Intervista all’esorcista padre Lanfranco Piergallini
(Questa è l’intervista che ha
cortesemente rilasciato al sito cattolico Gesuemaria.it)
Padre Lanfranco Piergallini, parroco della
chiesa di San Francesco a Macerata, svolge da sei anni il ministero di
esorcista.
Padre che cos’è un maleficio, quello che
comunemente viene chiamata “fattura”?
“un
maleficio , lo dice la parola stessa, è il male che viene fatto da una persona
che ricorre ad un intervento diabolico. Si tratta cioè di individui che vendono
l’anima al diavolo per nuocere ai propri simili.
Vi è una mentalità diffusa, secondo la
quale si crede che si possa nuocere ad una persona odiandola, o non potendola
sopportare e allora si sente dire: "quella persona mi fa del male perché
non mi può vedere".
Questo è sbagliato, non è possibile.
L’uomo è limitato e per quanto uno possa nutrire odio per una persona, sappiamo
bene che l’odio va contro se stessi e non contro gli altri. Invece un maleficio
presuppone l’intervento di Satana, e il diavolo è potente. L’onnipotenza è di
Dio, quindi solo Lui ha il potere di “liberare”, ma il demonio ha la capacità
di procurare il male ad un essere umano, sia sotto l’aspetto fisico,
spirituale, psichico, morale, economico e di impegno; condizionando la volontà
della persona colpita”.
Esiste secondo lei quello che popolarmente
viene chiamato “malocchio”?
“Secondo me il “malocchio” non esiste.
Però bisogna intenderci sul termine. Se per “malocchio” intendiamo fare del
male allora si entra nel campo dei malefici. Ma nel senso etimologico della
parola, “guardare storto”, sguardo cattivo, guardare male, allora è
inesistente, perché con un’occhiata non si può nuocere a nessuno. È possibile,
però, che si verifichi che alcuni si sentano male stando a contatto con una
persona, e ciò accade non perché questa possa fare del male, ma perché essendo
ricettivi assorbono forze negative. Una sorta di “allergia”. Come accade per le
polveri, i pollini o altro”.
Queste sono in riferimento all’esperienza da
lei condotta e secondo le sue informazioni le persone colpite dai malefici
nella zona in cui svolge il ministero di esorcista?
“Credo che un dieci per cento della
popolazione sia colpita da questi mali. Quindi a Macerata città, circa 4000
persone. In tutta la provincia potrebbero arrivare a diecimila”.
Perché il fenomeno dell’occultismo in tutte
le sue articolazioni e “specializzazioni” è in continua espansione?
“Perché diminuendo la fede si riduce la
pratica religiosa, quindi la convinzione profonda, e si ricorre ad altri
“surrogati”. Possiamo quindi parlare di magia, cartomanzia, ed altre pratiche
che conducono le persone a fidarsi poco o per niente di Dio e invece a
confidare nell’occultismo. Gli operatori dell’occulto aumentano sempre di più
perché crescono le richieste di persone che vogliono fare il male o che
desiderano essere liberate dalle avversità”.
Quali sono di solito i motivi che spingono
una persona a commissionare ad un “mago” o “fattucchiera” un maleficio?
“In genere sono le passioni dell’uomo: in
primo luogo la vendetta causata da rivalità, odio, contrasto. I più frequenti
sono però i motivi sentimentali: la volontà di legarsi ad una persona, di
impedire che una persona stia con un’altra. Mi capita di avvertire una grande
superficialità. Molti pensano che i maghi, sì dividono, ad esempio, due
persone, ma senza nuocere più di tanto. Invece poi sono arrivati i mali, ad un
figlio, a una figlia. Molto frequente è il maleficio che avviene in seguito a
separazioni o contrasti tra coniugi, per rivalità, rancore, dissapori e
soprattutto quando non si riesce ad accordarsi su questioni economiche. Ciò si
verifica anche quando vi è una concorrenza o una rivalità in affari”.
Padre Lanfranco, chi sono i maghi, le
fattucchiere?
“Sono persone che apparentemente
conducono una vita normale, però prestano la loro opera diabolica, micidiale,
ricorrendo o a messe nere se lo fanno in gruppo, o a riti satanici che devono
compiere per essere forti nel male. Come noi preghiamo e dobbiamo pregare per
essere forti nel bene, per resistere al male, loro debbono invocare Satana per
essere forti nel male. Quanto più una persona è unita al diavolo, tanto più è
forte. In genere noi esorcisti ci accorgiamo in base al maleficio che è stato
commissionato, per capire chi è il mago o la fattucchiera, come opera, in
quanto tempo, che mezzi usa. E questo lo verifichiamo sulle persone colpite.
Non ci vuole tanto per distinguere un mago da un altro, una strega da un’altra
nel compiere il male su una persona. Sono degli autentici assassini. Occorre anche
specificare che un male può essere fatto anche attraverso il telefono.
Soprattutto occorre fare attenzione quando si ricevono telefonate anonime,
quando l’interlocutore non si mostra o vagamente si nasconde dietro parole
inutili che intendono far perdere tempo. Spesso accade che dopo la telefonata,
le persone prese di mira, si sentono male. Il maleficio può essere fatto anche
per mezzo di lettere anonime, il cui contenuto sembrerebbe al momento della
lettura privo di senso, o che racchiudono una sorta di messaggi amorosi. Si
tratta invece di messaggi che contengono una forte carica negativa che
influisce sul fisico, sul morale, o sulla psiche della persona. In questi casi
occorre subito abbassare la cornetta del telefono o stracciare la lettera e
disfarsene.
Mi vuol parlare di altre categorie:
cartomanti, chiromanti, pranoterapeuti, medium? Spesso si fa una gran
confusione. Come si distinguono da maghi e fattucchiere?
“Non si deve fare di ogni erba un fascio
perché i fattucchieri sono coloro che fanno il male.
Coloro che usano le carte fanno vedere se
c’è del male, oppure “predicono” il futuro. A volte anche a me sono capitati
dei cartomanti che dicono di farlo per gioco, senza nessuna intenzione cattiva
per individuare il male fatto ad una persona. Ma io rispondo che se si è
sensitivi, non vi è bisogno di “fare le carte”. La cartomanzia è una
superstizione, condannata dalla Chiesa. I chiromanti sono coloro che “leggono”
la mano. Sono persone che dicono, credono di poter leggere il futuro nella mano
di un’altra persona. Ma noi sappiamo bene che prevedere il futuro non è opera
dell’uomo. Solo Dio lo può prevedere, nemmeno il demonio. Per quanto riguarda i
pranoterapeuti, bisogna essere cauti, perché ci sono delle persone che hanno
doti, capacità, forze particolari e possono fare del bene, però io sono venuto
a conoscenza che vi sono pranoterapeuti “mascherati”, che sono cioè veri e
propri fattucchieri. Quindi bisogna fare molta attenzione. Se infatti ci
dovesse essere un intervento diabolico, momentaneamente il “paziente” può
trovare dei giovamenti al proprio stato, ma incombe il pericolo di ricadere in
altri mali, anche peggiori. I medium sono coloro che usano le sedute o
presiedono sedute spiritiche. Anche queste pratiche sono condannate dalla
Chiesa. In esse non vi è nulla di buono. Essi dicono di mettersi in contatto
con le anime dei trapassati, ma non è vero. Ci sono dei medium che vanno in
trance, allora si immedesimano nelle persone che intendono evocare e quindi lo
fanno con le loro “capacità”, si trasformano, prendono l’atteggiamento di
questa persona ed è comunque cosa gravissima. Altri usano proprio l’intervento
diabolico: è Satana stesso che si fa sentire. Le conseguenze sono nefaste,
soprattutto per le persone che partecipano a queste sedute, nonché alla casa
stessa. Molte volte sono dovuto andare a benedire abitazioni dove si
avvertivano rumori, fastidi di diverso genere, pur non essendoci segni di
malefici, ma perché vi si erano svolte sedute spiritiche”.
Sètte sataniche, messe nere: può dire
qualcosa di preciso?
“Se ne parla diffusamente, anche qui,
nelle nostre zone, ma nessuno sa con esattezza come si svolgono e che cosa
fanno. Come ho detto, i fattucchieri, per essere forti nel male, per essere
incisivi, potenti, micidiali, fino a provocare la morte di una persona, occorre
che partecipino a riti particolari. In queste messe invece di adorare il
Signore come avviene per le nostre celebrazioni, si prega e si adora Satana. Si
parla anche di sacrifici di animali o addirittura umani, o altre cose bestiali.
Però di più non si sa, siamo nel buio più fitto. Nelle tenebre, è il caso
proprio di dirlo. Possiamo solo immaginare quel che può accadere durante questi
riti, attraverso le persone maleficate, perché quando si intende colpire
proprio a morte una persona, in genere lo si fa durante una messa nera. A
questo proposito abbiamo avuto anche notizie di profanazione di cimiteri, con
asportazione di polveri di defunti che vengono usate per fare pozioni e
misture malefiche, di furti di ostie consacrate, di reliquie di santi o di
altri oggetti sacri. Gli adepti delle sètte sataniche si servono di questo e
altro per “adorare” Satana.
Come si articola e quali sono gli effetti
dell’opera distruttrice del diavolo e degli spiriti maligni?
“Noi sappiamo bene dell’esistenza di
Satana e degli spiriti maligni. Il compito chiaramente è quello di fare del
male. Prima di tutto togliere la grazia di Dio nelle anime e di nuocere
all’uomo. Ci sono due modi per fare del male, soprattutto in rapporto all’opera
satanica, senza parlare in questo caso delle tentazioni, vessazioni ed altro.
Guardiamo quello che accade nel mondo!
Poi, attraverso la possessione diabolica
in cui Satana o un altro spirito immondo entra in una persona e la trasforma,
facendola parlare ed operare a suo piacimento. In questo caso la vittima pur
rimanendo con il suo fisico e la sua intelligenza, sente nell’intimo la
presenza di un altro essere. Esiste poi l’infestazione diabolica, quando un
individuo viene appunto infestato attraverso un maleficio. Nelle case si
possono avvertire rumori, cattivi odori: a questo proposito mi capita di
benedire ambienti perfettamente puliti, disinfettati e nei quali si avverte
ugualmente cattivo odore. Si possono notare polveri più abbondanti del solito.
Tutto ciò avviene per intervento diabolico”.
Quanto costa un maleficio?
“da quello che sono venuto a sapere, i più
economici costano sulle cento euro, fino ad arrivare ai cinquanta mila euro. Di
solito per quel che si sa si paga una metà in anticipo e l’altra metà una volta
visti i risultati del maleficio. In media nelle nostre zone il costo di una
fattura oscilla fra i tre ed i cinque mila euro. Ma si può arrivare anche a
dieci, venti mila euro”.
Fino a che punto può arrivare un maleficio?
“Un maleficio nel caso di una separazione
di due persone, può provocare divisione, scompiglio, irritabilità, male alla
testa, allo stomaco. Noi lo definiamo un maleficio fatto per scopi particolari.
I malefici a morte, sono quelli per i quali si desidera appunto la morte di una
persona. Grazie a Dio, a me fino ad ora non mi sono capitati casi del genere.
Di constatare cioè, fra i miei assistiti, la morte di una persona. Alcuni hanno
perso la testa, hanno tentato il suicidio, ma si è arrivati in tempo. Risulta
però che a volte si sono verificate morti inspiegabili. Se si interviene in
tempo, se vi è la possibilità di individuare tale maleficio, io credo che la
vittoria è già a portata di mano, anche se si dovrà molto lottare. Vi sono
malefici che si protraggono per mesi o addirittura per anni interi. Per me
questa persona maleficata è sinonimo di martire, quindi subire il martirio per
l’odio di una persona significa essere santo. E per costoro, se sanno
perdonare, amare cioè chi fa del male, non vi è alcun motivo per ritardare un
domani la beatificazione”.
Purtroppo sono in vendita anche manuali sul
“fai da te”, che ne pensa?
“In genere si tratta di libri che parlano
di magia, anche di magia nera e attraverso la loro lettura si può anche
imparare questo, chiamiamolo, “mestiere”. In genere, però, si comincia con un
contatto personale, si insegna ad una persona vicina, poi si allarga il
cerchio”.
C’è una differenza tra la cosiddetta “magia
bianca” e quella nera?
“La magia bianca”, non serve a nulla
perché sappiamo bene che per quanto uno possa essere “forte” e “capace”, è
sempre limitato. La sua volontà e intelligenza arrivano solo fino ad un certo
punto. I maghi e le fattucchiere ingannano i malcapitati: essi si circondano di
immagini sacre, di santi o di papi o altre persone di Chiesa. Per me la magia
bianca non esiste o se esiste non produce alcun effetto”.
Chi sono i sensitivi, c’è qualcuno che opera
nel bene?
“I sensitivi sono coloro che hanno una
particolare ricettività, per cui avvertono, “sentono” la presenza del maleficio
o di forze negative. Alcuni sono particolarmente o eccezionalmente dotati per
cui avvertono anche in lontananza, addirittura per telefono. O anche attraverso
la scrittura, o fotografie. Alcuni fanno del bene, perché prestano la loro
opera per liberare una persona da un maleficio”.
Le sono mai capitate persone in uno stato
molto grave, cioè possedute dai demoni?
“Secondo me la vera e propria possessione
diabolica è un fatto raro. A volte mi capitano delle persone che urlano,
apparentemente possedute dal demonio. Sono invece gli spiriti del fattucchiere
che entrano e lo trasformano, ma non si tratta di demoni nel senso stretto
della possessione. Quindi anche quando reagiscono strillando, agitandosi,
dicendo parole insensate, bestemmie, è sempre la persona del fattucchiere che
in certi malefici riesce a trasformare la vittima. Invece la possessione
diabolica è tutt’altra. In questi casi vi è la presenza di un “ente” estraneo
che fa parlare il posseduto non secondo la volontà della persona stessa, perché
conosce cose che quella persona non può assolutamente conoscere, ha una forza
che non può avere. In una parola, la trasforma”.
Come è possibile arrivare a colpire la
vittima designata?
“In genere, come abbiamo detto, attraverso
riti o messe nere. Per colpire con maggiore incisività, c’è bisogno o di una
fotografia su cui ci si possa “lavorare” sopra oppure bambole, e quest’ultimo è
l’uso più frequente. Quello che noi definiamo maleficio “semplice” provoca
disturbi di diversa natura (mal di testa, di stomaco) sulla vittima designata,
compreso il fatto di non riuscire più a pregare, di avere repulsione per il
sacro. Invece ci sono malefici per far soffrire ancora di più la vittima per
cui alle bambole si aggiungono spilli o chiodi o legature in modo che si possa
trasferire alla vittima il “lavoro” fatto sulla bambola. Noi ci accorgiamo
subito, impartendo la benedizione liberante, che queste persone hanno spilli,
chiodi, in tutte le parti del corpo. Posso citare il caso di una persona che
viene “lavorata”, per così dire, 24 ore su 24. Credo che in questa circostanza
vi siano una serie di fattucchieri che si siano divisi i compiti in modo che
per tutte le ore della giornata questa vittima possa subire una vera e propria
tortura”.
Come si materializzano certi strani oggetti
o simboli all’interno di cuscini e materassi?
“Noi sappiamo bene che il maleficio fatto
con l’intenzione di nuocere può fare del male e la persona colpita appunto sta
male, ma affinché il maleficio abbia una certa consistenza e durata nel corso
della giornata, delle settimane e dei mesi, occorre che questo male si
materializzi. In genere ciò avviene all’interno dei cuscini perché lì la
persona appoggia la testa per almeno sei-otto ore al giorno. Noi la definiamo
la “sacramentalizzazione del male” per usare un termine un po’ ecclesiastico.
Come Gesù Cristo ha istituito i sacramenti per il bene, Satana ha istituito i
segni permanenti del male. Così anche i brividi di freddo che il paziente
avverte nel corso della benedizione liberatoria, o entrando in chiesa o nella
preghiera, non sono altro quello che nostro Signore definiva “stridore di
denti”. L’inferno infatti, secondo me, non è tanto il fuoco, quanto questo
gelo”.
Vi sono persone particolarmente
“vulnerabili”? Battezzati compresi?
“A me sono capitate persone di tutte le
categorie, età, sesso e religione. Mi sono capitati casi di musulmani ed altre
religioni non cattoliche. Colpito è chi, purtroppo, è oggetto di un maleficio,
in particolare chi è tendenzialmente ricettivo. Diversi non sentono alcun male.
Attraverso l’esperienza mi capita di verificare che il male fatto ad un
genitore si ripercuote sui figli, non perché questi ultimi siano i bersagli, ma
perché appunto il genitore è forte o refrattario al maleficio. Alle volte
capita il contrario: un padre di famiglia che sembra forte e robusto, invece
viene ridotto a nulla in quanto diventa ricettivo”.
Anche sacerdoti e suore possono essere
colpiti dai malefici?
“Si, sono come tutti gli altri cristiani o
altre persone che possono essere colpite a causa della cattiveria altrui. Mi
sono capitati fratelli in gamba, buoni, santi. Non è che il maleficio viene
meritato perché si è lontani da Dio”
Quasi tutte le persone colpite si domandano:
<>. Lei cosa risponde?
“Per l’esperienza che ho avuto fin qui
posso dire senza ombra di dubbio che il Signore lo permette per ricavarne un
bene. Oggi si parla di nuova evangelizzazione, di cammino di fede. Ma vediamo
le difficoltà, lo posso dire io che sono parroco, come sia faticoso recepire i
valori e gli insegnamenti del Vangelo. Le persone maleficate sono più sensibili
alla grazia di Dio: cominciano a porsi domande su Dio, sul soprannaturale,
sulla partecipazione ai sacramenti. Persone che non pregavano più ricominciando
a farlo e a continuare, persone che frequentavano più la Chiesa perché vivevano
nell’apatia, nell’indifferenza, cominciano una vita veramente cristiana.
Famiglie che erano sull’orlo della divisione anche a causa di questi malefici
ritornano a pregare insieme, a vivere nell’armonia. Ho constatato che queste
persone, una volta che si incamminano su una strada di conversione la
percorrono fino in fondo, con perseveranza. Il maleficio è un male, ma diventa
occasione di bene. Tante volte ci si domanda, perché quella malattia, quella
sofferenza, malefici a parte, il Signore consente questi mali per far ripensare
a tante cose”.
Perché secondo lei c’è una diffusa
incredulità sui malefici, nell’ambito della Chiesa, anche fra Vescovi e
sacerdoti?
“Perché in teologia, nei corsi
seminaristici, non si è mai parlato di queste cose. Ho appena accennato alla
demonologia, cioè alla presenza, all’esistenza del diavolo e questo nessun
credente lo può mettere in dubbio. Invece non si è mai parlato di possessione
diabolica, se non in una letteratura superficiale e mai, proprio mai, si è
parlato di malefici. Si è sempre sentito parlare, sotto forma popolare di
fatture, malocchio, iattura, sono espressioni che in genere fanno un po’
sorridere.
Finchè uno non ci passa sembrano cose assurde.
Uno pensa: <>,
invece quando si entra in questo “mondo” ci si accorge che non solo il
maleficio esiste ma che si può essere liberati con il nostro intervento, in
modo particolare dall’esorcista, ma anche da chi non lo è. Con il Battesimo e
la Cresima si diventa “soldati di Gesù”.
Non si può dire che tutti i vescovi e
sacerdoti non credono a queste cose. Ma un gran numero di essi prende le
distanze. Qualche vescovo ha nominato un discreto numero di esorcisti per
venire incontro a questo bisogno di benedizioni anche se non credono fino in
fondo al maleficio. Sarebbe invece opportuno che, sia i vescovi che i parroci,
facessero un lavoro di discernimento per capire fino a dove può arrivare un
maleficio o se invece la natura del male che colpisce una persona è diversa.
Ecco, i parroci, che conoscono bene i propri fedeli potrebbero svolgere
quest’opera importante, perché tante possono essere le ragioni per cui uno sta
male. Certo se uno continua ad andare dal medico e non trova giovamenti, se
addirittura è costretto a passare da un ospedale all’altro senza venire a capo
di niente, insomma, c’è da pensarci su.
Anche i medici, possono collaborare”.
Quello dell’esorcista è un compito molto
arduo, quali difficoltà incontrate?
“Noi ci sentiamo un po’ isolati e
incompresi. Isolati perché siamo pochi ed ognuno opera per conto proprio, ed
ostacolati anche da coloro che sono vicini alla Chiesa perché non credono fino
in fondo alla pastorale dell’esorcismo. Si tratta invece di una pastorale vera
e propria, forse più efficace di altre, perché va proprio in profondità, al
cuore del fedele. Incompresi, anche da chi dovrebbe capirci di più, esortarci.
Parlo di molti vescovi, non quello della nostra Diocesi, che non vedono tanto
di buon occhio l’esorcista che si sacrifica e passa ore ed ore ad esercitare
questo ministero”.
Quali sono i sintomi che possono far pensare
ad un maleficio?
“I fastidi più comuni sono il mal di testa
inspiegabile, il mal di stomaco, senso di nausea, inappetenza, insonnia.
Soprattutto quando una persona ha fatto tutti gli accertamenti clinici
possibili ed immaginabili, sotto ogni punto di vista, senza ricavarne alcun
esito, allora viene il sospetto”.
Nel momento in cui una persona, dovesse
accertare, senza dubbi di essere stata maleficiata, cosa deve fare?
“Dovrebbe pregare di più, invece purtroppo
succede che le persone colpite sentono un rifiuto verso il sacro, come abbiamo
detto. Sappiamo bene, infatti, che è il Signore che libera, ed invece è quello
il momento in cui non si prega più. In questo senso la persona interessata
si dovrebbe far aiutare da un esorcista che lo liberi dal male affinché possa
iniziare un cammino di fede, partecipare ai sacramenti, condurre una vita
cristiana e poi essere mano a mano liberati totalmente. Quindi, appena si
accerta la “stranezza”, la particolarità dei disturbi, occorre rivolgersi ad un
esorcista”.
È sempre necessario rivolgersi ad un
esorcista, oppure la benedizione liberatoria può essere impartita da un semplice
fedele?
“Quando si tratta di possessione
diabolica, ricordiamo che la norma della Chiesa impone l’intervento di un
esorcista autorizzato dal vescovo. Se si tratta di un maleficio, la benedizione
può essere impartita da qualsiasi fedele.
In genere la prima volta lo faccio io, ma
se c’è un familiare disponibile, affido a questo familiare di continuare queste
preghiere di liberazione. Si tratta di un servizio reciproco che rientra nel
servizio ecclesiale, per cui un fedele deve essere a disposizione del prossimo.
Per l’interessato, sono molto utili anche una semplice preghiera di
liberazione. Nel rito greco, orientale, esiste proprio una preghiera di
liberazione dal maleficio, invece in quello occidentale c’è solo la preghiera
esorcistica che va pure bene: si tratta dell’esorcismo di Leone XIII, che
appunto io affido ai fedeli, ma è comunque di facile reperimento perché
pubblicata su libri e pubblicazioni cattoliche. Soprattutto, quando si tratta
di punture di aghi, spilli, chiodi, è bene che lo faccia lo stesso familiare,
anche più volte al giorno se si tratta di in fissioni ripetute nel corso della
giornata o delle settimane.
Un esorcista non ha il tempo, la
possibilità di farlo più volte. Togliere gli spilli è una tecnica che richiede
solo un po’ di pazienza verso lo sventurato. Per togliere queste infissioni di
natura spirituale, ma che come abbiamo detto provocano lo stesso effetto e
danno di quelle vere, basta comprimere con un po’ di energia sulla parte
dolorante e questo male scompare, sempre dopo aver recitato la preghiera di
liberatoria”.
Perché una persona colpita non deve
rivolgersi a maghi e fattucchieri per farsi togliere il maleficio?
“Il mago non toglie nulla. Innanzi tutto
chiede milioni ingannando soltanto. Perché queste persone non possono fare il
bene, ma sono solo capaci di fare il male. Il malcapitato potrebbe anche
trovare dei giovamenti momentanei, artificiali, proprio illusori. Ben presto si
ricadrebbe in mali peggiori. Solo l’intervento del Signore attraverso l’opera
del sacerdote o di un semplice fedele, può mitigare e dare la forza di poter
continuare a lottare, poiché spesso i malefici vengono rinnovati”.
Dunque sono possibili e frequenti le
ricadute?
“Sono frequentissime perché un maleficio
fatto una volta o due perde l’efficacia dopo altrettante benedizioni. Ma il
rinnovo prolungato nel tempo, richiede una lotta maggiore. I fattucchieri, in
genere, hanno bisogno di rinnovare il maleficio due volte alla settimana, di
solito il martedì e il venerdì perché sanno che sono i giorni sacri della
Passione del Signore e quindi intendono profanarli e devono ripeterli per
settimane e settimane, perché all’inizio non si ottiene una efficacia
immediata. Essi intendono perseverare fin quando si è ottenuto lo scopo
prefissato. Quindi c’è bisogno di ripetere le benedizioni. Loro fanno il male,
noi dobbiamo fare il bene”.
Tutti i colpiti credo che si chiedano quanto
tempo ci vuole per guarire.
“Qui siamo nel mistero. Soltanto il
Signore sa quando si può guarire, però io ho potuto sperimentare che per i
malefici che vengono fatti per uno scopo particolare, come quello di separare
due persone, in genere in poco tempo si guarisce. O perché è stato raggiunto
l’obbiettivo e quelle due persone si sono separate, oppure non riuscendo
nell’intento, desistono. Il mago opera sempre per denaro. Finché gli arrivano
soldi opera nel male, quando finiscono per così dire i finanziamenti, cessano.
Sotto questo aspetto un maleficio fatto da un fattucchiere è tremendo, esso
provoca sofferenze atroci ma in genere poi finisce. Invece quando è fatto
direttamente dalla persona che vuole distruggere l’altra, allora c’è il
pericolo che possa durare anni e anni”.
È possibile che una “maledizione” si
tramandi di generazione in generazione in una famiglia?
“Si, è possibile. A volte vediamo delle
persone che stanno male pur non avendo riscontri in un maleficio recente, ma
avendo ricevuto maledizioni da genitori o nonni. In genere non si tratta però
di casi gravi, perché passando il tempo si affievolisce l’efficacia”.
È utile, secondo lei, recarsi da un
esorcista all’altro, affrontando a volte anche lunghi ed estenuanti viaggi?
“Purtroppo molti fanno questo anche per
confrontare l’efficienza dei vari esorcisti, ma io credo che serva a ben poco.
Chi libera non è l’esorcista, ma il Signore. Quindi andare dall’uno o
dall’altro diventa insignificante oltre che un dispendio di energie utili
invece per lottare contro il male. Importante è perseverare nella preghiera,
nei sacramenti e nelle virtù cristiane e poi di tanto in tanto recarsi
dall’esorcista, purché quest’ultimo lo faccia con coscienza, competenza,
convinzione”.
Ho visto che molte persone vengono qui da
lei munite di olio, acqua e sale. Che valore hanno questi alimenti e che uso se
ne deve fare?
“Si dovrebbe catechizzare un po’ di più,
perché molte persone puntano maggiormente su questi alimenti esorcizzati, da
assumere, piuttosto che sui sacramenti e sulla preghiera. Pur tuttavia sappiamo
bene che la Chiesa ha istituito una benedizione particolare su questi elementi
che servono come aiuto, mezzo per liberare. Digerendo questi alimenti, si viene
a contatto con il maleficio e come si sa il sacro e il diabolico si scontrano,
per cui la persona colpita si sente più sollevata soprattutto a livello di
apparato digerente. Il sale può essere utilizzato non solo come condimento, ma
essere messo nei luoghi dove si notano anormalità: rumori, cattivi odori, o
polveri sovrabbondanti. Quindi il sale esorcizzato non va usato sotto forma di
superstizione, ma come vero e proprio antidoto contro le presenze negative in
una casa o in qualsiasi altro locale”.
Un’ultima domanda, padre Lanfranco: un mago
o una fattucchiera, sono sempre in tempo per convertirsi, per rinunciare al
regno di Satana e scegliere il Regno di Dio?
“Dobbiamo sempre nutrire fiducia,
altrimenti per queste persone ci sarebbe solo la dannazione eterna. Dobbiamo
pregare perché il Signore tocchi loro i cuori. In genere lo si fa per motivi di
interesse e sappiamo bene che maghi e fattucchiere di soldi ne fanno tanti.
Però una volta ottenuto lo scopo, la loro vita diventerebbe insignificante, si
troverebbero alla fine con le mani piene non di mosche , ma di cadaveri, quindi
dovranno pur sentire il bisogno di pensare all’eternità. Si sa che a questo
mondo tutto finisce. Dunque intensifichiamo le preghiere e i sacrifici
affinché quanto prima o almeno in punto di morte, e a questo proposito ho
ricevuto diverse testimonianze, queste persone possano convertirsi e scegliere
il Regno di Dio”.
Commenti
Posta un commento