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La meta è lafelicità, una raccolta inedita di Karol Wojtyla

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Dal rapporto tra Creatore e creatura a quello tra ragione e  v erità,  dal mistero della Redenzione fino alla preghiera in cui si riconoscono  Dio come "l'Interlocutore più importante".  Per il primo anniversario della sua canonizzazione , esce in Italia una raccolta di testi di san Giovanni Paolo II. Fabio Piemonte nella "Nuova Bussola" – 20 novembre 2024   «L'essere umano deve avere un valore straordinario agli occhi di Dio, se per la sua redenzione lo stesso Figlio di Dio si è fatto uomo. Ognuno di noi può ripetere, come l'Apostolo, con il pieno sostegno della fede: il Figlio di Dio "mi ha amato e ha dato se stesso per me"». È il primo pensiero che si legge ne La meta è la felicità (Ares 2024, pp. 216), un volume che raccoglie espressioni tratte da omelie, incontri e lezioni, ma anche frammenti di opere teatrali e preghiere di Karol Wojtyła prima che diventasse pontefice, testi finora inediti in Italia. Si tratta di una raccolta, organizzat

(No Subject) Torna Trump e l'Europa paralizzata non ha un vestito da mettersi-1

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Con la maggioranza Ursula che si sfalda, l'UE è incapace di comprendere il nuovo corso  tra bizantine discussioni sugli equilibri politici e incapace di uscire dal vicolo cieco dell'ideologia climatista . All'orizzonte ci saranno una paralisi politica oppure il collasso di una coalizione  superata dalla storia Eugenio Capozzi nella "Nuova Bussola" – 18 novembre 2024 È tornato Trump e l'Unione europea ha scoperto di non avere niente da mettersi. Si potrebbe sintetizzare con questa formula la condizione in cui si trovano oggi le classi dirigenti del Vecchio continente, e in particolare quelle che fanno capo politicamente alla coalizione della vecchia "maggioranza Ursula" davanti alla brusca accelerazione impressa agli eventi e agli equilibri mondiali dall'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.    La vittoria di Trump era un evento non sicuro, ma da considerare ampiamente tra gli esiti possibili della drammatica campagna elettorale statuniten

XXXIII Domenica

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XXXIII  Domenica  (Mc 13,24-32) "Il Figlio  dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti"   "Il cielo e la terra passeranno , ma le mie parole non passeranno" (Mc 13,3)  [ …  ] L' espressione "il cielo e la terra" è frequente nella Bibbia per indicare l'universo,  il cosmo intero. Gesù dichiara che tutto è destinato a "passare" . Non solo la terra, ma anche il cielo, che qui è inteso appunto in senso cosmico , non come sinonimo di Dio. La Sacra Scrittura  non conosce ambiguità: tutto il creato è segnato dalla finitudine , compresi gli elementi divinizzati dalle antiche mitologie : non c'è nessuna confusione tra il creato e il Creatore , ma una differenza netta. Con tale dichiarazione , Gesù afferma che le sue parole "non passeranno", cioè stanno dalla parte di Dio  e perciò sono eterne. Pur pronunciate nella concretezza  della sua esistenza terrena  oggi a rischio anche della bomba nucleare, esse sono parole pro

Censis, i cattolici italiani poco praticanti molto confusi

Emergono le luci e ombre nel rapporto commissionato dalla Cei. Il 70% si riconosce nel cattolicesimo senza saperne granché. La Chiesa è percepita come una Ong, ma per placare la sete di spiritualità si ricorre al fai-da-te Tommaso Scandroglio nella "Nuova Bussola" – 12 novembre 2024 La Conferenza episcopale italiana ha commissionato al Censis un rapporto sullo stato di salute della fede in Italia, in vista dell'Assemblea Sinodale che si svolgerà dal 15 al 17 novembre prossimi. Molte ombre, ma anche qualche luce significativa. Su un campione di mille adulti, il 71,1% della popolazione si dice cattolico. Freniamo gli entusiasmi. Infatti solo il 15,3% si dichiara praticante contro il 20,9% dei «cattolici non praticanti». Come dirsi calciatore non praticante. Un ossimoro. Inoltre, in merito a quel 15% di cattolici della domenica, bisognerebbe verificare se sposano idee contrarie o consone alla dottrina della Chiesa – dato questo che non è stato indagato dalla ricerca – altrim

La presenza reale del corpo e sangue di Cristo e non solo nella celebrazione sacramentale

Nella tradizione luterana con il pane si mangia anche il "corpo di Cristo ( consustanziazione) ", mentre nella visione cattolica "si assume e si accoglie il Crocefisso-Risorto nel suo dono sacrificale ( transustanziazione)"  lasciandosi trascinare all'interno di esso Benedetto XVI nel libro CHE COS'È IL CRISTIANEMO Quasi un testamento spirituale da pagina 128 a pagina 133. Nelle comunità ecclesiali scaturite dalla Riforma le celebrazioni del sacramento si chiamano "Cena". Nella Chiesa cattolica la celebrazione del sacramento del corpo e sangue di Cristo si chiama "Eucaristia". Non si tratta di una distinzione casuale, puramente linguistica; nella distinzione delle denominazioni si manifesta invece una profonda differenza legata alla comprensione del sacramento stesso. Il noto teologo protestante Edmund Schlink in un discorso molto ascoltato durante il concilio affermò che egli nella celebrazione cattolica dell'Eucaristia non poteva ri

Censis, i cattolici italiani poco praticanti molto confusi

Emergono le luci e ombre nel rapporto commissionato dalla Cei. Il 70% si riconosce nel cattolicesimo senza saperne granché. La Chiesa è percepita come una Ong, ma per placare la sete di spiritualità si ricorre al fai-da-te Tommaso Scandroglio nella "Nuova Bussola" – 12 novembre 2024 La Conferenza episcopale italiana ha commissionato al Censis un rapporto sullo stato di salute della fede in Italia, in vista dell'Assemblea Sinodale che si svolgerà dal 15 al 17 novembre prossimi. Molte ombre, ma anche qualche luce significativa. Su un campione di mille adulti, il 71,1% della popolazione si dice cattolico. Freniamo gli entusiasmi. Infatti solo il 15,3% si dichiara praticante contro il 20,9% dei «cattolici non praticanti». Come dirsi calciatore non praticante. Un ossimoro. Inoltre, in merito a quel 15% di cattolici della domenica, bisognerebbe verificare se sposano idee contrarie o consone alla dottrina della Chiesa – dato questo che non è stato indagato dalla ricerca – altrim

Il problema del tempo prsente è la nostra mancanza di fede

È evidente che la situazione attuale della Chiesa genera in tante persone sgomento e preoccupazione. Ma la riflessione sull'episodio evangelico della tempesta placata dovrebbe insegnarci. Anche in questo momento chi è veramente presente al comando il Crocefisso-Risorto e quindi qual è il giusto atteggiamento da avere Roberto Marchesini nella "Nuova Bussola" – 11 novembre 2024 Capita frequentemente che amici e conoscenti mi chiedano un parere sulla situazione attuale della Chiesa e sul presente pontificato. Li vedo spesso preoccupati, intimoriti e sgomenti: cosa sta accadendo, come andrà a finire, Gesù ci ha abbandonati? In genere rispondo che la cosa non mi preoccupa e mi riguarda fino a certo punto: quello che mi interessa è farmi meno purgatorio possibile, quindi chiudere la mia giornata avendo fatto un po' di bene ed evitato un po' di male.   In ogni caso, c'è il Vangelo: l'insegnamento diretto della seconda Persona della Santissima Trinità, riferita da