Preghiera 81

Il Papa: attenti a Satana e agli angeli che ci difendono anche con la preghiera di liberazione, guarigione, consolazione
Madonna della Salute di Dossobuono lunedì 8 gennaio 18,30-20,30
354. 1. Venite, fedeli, l’Angelo c’invita, venite, venite, venite a Betlemme. Nasce per noi Cristo Salvatore. R) Venite, adoriamo, venite, adoriamo, venite adoriamo il Signore Gesù!
2. La luce del mondo brilla in una grotta: la fede ci guida a Betlemme. Nasce per noi Cristo Salvatore. R) Venite…
3. La notte risplende, tutto il mondo: seguiamo i pastori a Betlemme! Nasce per noi Cristo Salvatore. R) Venite …
4. Il Figlio di Dio, re dell’universo, si è fatto bambino a Betlemme. Nasce per noi Cristo Salvatore. R) Venite …
Nell’omelia di Papa Francesco nella festa dei santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele ha ricordato che gli
“angeli ci difendono” anche con la preghiera di liberazione, di guarigione e di consolazione che permette a loro di agire storicamente e di combattere Satana per noi. La Chiesa – ha sottolineato il Pontefice –onora gli arcangeli, gli angeli perché sono nella gloria di Dio, difendono il gran mistero nascosto dell’Emmanuele, il Verbo, il Figlio del Padre nello Spirito Santo venuto nella carne, assumendo un volto umano, l’uomo che dà vita a tutta l’umanità, primizia di tutti per la risurrezione. Compito del popolo di Dio, di noi battezzati corpo della continua presenza e azione sacramentale dell’Uomo  risorto, asceso al cielo è custodire in sé ogni uomo: l’uomo Gesù, nato, ucciso, risorto, asceso al cielo e che si fa in continuità presente vincitore del Maligno per custodire ogni uomo che egli ama. Papa Francesco ricorda, invece, che “nei suoi progetti di distruzione, Satana inventa spiegazioni “umanistiche” che vanno propriamente contro l’uomo, contro l’umanità e quindi contro Dio”. “La lotta – ha rilevato – è una realtà quotidiana, nella vita cristiana: nel nostro cuore innanzitutto “da cui escono pensieri maligni” soccombendo a Satana, nella nostra vita”.
Il Pontefice ha basato la sua predica sulle Letture del giorno, che raccontano la visione della gloria di Dio narrata dal profeta Daniele con il Figlio dell’uomo, Gesù Cristo, davanti al Padre; la lotta dell’Arcangelo Michele contro Lucifero e i suoi angeli contro “il grande Drago (che punta a distruggere la creazione), il Serpente antico (che oscura la coscienza), colui che è chiamato diavolo(che divide), Satana (che spinge all’odio) e “seduce tutta la terra abitata” ma viene battuto, come afferma l’Apocalisse; e il Vangelo in cui Cristo dice a Natanaele: “Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo”.
143 1. Dio s’è fatto come noi, per farci come Lui. R) Vieni, Gesù, resta con noi! Resta con noi!
2. Viene dal grembo d’una donna, la Vergine Maria. R)Vieni,…
3. Tutta la terra lo aspettava: il nostro Salvatore. R) Vieni, …
4.Egli era un uomo come noi e ci ha chiamato amici. R) Vieni, …
5.Egli ci ha dato la sua vita, insieme a questo pane. R) Vieni, …
6. Noi, che mangiamo questo pane, saremo tutti amici. R) Vieni, …
7. Noi, che crediamo nel suo amore, vedremo la sua gloria. R) Vieni, …
8. Vieni, Signore, in mezzo a noi: resta con noi per sempre. R) Vieni, …
Papa Francesco si è soffermato sulla “lotta fra il demonio e Dio”: “Ma questa lotta avviene dopo che Satana cerca di distruggere la donna che sta per partorire il figlio. Satana sempre cerca di distruggere l’uomo: quell’uomo che Daniele vedeva lì, in gloria, e che Gesù diceva a Natanaele che sarebbe venuto in gloria. Dall’inizio la Bibbia ci parla di questo: di questa seduzione di Satana per distruggere. Magari per invidia. Noi leggiamo nel Salmo 8: “Tu hai fatto l’uomo superiore agli angeli”, e quell’intelligenza tanto grande dell’angelo non poteva portare sulle spalle questa umiliazione, che una creatura inferiore fosse fatta superiore; e cerca di distruggerlo”.
Il diavolo, quindi, prova a distruggere l’umanità: “Tanti progetti, tranne i peccati propri ben sapendo che il peccato è una libera scelta umana e non del demonio, ma tanti progetti di disumanizzazione dell’uomo, sono opera di Lui nell’uomo che soccombe nella tentazione, semplicemente perché Satana odia ogni uomo. E’ astuto: lo dice la prima pagina della Genesi, è astuto come il serpente. E gli angeli, dando loro la possibilità di intervenire con la nostra preghiera, ci difendono. Difendono ogni uomo, soprattutto il volto umano del Figlio di Dio, l’Uomo superiore, Gesù Cristo che è la perfezione dell’umanità impedendo che l’uomo finisca in polvere. Per questo la Chiesa onora gli Angeli, soprattutto san Michele, perché sono quelli che saranno nella gloria di Dio – sono nella gloria di Dio perché difendono il gran mistero nascosto cioè il Verbo di Dio venuto nella carne, che ha assunto un volto umano, riaprendo la speranza per ognuno di noi.
IL demonio è un ottimo attore, che per sviare dal vero problema storico della sua presenza sa fare di tutto: l’attore, il venditore di falsità offerte come verità, presentando i vizi come virtù, e sa anche straziare e tormentare i corpi. Il tormento dei corpi, pur essendo una realtà sconvolgente e drammatica (sono 500 mila in Italia che richiedono l’esorcista), non è l’attività primaria dell’azione demoniaca, e direi che è la realtà che più va a suo sfavore, perché suo malgrado  rende visibile la sua azione e di conseguenza costringe Cristo – tramite la sua Chiesa – a combatterlo, costringe Cristo ad intervenire tramite il ministero degli esorcisti della Chiesa .
Ma l’attività più subdola, deleteria e devastante è altra. Le tremende possessioni, che oltretutto sono rare,  le vessazioni, le infestazioni, le ossessioni sono la punta di un immenso iceberg, come ebbe a rendersi conto Leone XIII in una visione chiedendo ad ogni sacerdote di esercitare il ministero dell’esorcista al termine di ogni messa con la preghiera a san Michele. E’ della massa sommersa dell’iceberg che dobbiamo soprattutto tutti  preoccuparci non della punta emergente sempre cangiante e distraente: sono cinque milioni in Italia che accedono all’esoterismo. Se l’azione demoniaca si riducesse  a questi fenomeni esterni potremmo dire “povero diavolo con tutta la tua intelligenza e potenza a cosa ti sei ridotto”; la battaglia sarebbe molto più semplice e facile.
Pur non sottovalutando l’opera demoniaca che è il contrastare a tutti i livelli – sino alla fine dei tempi – l’attuazione del Regno di Dio, avendo come oggetto anche l’uomo, non possiamo perdere un sano ottimismo fondato sulla fede che “Io ho vinto il principe di questo mondo”, “le porte degli inferi non prevarranno”, “io sono con voi sempre “ perché il futuro sia sempre dalla parte di chi crede alla verità e all’amore con la sola forza della verità e dell’amore”. Il Signore, in questa lotta, ci ricorda l’opera degli angeli, degli arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele, l’Angelo custode: è splendido il canto finale dell’Apocalisse: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio, la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte”.
140 1. Di quale immenso amore Iddio ci ha amati, da darci il Figlio suo e far di noi suoi figli. R) Godiamo ed esultiamo: per noi il Cristo è nato, andiamo al Redentor.
2. Dall’albero di Iesse è germogliato il fiore, s’innalza tra le genti, vessillo di salvezza. R) Godiamo …
3. Il Re dell’universo in un presepe nasce: Colui che regna in cielo vagisce in una grotta. R) Godiamo …
4. I vigili pastori dall’Angelo avvertiti, accorron al presepe, adorano il Bambino. R) Godiamo …
5. Il Sole di giustizia s’eleva sopra il mondo: la Luce dell’Eterno risplende sulla terra. R) Godiamo …
6. I Magi dall’oriente al segno d’una stella, raggiungono Betlemme, recando i loro doni. R) Godiamo …
7. Nel Verbo fatto uomo la Trinità lodiamo: al Dio uno e Trino sia lode sempiterna. R) Godiamo …
Papa Francesco ha citato il Demonio in cinque anni più di quanto abbiano fatto i suoi predecessori nell’ultimo mezzo secolo: per Papa Francesco il diavolo e la sua capacità di dividere sono argomenti comuni e speriamo, come ha fatto Leone XIII, che riproponga la preghiera esorcistica di san Michele alla fine di ogni Celebrazione eucaristica. Su questo la sua è una predicazione controcorrente; dato che il Maligno, nonostante l’invito di Gesù alla preghiera quotidiana, è stato per lungo tempo un grande assente nella predicazione e nella catechesi. Ecco una piccola rassegna di citazioni perché mai al mattino e alla sera sia omessa da parte nostra la preghiera del Padre nostro, sapendo e pensando  per chi ci rivolgiamo dicendo: “liberaci dal Male, dal Maligno”.
Papa Francesco ne ha parlato l’ultima volta con un gruppo di gesuiti durante il recente viaggio in Myanmar, riferendosi ai Rohingya e più in generale alla situazione dei profughi: “Oggi si discute tanto su come salvare le banche.. Ma chi salva la dignità di uomini e donne oggi? La gente che va in rovina non interessa più a nessuno. Il diavolo riesce ad agire così nel mondo di oggi”.
Fin dall’omelia della prima messa concelebrata con i cardinali nella Cappella Sistina all’indomani dell’elezione, il 14 marzo 2013 Bergoglio aveva affermato: “Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Leon Bloy: ‘Chi non prega il Signore, prega il diavolo’”, anche a sua insaputa.  “ Ma non cediamo mai al pessimismo, a quell’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno”.
Rivolgendosi alla Gendarmeria vaticana il 28 settembre 2013 Francesco ricordò che “il diavolo cerca di creare la guerra interna, una sorte di guerra civile e spirituale”. Nell’omelia di Santa Marta il 14 ottobre 2013 il Papa argentino invitò a non confondere la presenza del diavolo con le malattie psichiche: “No! La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia”.
Il 29 settembre 2014, nella messa in Santa Marta Bergoglio spiegava che “Satana è nemico dell’uomo ed è astuto perché presenta le cose come se fossero buone ma la sua intenzione è distruggerlo, magari con motivazioni umanistiche”.
Il 3 ottobre 2015, rivolgendosi alla Gendarmeria vaticana, Francesco ricordava che “Satana è un seduttore, è uno che semina insidie e seduce col fascino, col fascino demoniaco, ti porta a credere tutto. Lui sa vendere con questo fascino, vende bene, ma paga male alla fine!”.
Il 12 settembre 2016 nell’omelia mattutina il Papa spiegava che “il diavolo ha armi potentissime per distruggere la Chiesa: le divisioni e i soldi. Il diavolo semina gelosie, ambizioni, idee, ma per dividere! O semina cupidigia …E’ una guerra sporca quella delle divisioni è come un terrorismo”.
Il 13 ottobre 2017 Francesco ha descritto l’azione “che il diavolo lentamente fa nella nostra vita, per cambiare i criteri, per portarci alla mondanità. Si mimetizza nel nostro modo di agire, e noi difficilmente ce ne accorgiamo”.
E come non ricordare, infine, le parole con cui il Pontefice, nell’intervista con don Marco Pozza per Tv2000 sul Padre Nostro, ha ricordato che il diavolo è una persona, e non bisogna mai dialogare con Satana perché è più intelligente di noi.
Essendo  puro spirito, non spirito corporeo come noi, agisce attraverso il nostro e altrui pensiero e quindi è necessario pensarci il puro necessario, parlarne il puro necessario per non offrirgli la via per agire cioè il pensare troppo a lui.
Il diavolo per Bergoglio non è un mito cioè una creazione fantastica per esprimere un’idea, non è una metafora, non è un a maniera pittoresca di designare le negatività del tempo, ma una persona reale che agisce, anzi un protagonista della storia, in un certo senso e ha ripetuto quello già detto da Paolo VI: “Il demonio è all’origine della prima disgrazia dell’umanità. E’ il nemico numero uno, è il tentatore per eccellenza. Sappiamo così che questo Essere oscuro e conturbante esiste davvero e con proditoria astuzia agisce ancora; è il nemico occulto che semina errori e sventure nella storia umana”. L’ha detto in una delle sue prime omelie mattutine in Santa Marta: non solo causa l’avversione del mondo verso Gesù e la Chiesa ma anche l’odio del “principe di questo mondo”. In piazza san Pietro, la domenica delle palme, ha avvertito i fedeli a diffidare del Maligno “che ci dice: non puoi fare nulla contro la violenza, la corruzione, l’ingiustizia, contro i tuoi peccati!  Non dobbiamo mai abituarci al male, ritenerlo fatale o non preoccuparci di evitarlo: il male più grande non è cadere ma rimanere a terra conoscendo che l’amore del Padre è sempre più grande del peccato o abusare della misericordia dicendo già poi mi perdona! All’indomani dell’elezione, giovedì 14 marzo, nella messa “pro ecclesia” celebrata con i cardinali nella cappella sistina, soffermandosi sui concetti del “camminare, edificare, confessare”, Bergoglio aveva detto: “Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Leon Bloy: ‘Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio”.
Nei discorsi pubblici il riferimento diretto al diavolo è, ricordo, 11 volte che non ha sorpreso l’esorcista a pieno servizio della Chiesa argentina Carlos Alberto Mancuso: “No, non mi ha affatto sorpreso sentirlo parlare del diavolo, adesso che è papa. Paolo VI parlava esplicitamente del diavolo, Giovanni Paolo II ha compiuto esorcismi, Benedetto XVI partecipava ai Congressi dei demonologhi specialisti; tutti loro riconoscono il ruolo del diavolo nella storia è reale nella sua realtà di antagonista di Cristo”.
Non c’è concezione cristiana reale della vita dell’uomo e della storia se si dimentica l’opposizione all’avvenimento redentore di Cristo che permane nella storia, non più certo, con la possibilità di vincere che ha avuto prima dell’Incarnazione del Signore che morto e risorto  continua l’incarnazione nella via umano-divina della Chiesa con la Sua Parola, i Sacramenti, i sacramentali come la preghiera di liberazione, di guarigione, di consolazione, con l’unzione al termine. Non avere la consapevolezza del più forte con noi, del Cristo vincitore e di chi sia il demonio, cosa fa e come lo si vince favorisce il proliferare delle sette, di forme deviate di satanismo a buon mercato (5 milioni di italiani che ricorrono a forme esoteriche ogni anno).
Ma se ci sono i demoni, ci sono anche gli angeli che ci difendono, primo fra tutti l’Arcangelo san Michele che invochiamo con queste due preghiere:
San Michele Arcangelo, difendici nella lotta, sii nostro presidio contro le malvagità e le insidie del demonio. Capo supremo delle milizie celesti, fa sprofondare nell’inferno, con la forza di Dio, Satana e gli altri spiriti maligni che vagano per il mondo per la perdizione delle anime. Amen.
O glorioso San Michele Arcangelo, principe dell’esercito celeste, difendici nella lotta contro i dominatori di questo mondo di tenebre e contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti, vieni in aiuto degli uomini che Dio ha creato a propria immagine e riscattato a caro prezzo della tirannia del demonio.
La santa Chiesa ti venera come suo custode e patrono. Il Signore ti ha affidato la missione di accogliere nella felicità del cielo le anime dei redenti. Prega il Dio della pace perché schiacci Satana sotto i nostri piedi, impedendogli di continuare a  tenere gli uomini in schiavitù e di nuocere alla Chiesa.
Porta le nostre preghiere al cospetto dell’Altissimo, perché presto ci venga incontro la sua misericordia. Incatena il drago, il serpente antico, colui che è diavolo e Satana: legalo e gettalo nell’abisso, così che mai più seduca gli uomini. Amen.
 Ricordati, Madonna della Salute, che non si è mai udito che alcuno sia ricorso al tuo patrocinio, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione, e sia stato abbandonato. Sorretto da tale confidenza ricorro a te, Madre della salute e mi umilio davanti a te, peccatore pentito. Madre del Verbo di Dio in un volto umano, accetta le mie preghiere e propizia esaudiscimi.
Benedizione eucaristica
Benedizione dell’acqua
Unzione sacramentale con l’olio benedetto
Celebrazione eucaristica  

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