenete a mente che Dio benedice voi e  il vostro lavoro. Vi incoraggio a continuare a imparare e a perseverare nell’aiutare le coppie a essere genitori generosi e responsabili.

48. Coppie fidanzate, vi incoraggio a sfruttare al massimo la vostra preparazione al matrimonio. Gesù è la fonte del vero amore, colui che ci guarisce dalle nostre ferite sessuali e ci consente di donare noi stessi più liberamente e totalmente nell’amore vicendevole. Vivere secondo il piano di Dio per la vostra vita e rimanere uniti nella preghiera sono elementi di fondamentale importanza per un matrimonio di successo. Usate il vostro fidanzamento per crescere insieme nella preghiera e sviluppare la castità, una virtù che continuerà a guidarvi nell’auto-controllo attraverso il vostro matrimonio. Dio vi chiama a niente di meno che il dono totale di voi stessi all’altro, cosa che dovete scegliere nella vostra libertà e accettare nel servizio del vostro futuro consorte.






















37 NDT. Riteniamo di suggerire ai lettori italiani la consultazione dei fruttuosi programmi www.teenstar.it.

CONCLUSIONE
49. Il bambin Gesù ci mostra l’estensione e la misura dell’amore di Dio. Dio ci ama al punto da donare al mondo il suo unico Figlio che si fa uno di noi e ci serve attraverso un dono completo di sé. Dio ci chiama tutti a imitare Gesù nell’umiltà e nel misericordioso servizio del prossimo.  Lo splendore dell’amore di Dio risplende nei nostri cuori e ci consente di accettare la verità sulla sessualità e sul matrimonio e ci porta a imitare il generoso amore sacrificale che giace nel cuore della Trinità. È per noi fonte di Grazia vivere come Cristo, accettare le nostre sofferenze unendole alla croce e trovare vera felicità nel donarci nell’amore.

50. Il 50° anniversario della Humanae Vitae fornisce alla Chiesa un’opportunità di esprimere la nostra gratitudine per tutte le benedizioni che Dio ci ha conferito. La Humanae Vitae fu un dono per la Chiesa e per il mondo, una coraggiosa profezia sulla bellezza della vita umana e dell’amore coniugale. In questa giornata di festa di Presentazione del Signore, noi, come Simeone e Anna solleviamo i nostri cuori in gratitudine per il dono di Gesù Cristo, la vera luce, che continua a portare la sua luce nel nostro mondo caduto. Rendiamo grazie a Dio per il dono della nostra umanità, per averci creato maschi e femmine, per il dono dell’amore coniugale e per la benedizione della nuova vita e della famiglia. La Humanae Vitae è una grande luce in mezzo a un mondo oscuro e confuso per quanto riguarda l’intimità sessuale umana. Chiediamo l’intercessione del Beato Paolo VI, mentre ci affidiamo alla sua guida per trasmettere e vivere coerentemente gli insegnamenti della Chiesa nel mondo di oggi. Chiediamo anche l’intercessione di Maria e Giuseppe, Simeone e Anna, che lo splendore dell’amore di Cristo possa risplendere nei nostri cuori come splendeva nei loro, aiutandoci a vivere la gioia del Vangelo!



2 Febbraio 2018, Festa della Presentazione di Nostro Signore.
+Arcivescovo Samuel J. Aquila S.T.L.

DEFINIZIONI
Bellezza – La bellezza è lo splendore della verità. Tutti gli esseri umani vogliono che il loro amore sia bello, vero e buono.

Corpo – Il mio corpo rivela chi sono, una creatura di Dio chiamata dall’Amore ad amare. Il mio corpo è il mio modo di pormi nel mondo circostante e di partecipare ad esso. Attraverso il mio corpo posso relazionarmi con gli altri. Il corpo mi ricorda che sono un figlio o una figlia. Nei loro corpi uomo e donna possono divenire sorgente di nuova vita. Il mio corpo rivela anche la mia relazione con Dio in quanto sua creatura. San Giovanni Paolo II spiegò che il corpo è il sacramento della persona, perché rivela la nostra personalità interiore. I nostri corpi hanno un linguaggio, che è il linguaggio del dono.

Contraccezione – Secondo il Beato Paolo VI la contraccezione è “ogni azione prima, durante o dopo il rapporto sessuale che sia specificatamente mirata a prevenire la procreazione, sia come fine che come mezzo.”

Carità – La carità è la virtù teologale attraverso cui noi amiamo Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio. La carità ci rende amici di Dio.

Carità Coniugale – Questo è il “modo proprio e specifico in cui i coniugi partecipano e sono chiamati a vivere la carità stessa di Cristo che diede se stesso sulla Croce”. Gli sposi ricevono il dono della carità coniugale nel giorno del loro matrimonio. Ciò significa che vivendo come una coppia e amandosi l’un l’altro e amando i loro figli essi divengono amici di Dio.

Castità – Castità è “La castità esprime la raggiunta integrazione della sessualità nella persona e conseguentemente l’unità interiore dell’uomo nel suo essere corporeo e spirituale. La sessualità, nella quale si manifesta l’appartenenza dell’uomo al mondo materiale e biologico, diventa personale e veramente umana allorché integrata nella relazione da persona a persona, nel dono reciproco, totale e illimitato nel tempo, dell’uomo e della donna. La virtù della castità, quindi, comporta l’integrità della persona e l’integralità del dono”. CCC, 2337

Famiglia – “Un uomo e una donna uniti in matrimonio, insieme con i loro figli, formano una famiglia. Questa istituzione è precedente a qualunque altro riconoscimento da parte di un’autorità pubblica, che ha un obbligo a riconoscerla” (CCC, 2202). Una famiglia “è fondata sul consenso degli sposi. Il matrimonio e la famiglia sono preposti al bene degli sposi e della procreazione ed educazione dei figli. L’amore degli sposi e il concepimento dei figli stabiliscono fra i membri della stessa famiglia relazioni personali e responsabilità primarie” (CCC, 2201). La famiglia è il luogo umano dove incontriamo Dio e il principale agente della Nuova Evangelizzazione. È il santuario di vita e speranza nella nostra società.

Libertà – Contrariamente all’idea comune di libertà come possibilità di fare qualunque cosa  si voglia, la libertà è la capacità di scegliere il bene, venendo guidati da una coscienza correttamente formata. La libertà è radicata nella verità. Più si sceglie ciò che è buono e vero, più si diviene liberi. La libertà di ciascuno si realizza nel dono di sé agli altri.

Amore – L’amore è la passione più fondamentale che scaturisce dall’attrazione al bene. Può essere descritto come il desiderio interiore dell’amante per l’amato. L’amore è anche un’azione: fare il bene per l’amato. Non è solo attrazione fisica o un sentimento, ma un atto in cui uno dice: “È bene che tu esista”.

Matrimonio – Il matrimonio è l’unione fedele, esclusiva e duratura di un uomo e di una donna, uniti da una comunione intima di vita e amore. Questa comunità che costituisce lo stato di sposi è stata stabilita dal Creatore e dotata da lui delle sue proprie leggi (Gaudium et spes, 48,1). “La vocazione al matrimonio fu scritta nella natura stessa dell’uomo e della donna nel momento in cui furono creati dalla mano del Creatore. Il matrimonio non è un’istituzione puramente umana” (CCC, 1603). Dio stesso è l’autore del matrimonio.

Amore Coniugale – Ci sono 4 caratteristiche e presupposti dell’amore coniugale (Humanae Vitae, 9).
1. L’amore coniugale è pienamente umano. È un’esperienza onnicomprensiva che include le dimensioni fisica e spirituale della coppia.
2. È un amore totale – quella stessa forma speciale di amicizia personale in cui marito e moglie condividono generosamente ogni cosa.
3. L’amore coniugale è anche fedele ed esclusivo fino alla morte.
4. L’amore coniugale è fruttuoso e sempre aperto a generare nuova vita.

NFP – I vari metodi di Pianificazione Familiare Naturale sono basati sull’osservazione dei segni e sintomi delle fasi fertili e infertili del ciclo mestruale di una donna. La PFN può essere usata sia per ottenere sia per evitare una gravidanza. Non è “contraccezione cattolica.” Non influisce sull’unione coniugale degli sposi, piuttosto genera un approccio olistico sulla fruttuosità, che rispetta la verità dell’amore (NDR. I lettori italiani possono trovare importanti informazioni a riguardo sul sito www.ineritalia.org).

Genitorialità Responsabile – Questo è il dono e compito degli sposi relativo alla loro fertilità e al dono dei figli. Richiede che le coppie sposate diano priorità prudentemente ai  loro doveri verso Dio, loro stessi, le loro famiglie e la società umana. Ciò richiede una consapevolezza dei processi biologici che stanno alla base della trasmissione della vita ed esige che i mariti e le mogli facciano prevalere la loro ragione e la loro volontà sulle loro innate pulsioni ed emozioni. Genitorialità responsabile è praticata da coloro che con  prudenza e generosità decidono di avere più figli e da coloro che, per serie motivazioni relative a condizioni fisiche, economiche, fisiologiche e sociali e nella dovuta osservanza dei precetti morali, decidono di non avere altri figli per un periodo di tempo certo o indefinito.

Rivoluzione Sessuale – Ciò si riferisce al tentativo programmatico di separare l’attività sessuale dal matrimonio, per ridefinire i ruoli di madri e padri e in ultimo luogo il tentativo di destrutturare realtà stabilite da Dio come il genere. Per quanto questo sforzo iniziò negli anni Sessanta, è continuato ininterrottamente fino ad oggi.

Teologia del Corpo – All’inizio del suo pontificato San Giovanni Paolo II offrì una serie di 129 insegnamenti chiamati “Catechesi sull’amore umano nel progetto divino.” Questa serie settimanale di insegnamenti ebbe luogo fra il 1979 e il 1984.

Teologia dell’Amore – Nella sua prima enciclica Deus Caritas Est Papa Benedetto XVI sviluppò la sua comprensione del progetto di Dio per il matrimonio e la famiglia. Fra altre cose, egli parlò di relazione fra il mistero di Dio e l’amore degli sposi. La famiglia è il luogo in cui la Teologia del Corpo e la Teologia dell’Amore si fondono insieme.

Vocazione – La parola “vocazione” è un eccellente modo per parlare della relazione che Dio ha con ogni essere umano. Dio ci ha chiamati a seguirlo in un modo specifico e unico e noi gli rispondiamo con la nostra libertà. “Noi non siamo un qualche casuale e insignificante

prodotto dell’evoluzione. Ciascuno di noi è il risultato di un pensiero di Dio. Ciascuno di noi è voluto, ciascuno di noi è amato, ciascuno di noi è necessario” (Papa Benedetto XVI, 24 aprile 2005).

Vocazione all’amore – Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza e ha inscritto in noi la vocazione all’amore e alla comunione. Questo amore comprende l’amore umano. Ci sono due modi specifici di realizzare la vocazione all’amore: matrimonio e verginità o celibato. “Ognuno di essi, nella sua forma, è un’attuazione della più profonda verità dell’uomo, del  suo essere creato a immagine di Dio” (Familiaris Consortio, 11).

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